Psichiatria

Psoriasi, una malattia che colpisce anche la psiche

La psoriasi è una malattia della pelle i cui sintomi più gravi sono soprattutto psicologici e di discriminazione sociale.

Psoriasi, una malattia che colpisce anche la psiche

La psoriasi causa spesso isolamento e malessere in chi ne è affetto, a causa delle sue manifestazioni invadenti e della sua natura cronica. Chi è affetto da psoriasi infatti presenta spesso desquamazioni della cute molto evidenti.

Anche la diva dei social Kim Kardashian ha rivelato di soffrire di psoriasi da sei anni e di aver trovato solo ora la forza per parlare pubblicamente del suo rapporto con questa patologia. La psoriasi può diventare fortemente invalidante per le relazioni con gli altri poiché ha una forte ricaduta a livello psicologico. I disagi manifestati dalla celebrity non sono un caso isolato. Un sondaggio realizzato da Gsk con il contributo di Novartis determina infatti che l’84 per cento dei pazienti affetti da psoriasi è vittima di discriminazioni.

Questo aspetto è ormai noto alla ricerca: moltissimi studi scientifici infatti sono stati condotti per analizzare l’insorgenza di stress psicologico, ansia, depressione e insonnia nei pazienti psoriasici.

La psoriasi, come tutte le malattie cutanee, ha spesso un forte impatto sullo stato emotivo, le relazioni sociali e le attività quotidiane dei pazienti, a causa della stigmatizzazione provocata da sintomi così evidenti. Come spiegano alcuni studi, infatti, le persone affette da una patologia cutanea sono culturalmente collegate all’idea di sporco, brutto e contagioso e questo aspetto influenza il rapporto del soggetto con gli altri essere umani.

Psoriasi: l’impatto dal punto di vista sociale

Sebbene la psoriasi non influenzi la sopravvivenza dei pazienti, impatta comunque in modo negativo sul benessere fisico e psicosociale dei soggetti affetti, a discapito della loro qualità della vita. La psoriasi può causare una riduzione anche maggiore della qualità della vita rispetto ad altre malattie croniche come il diabete o l’ipertensione arteriosa, proprio perché chi ne è affetto si sente “giudicato e isolato” da amici, colleghi, parenti.

Questa condizione poi contribuisce all’insorgenza di stress, ansia, depressione, insonnia, apatia, rabbia, perdita di senso dell’umorismo etc.

È essenziale quindi che gli aspetti psico-sociali siano sempre presi in considerazione quando si valutano le varie opzioni terapeutiche .

Psoriasi: la ricerca e le soluzioni del Consiglio Internazionale

Il Consiglio Internazionale sulla Psoriasi (International Psoriasis Council– IPC), un’organizzazione dermatologica globale non-profit dedicata alla ricerca, all’istruzione e al trattamento della malattia, ha organizzato nel novembre 2013 a Boston un workshop che ha riunito un gruppo internazionale di esperti di dermatologia e di psicologia, con l’obiettivo di rivalutare l’importanza della sfera psicologica nell’ambito della psoriasi, concentrandosi sullo stress. Inoltre, il Comitato ha anche cercato di descrivere le attuali strategie di trattamento psicologico che sono state studiate nei pazienti psoriasici, con utili raccomandazioni per la pratica clinica.

Conoscere le caratteristiche cliniche della psoriasi, le alternative terapeutiche, i fattori di rischio per l’insorgenza, il peggioramento e la ricorrenza, è fondamentale, ma fondamentale è anche valutare i fattori che influenzano la qualità della vita delle persone colpite, in particolare nella sfera psico-emotiva

Psoriasi: curarla con il supporto psicologico

In conclusione, è necessario un approccio multidisciplinare per la cura della psoriasi, che comprenda la terapia dermatologica senza però dimenticare l’importanza dell’aiuto psicologico che risulta essere decisivo in primo luogo per il miglioramento della qualità della vita dei pazienti e, in secondo luogo, per la sua influenza sull’andamento clinico della patologia grazie alla riduzione dello stress psicologico del paziente.