Narcisista è di solito qualcuno con un eccessivo amor proprio. Spesso sinonimo di egoismo e presunzione, il narcisismo può rappresentare un vero e proprio disturbo mentale. Quando si accompagna anche ad altri due tratti di personalità, quali machiavellismo e psicopatia, forma la cosiddetta triade oscura. Vediamo di cosa si tratta.
Cosa vuol dire essere narcisista
Il narcisista è, nell’accezione comune, qualcuno che si contraddistingue per il suo egoismo, egocentrismo, o per un eccessivo amor proprio. È Sigmund Freud a coniare il termine, nella sua Introduzione al narcisismo, attingendo al mito greco di Narciso, il giovane che si innamora di sé stesso, guardando il proprio riflesso nell’acqua.
La lettura moderna del mito esemplifica bene la caratteristica principale di ogni narcisista: fare di se stesso il centro esclusivo e preminente dei propri interessi.
Molti personaggi del cinema e della letteratura incarnano con successo questo tipo di personalità: pensiamo per esempio all’iconico Dorian Gray. Non sfugge all’attenzione però che il narcisista delle finzioni cinematografiche e letterarie ha spesso la parte del cattivo. Ma perché? Cosa vuol dire essere una persona narcisista?
Narcisismo sano e narcisismo patologico
Il narcisismo, entro certi limiti, è un tratto della personalità sana. In psicologia, il termine è utilizzato anche per indicare il normale amore per se stessi, che preserva la salute mentale e fisica, permettendo di riconoscere i propri bisogni e di bilanciarli in relazione a quelli degli altri. Durante l’infanzia, per esempio, gli atteggiamenti narcisistici del bambino sono perfettamente normali e concorrono alla costruzione del Sé.
I tratti narcisistici possono presentarsi in maggiore o minore misura, secondo uno spettro che va dalla sanità alla vera e propria patologia. Infatti, quando i tratti interferiscono in modo serio con i rapporti interpersonali, e con le normali attività della vita quotidiana, il narcisismo si configura come un disturbo della personalità.
Disturbo narcisistico di personalità
Il disturbo narcisistico di personalità è un narcisismo patologico. Nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali è incluso tra i disturbi di personalità. Si stima che circa l’1% della popolazione ne sia affetta, con una netta prevalenza di individui di sesso maschile.
Le caratteristiche specifiche con cui si manifesta sono:
La diagnosi di narcisismo patologico viene formulata principalmente in base alla presenza di questi tre segni, che compaiono di solito nella prima età adulta, e a cui si possono aggiungere altri tratti, come:
- l’arroganza e la superbia
- l’invidia verso gli altri o la convinzione di essere invidiati
- la sensazione di essere privilegiati
- un’infondata considerazione della propria importanza
- fantasie di onnipotenza
- necessità di accompagnarsi a persone percepite al proprio livello.
Quali sono i comportamenti di un narcisista patologico?
Il narcisista patologico non è in grado di regolamentare la stima di sé: si percepisce superiore, unico, speciale. Tende a sopravvalutare oltre modo le proprie doti e le proprie capacità finendo spesso per avere atteggiamenti di svalutazione e disprezzo del valore degli altri. È assorbito da fantasie di successo e ideali di perfezione e bellezza, in sogni di prestigio e potere. Va alla costante ricerca dell’attenzione e della compiaciuta ammirazione altrui.
Quando questi bisogni o fantasie vengono deluse, il narcisista non tollera la frustrazione. Dipendendo totalmente dalla considerazione positiva degli altri, per paradosso, ha una bassa autostima: difficilmente sopporta il fallimento e le critiche, a cui può rispondere con disprezzo e aggressività. Per questi motivi, il narcisista incorre spesso in sentimenti di umiliazione, depressione, dipendenze da sostanze. In alcuni casi, il rifiuto dell’altro porta al ritiro sociale, come estremo tentativo di proteggere il proprio senso di importanza e grandiosità ed evitare tutte le occasioni di fallimento.
Molti narcisisti patologici sono incapaci di riconoscere le emozioni e i sentimenti degli altri; tendono a vedere l’altro non come un soggetto autonomo, ma come una proiezione o un’estensione di sé. Nei casi peggiori, come un oggetto da manipolare o di cui servirsi per raggiungere i propri scopi.
Il narcisista maligno
Quando il disturbo narcisistico si associa ad altri disturbi della personalità, come sadismo, paranoia, o ad alti livelli di aggressività, si profila quello che viene definito narcisista maligno.
Il narcisista maligno (o perverso) è totalmente privo di senso morale, ha una personalità improntata all’inganno, alla falsità e alla crudeltà. È un manipolatore perverso, a volte un vero e proprio criminale: distrugge le famiglie e le organizzazioni di cui fa parte e disumanizza le persone con cui entra in contatto.
Il narcisista maligno può manifestare, in particolare, due tratti comportamentali specifici, allora si configura la cosiddetta triade oscura. Vediamo di cosa si tratta.
La triade oscura della personalità
La Triade oscura della personalità è un concetto proposto nel 2002 da Delroy Paulhus e Kevin Williams, ricercatori dell’Università della Florida. I due hanno rilevato tre tratti comportamentali simili nelle personalità più predisposte a occupare ruoli di potere, attraverso modalità scorrette e manipolatorie. Questi tratti sono:
- narcisismo
- machiavellismo
- psicopatia.
Il machiavellismo è un termine introdotto nel 1970 da Richard Christie, ispirato agli scritti di Machiavelli. Indica una personalità manipolativa, fredda e controllata, che tende a sfruttare e a ingannare gli altri, con un cinico disprezzo per la morale e una concentrazione esclusiva sul proprio interesse personale.
La psicopatia è un disturbo mentale caratterizzato da comportamenti antisociali, devianti, impulsivi, egoistici, e dalla totale mancanza di rimorso.
Coloro che possiedono la triade oscura della personalità si muovono nel mondo più o meno impunemente. In amore sono detti serial lovers o anche manipolatori affettivi, instaurano relazioni tossiche, ricorrono alla seduzione per raggiungere i propri scopi, usano e feriscono i sentimenti degli altri. Su internet si comportano da haters, colgono i punti deboli della loro vittima e li sfruttano abilmente per umiliarla. Negli ambienti di lavoro appartengono alla categoria dei cosiddetti manager tossici.
La triade oscura e il paradosso del potere
È dimostrato che i tratti della triade oscura favoriscano l’acquisizione di ruoli di potere. L’assenza di ansia e paura, la manipolazione e la mancanza di scrupoli morali rendono infatti questi individui particolarmente influenti, spesso carismatici, e capaci di fare carriera fino a ricoprire alte posizioni dirigenziali.
Nel 2010 il criminologo canadese Robert Hire sottopose 200 manager a un test, rilevando frequenti tratti di psicopatia. Secondo Hire, molti manager avrebbero le tipiche caratteristiche del criminale medio: egocentrismo, mancanza di empatia, tendenza a manipolare le altre persone. Per esempio, non provano rimorsi nel licenziare i dipendenti né si fanno impietosire dalle loro rimostranze.
Per paradosso, questi stessi individui sono più inclini a commettere reati, a causare disagio sociale e creare gravi problemi organizzativi, soprattutto nelle posizioni di potere che così facilmente raggiungono. Un esempio tra tutti è l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che negli ultimi giorni della sua presidenza ha manifestato chiari tratti psicopatologici.
Per saperne di più, è possibile leggere un approfondimento sul disagio del narcisista a questo link.
(02 Marzo 2021)
(3 Giugno 2019)