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Amore sano e amore malato: come distinguerli

Da Freud a oggi, psichiatri e psicologi spiegano le patologie dell'amore. Ecco come riconoscere e distinguere un amore malato da un amore sano.

Amore sano e amore malato: come distinguerli

Stabilire e vivere una relazione di coppia può essere difficile perché i confini tra relazioni sane e amore malato sono a volte sottili e difficili da individuare.

L’amore malato rappresenta una forma problematica di relazione, spesso caratterizzata da ossessione, manipolazione e violenza verbale o fisica. Seppur difficile da riconoscere, in quanto nell’immaginario collettivo l’amore implica anche passione e tolleranza, può diventare in molti casi patologico e condurre a situazioni di pericolo.

Riconoscere i segnali di un amore malato è essenziale per affrontarlo, richiedendo magari l’intervento del proprio entourage o di un professionista per prevenire danni gravi e irreparabili.

Cosa si intende per amore malato

Quando si parla di amore malato, ci si riferisce in genere a un’esperienza distorta e distruttiva dell’amore che può derivare da gelosia, possessività estrema e comportamenti ossessivi, all’opposto del cosiddetto amore sano.

L’amore sano, infatti, arricchisce la vita e provoca gioia, l’amore malato crea sofferenza e disagio, risultando in un grave stress emotivo per uno o addirittura entrambi i partner.

Del resto, l’altalena stessa di emozioni e contraddizioni connesse all’esperienza dell’innamoramento, ha spinto alcuni ricercatori a paragonarlo a una vera e propria patologia. La psichiatra italiana Donatella Marazziti in uno studio molto discusso, ad esempio, sottolinea l’analogia tra i meccanismi dell’amore romantico e il disturbo ossessivo compulsivo, per la particolare modalità di pensiero ossessivo focalizzato sul partner. 

Uno studio più recente sostiene addirittura che l’amore possa essere considerato una forma di dipendenza. Non è un caso che molte relazioni, finiscano per tradursi in una vera e propria dipendenza affettiva. Pare, infatti, che nelle persone innamorate e in coloro che abusano di sostanze come alcol e cocaina si attivino le stesse aree e circuiti cerebrali coinvolti nei meccanismi di gratificazione e ricompensa. 

L’innamoramento sarebbe anche in grado di innescare conseguenze tipiche della dipendenza da sostanze, come la ricerca compulsiva dell’oggetto d’amore, ma anche ansia, rabbia e insonnia in caso di rifiuto o abbandono. 

In tale contesto, si può ben capire quanto il confine tra amore sano e amore malato sia estremamente labile.

Quali sono le caratteristiche dell’amore sano

Lo psicoanalista americano Martin Bergmann sosteneva che lo stato di innamoramento è così piacevole perché, in qualche modo, permette di vivere di nuovo la simbiosi tipica del rapporto madre-bambino. Questa sarebbe caratterizzata da accudimento, nutrimento, protezione e cura, elementi che forniscono al bambino tranquillità e serenità.

Nella relazione d’amore in età adulta, sarebbero poi soddisfatti altri due bisogni: colmare le carenze di affetto subite durante l’infanzia e vedere confermato il proprio valore.

Otto Kernberg, uno dei più noti psicoanalisti ancora viventi, ha sostenuto che, in amore, un rapporto sano e maturo abbia bisogno di cinque componenti: 

  • Eccitazione sessuale
  • Accettazione dell’ambivalenza verso le imperfezioni proprie e altrui
  • Identificazione con l’altro (vedersi simili)
  • Idealizzazione dell’altro
  • Passione, intesa come impegno a livello sessuale, morale e investimento di energie nella relazione

Quando mancano alcune di queste capacità, è possibile che si verifichi una psicopatologia della coppia e dell’amore romantico.

Come capire se un amore è malato

Alcuni segnali ci aiutano a capire quando l’amore presenta caratteristiche patologiche. Lo psicoanalista Salman Akhtar ha individuato cinque tipi di psicopatologie dell’amore e della coppia, a partire dal lavoro di Kernberg. Vediamo più nel dettaglio quali sono i sintomi di un amore malato. 

Incapacità di innamorarsi

Le persone che non riescono a innamorarsi sembrano essere poco in grado di provare un reale senso di fiducia e di intimità. Hanno un modo di fare più pratico e concreto, ma scarse capacità di idealizzare l’altro. 

Secondo alcuni psicoanalisti, sarebbero inconsciamente invidiose di chi amano e delle loro caratteristiche positive. Spesso queste persone cercano una relazione per paura di rimanere soli.

Incapacità di rimanere innamorati

A questa categoria appartengono persone capaci di innamorarsi e anche molto passionali. Dopo poco tempo, però, il loro innamoramento si esaurisce. Sentono che quell’amore non gli basta e provano disagio. Allora accusano il partner di difetti e mancanze e la relazione si conclude in fretta. 

Dopo un breve periodo di solitudine, ricominciano il loro ciclo: innamoramento, passione, delusione, solitudine, nuovo innamoramento e così via. 

Queste persone hanno paura di perdere loro stessi nell’altro e provano anche molta rabbia se il partner non soddisfa in modo totale i propri bisogni e non rispecchia l’ideale di perfezione che hanno in mente.

Innamorarsi della persona sbagliata

I membri di questa categoria tendono a innamorarsi di altri inadeguati, proibiti e irraggiungibili (per esempio del proprio analista, di persone sposate o clericali). Akhtar ritiene che l’amore si indirizzi verso queste figure perché esse riattivano l’amore inconscio e proibito verso un genitore; riattivano cioè il complesso di Edipo.

Molto spesso però, i soggetti verso cui si indirizza il proprio amore sono inadeguati sotto altri punti di vista. Non è raro innamorarsi, infatti, di qualcuno che non ricambia l’amore, da cui si subisce violenza psicologica o altri tipi di abusi. In questi casi si parla di relazioni tossiche. E non sempre, però, trovare il coraggio di chiedere aiuto.

Incapacità di disinnamorarsi e terminare una relazione

A volte, anche se siamo stati rifiutati e abbandonati, non riusciamo a chiudere una storia sbagliata. Secondo Kernberg questo avviene perché la rabbia generata dal rifiuto è troppo grande per essere metabolizzata in modo sano. Allora, chi è stato abbandonato cerca di difendersi dalla rabbia diventata troppo intensa e fuori controllo tramite la negazione.

Incapacità/impossibilità di sentirsi amati

Molti sono diffidenti e cinici in misura eccessiva nei confronti del mondo esterno. Non riescono quindi ad avere fiducia in coloro che li amano. Oltre alla diffidenza, comunque, anche altri fattori rendono difficile sentirsi amati: 

  • L’impossibilità di accettare l’imperfezione umana 
  • L’incapacità di sentirsi grati
  • L’incapacità di riconoscere il valore degli altri. 

Si tratta di caratteristiche tipiche delle personalità narcisistiche. Queste persone risultano a volte fredde e distaccate. Non riescono ad accettare la dipendenza e tendono a sentirsi o indegni di amore o superiori agli altri.

Come uscire da un amore malato?

Salvarsi da un amore malato può richiedere tempo, impegno e auto-riflessione. Tuttavia, focalizzandosi su se stessi e cercando sostegno, è possibile guarire e tornare a vivere relazioni meno dannose e una vita più sana e felice.

Ecco alcuni passaggi che potrebbero essere utili per uscire da un amore malato:

  • Riconoscere il problema, accettando che la relazione sia diventata malsana e capendo che ciò richiede un cambiamento.
  • Richiedere un supporto esterno. Parlare con amici fidati o con un terapista può aiutare a ottenere una prospettiva esterna e supporto emotivo.
  • Porre fine alla relazione o impostare nuovi limiti, chiari e netti. Questo può essere difficile, ma a volte è necessario decidere cosa non si è più disposti ad accettare o, in casi estremi, porre fine alla relazione per proteggere la propria salute emotiva.
  • Darsi del tempo per guarire, superare l’esperienza e recuperare la propria autostima. Questo tempo sarà anche necessario per riflettere sulle esperienze passate e capire come evitare situazioni simili in futuro.
  • Focalizzarsi sul proprio benessere emotivo e fisico, concentrandosi sulla propria salute e su hobby e interessi che procurino gioia e soddisfazione.