Psichiatria

Binge drinking, come affrontare la cattiva abitudine della “abbuffata alcolica”

Almeno cinque drink, uno dietro l'altro, in una sera, con l'obiettivo di raggiungere uno stato di ebbrezza e ubriacatura completa, con perdita di controllo: si tratta della pericolosa abitudine diffusa soprattutto tra i giovani

Binge drinking, come affrontare la cattiva abitudine della “abbuffata alcolica”

Il binge drinking, letteralmente tradotto come “abbuffata alcolica”, comporta l’assunzione di 5 o più bevande alcoliche al di fuori dei pasti in un breve lasso di tempo.

La pericolosa abitudine dell’abbuffata alcolica può avere gravi implicazioni per la salute e la sicurezza. La dottoressa Biondini, psicoterapeuta del  Santagostino, spiega cos’è il binge drinking, quali sono le possibili cause e i modi per affrontarlo e superarlo.

Cosa s’intende per binge drinking? Significato

Per binge drinking s’intende l’assunzione volontaria di quantità eccessive di alcol in un breve arco di tempo, che va al di là delle proprie capacità psicologiche e fisiologiche.
L’obiettivo patologico di queste abbuffate alcoliche è di raggiungere uno stato di ebbrezza e ubriacatura completa, con perdita di controllo e intossicazione.

Il binge drinking, più precisamente, è una modalità di assunzione di 5 o più unità alcoliche per raggiungere lo stato di alterazione in maniera molto veloce. Come in ogni tipo di abbuffata, alcolica o alimentare (binge eating), il grande quantitativo di saccarosio, cioè di zucchero assunto in brevissimo tempo, crea un innalzamento dei livelli di serotonina, con un immediato e velocissimo effetto psicotropo.

Nelle abbuffate alcoliche esiste sia la pericolosità indotta dalla quantità eccessiva di alcool, sia quella dovuta alla modalità di ingestione, che amplifica l’impatto negativo sulle capacità e sulla salute psicologica, cognitiva e organica.

Nonostante i gravi rischi per la salute e la sicurezza associati al binge drinking, l’abitudine continua a diffondersi tra i giovani. Si stima che in molti casi il primo contatto con le bevande alcoliche avvenga anche in età molto precoce, sotto i 12 anni, e che l’alcol rimanga una delle principali cause di morte tra i giovani tra i 15 e i 29 anni.
Le conseguenze di questo comportamento possono essere molto gravi, come:

  • coma etilico
  • incidenti stradali
  • problemi a scuola o al lavoro
  • comportamenti violenti
  • tentativi di suicidio
  • complicazioni fisiche come patologie secondarie e malattie cardiovascolari.

In quale fascia di età è diffuso il binge drinking?

I binge drinker sono prevalentemente adolescenti e preadolescenti, sia maschi che femmine, in particolare nella fascia d’età tra i 18 e i 24 anni. Sono attratti da cocktail, birra e vino, mentre bevono meno frequentemente liquori. Raramente bevono da soli e le loro abbuffate si verificano principalmente in situazioni sociali. Spesso cercano lo sballo e l’approvazione dei propri amici, creando così un circolo vizioso in cui il bisogno di bere diventa parte integrante del contesto sociale.

Non si tratta infatti di una semplice bevuta occasionale durante una festa, ma piuttosto di un comportamento orientato verso un consumo compulsivo di alcolici, in cui l’alcol non viene associato al solo piacere, ma diventa una sorta di necessità.

È importante sottolineare che il binge drinking non è da confondere con l’alcolismo, che rappresenta una vera e propria dipendenza dall’alcol. Tuttavia, i giovani che adottano comportamenti di binge drinking possono sviluppare nel tempo una maggiore propensione all’alcolismo.

Quali sono le cause alla base del binge drinking?

Le ragioni che spingono i giovani verso il consumo di alcol sono diverse. In generale, come accennato, i ragazzi lo fanno per conformarsi al gruppo e sperimentare sensazioni piacevoli, mentre le ragazze possono essere spinte dalla solitudine, dalla fuga dai problemi o dalla ricerca di sollievo dalla depressione. Secondo uno studio recente, le motivazioni principali dei giovani che li spingono a bere incontrollatamente includono:

  • il divertimento (36%)
  • l’effetto disinibitorio (25%)
  • la sensazione di felicità (25%)
  • dimenticare i problemi (14%). 

Altre ragioni rilevanti riguardano la socializzazione, la suggestione e l’erotismo. Infine, i fattori di rischio più comunemente associati al fenomeno includono:

  • disponibilità economica elevata
  • maggiore suggestionabilità 
  • scarsa autodisciplina 
  • coinvolgimento in attività criminali minorili 
  • disturbi della condotta 
  • problemi emotivi 
  • partecipazione a bevute di gruppo 
  • problematiche familiari.

Quali sono i sintomi del binge drinking?

I sintomi più comuni del binge drinking includono:

Questa modalità di consumo può portare anche a disorientamento temporale e spaziale, sonnolenza, sudorazione e tremori. Con l’evolversi dell’intossicazione, possono presentarsi ipotensione, ipoglicemia e persino perdita di coscienza.

Quali sono le conseguenze e gli effetti del binge drinking?

Il binge drinking comporta una depressione dell’attività del sistema nervoso centrale, con conseguente diminuzione dell’ansia, della tensione e delle inibizioni comportamentali.
Ciò porta a una riduzione dell’attenzione, della capacità di giudizio e di concentrazione, causando disturbi della memoria e della coordinazione motoria.

Da non dimenticare che, nei casi più gravi, si può arrivare a uno stato di coma etilico, con il rischio di arresto respiratorio e, in alcuni casi, di morte. Oltre agli effetti immediati, il binge drinking può causare danni a lungo termine a livello:

  • neurologico
  • cardiaco
  • gastrointestinale
  • ematico
  • endocrino
  • muscoloscheletrico.

In particolare, si verificano squilibri cognitivi e un maggiore rischio di ischemie ed emorragie cerebrali.

Le abbuffate alcoliche possono trasformarsi in un atteggiamento frequente e, alla lunga, portare a una dipendenza da alcol, con sintomi di astinenza come:

Tale comportamento può inoltre interferire sulle dinamiche sociali e sulle relazioni interpersonali, familiari e affettive, a cui si aggiungono i rischi a livello personale: incidenti, violenza, atti di vandalismo e rapporti sessuali non protetti.

Vediamo quali sono gli effetti e le conseguenze del binge drinking in modo più approfondito.

Effetti sul sistema nervoso

Nelle persone che abusano criticamente di alcol, il sistema nervoso centrale può manifestare disfunzioni nella memoria e nei modelli cognitivi, evidenziando anche un deficit nel controllo degli impulsi. Inoltre, si osserva un ritardo nella percezione delle informazioni sia attraverso canali orali che visivi. 

Gli studi condotti su adolescenti indicano che un consumo critico continuato di alcol può provocare compromissioni cognitive a lungo termine. Tuttavia, negli adulti, non è stata riscontrata una correlazione significativa tra binge drinking e disfunzioni cognitive in un singolo esperimento.

Altri effetti indesiderati possono verificarsi a livello degli amminoacidi inibitori e stimolati, insieme a cambiamenti nei livelli di acetilcolina, dopamina, noradrenalina e serotonina nel sistema nervoso centrale. Ciò può portare all’accumulo di tossine, problemi psicologici e danni irreversibili sia nei minori che negli adulti.

Ricerche condotte su animali indicano che l’alcol è più tossico durante l’adolescenza rispetto all’età adulta. Tuttavia, esperimenti sugli esseri umani suggeriscono che gli etilisti cronici mostrano strutture cerebrali sottosviluppate rispetto ai loro coetanei non bevitori. Nonostante le difficoltà nelle comparazioni sperimentali tra esseri umani ed animali, i danni a lungo termine al sistema cognitivo sembrano essere simili tra coloro che hanno sviluppato l’abitudine di bere durante l’adolescenza e coloro che l’hanno acquisita più avanti.

Morte improvvisa

Il binge drinking è anche associato a rischi fatali, come ictus e morte improvvisa, con una maggiore incidenza nei paesi con elevato consumo di alcolici. La fase di recupero da un episodio di binge drinking può essere correlata a problemi vascolari come ischemie, emorragie subaracnoidee e altre emorragie. Nei giovani con problemi cardiaci, c’è un aumentato rischio di ischemia miocardica e angina.

Il binge drinking ha impatti dannosi su:

  • sistema metabolico
  • profilo lipidico
  • coagulazione del sangue
  • pressione sanguigna e vasi sanguigni, aumentando il rischio di embolia e infarto

I binge drinker che sottovalutano la propria condizione hanno un rischio maggiore di sviluppare problemi cardiovascolari, incluso il rischio di morte.

Un consumo eccessivo di alcol in un breve lasso di tempo, infine, aumenta il rischio di avvelenamento del sangue, noto come “overdose”, con conseguenze letali. Altre cause di morte correlate al binge drinking includono:

  • il rischio di soffocamento a causa del vomito
  • cadute
  • risse
  • incidenti stradali.

Effetti sul sistema endocrino

Per quanto riguarda il sistema endocrino, l’abuso di alcol può causare gravi danni alla vescica quando viene sovraffollata oltre le sue normali capacità. Questo si verifica spesso in individui che consumano quantità eccessive di superalcolici e che, a causa di un disturbo dei neurotrasmettitori, non percepiscono il bisogno di urinare. I sintomi associati a questo stato comprendono panico e uremia, con un alto tasso di ricovero e un aumento dei rischi di setticemia.

 

Come affrontare il binge drinking?

Per affrontare il binge drinking, è necessario, per prima cosa, aumentare l’attenzione pubblica sul fenomeno e diffondere informazioni sui rischi derivati, magari conducendo inchieste approfondite. Serve una maggiore consapevolezza, un’accresciuta cultura dell’alcol, programmi educativi rivolti ai giovanissimi per far capire loro i processi mentali coinvolti e gli effetti della sostanza.

Gli interventi preventivi possono svolgere un ruolo chiave nell’individuare e affrontare precocemente il consumo critico di alcol. Controlli periodici, riabilitazione psico-sociale e l’impiego di tutor coetanei possono essere strategie efficaci per ridurre il rischio di binge drinking.

Anche la terapia può essere una strategia preziosa per affrontare il consumo problematico di alcol. Tra gli approcci terapeutici, il colloquio motivazionale gioca un ruolo importante nel comprendere le ragioni sottostanti che spingono alla ricerca di ebbrezza e aiuta a intraprendere il percorso di cambiamento.

Altre forme di intervento terapeutico che possono essere adottate includono la psicoterapia e la terapia cognitivo-comportamentale: questi approcci aiutano l’individuo a riconoscere gli stati d’animo e le situazioni specifiche che innescano il desiderio di abbuffarsi di alcol e, attraverso una comprensione approfondita di tali fattori scatenanti, il paziente può elaborare strategie per gestire la voglia di alcol.

Affrontare il binge drinking richiede un impegno sia da parte dell’individuo che del suo ambiente di supporto, inclusi familiari e amici. Lavorando insieme e utilizzando strategie terapeutiche appropriate, è possibile contrastare questa problematica, promuovendo uno stile di vita sano e consapevole.