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Calo del desiderio: cosa fare per tenere viva la fiamma

Scopriamo le principali cause del calo del desiderio nelle coppie a lungo termine, e non solo. E vediamo in che modo risolvere questa impasse con dieci suggerimenti pratici per tenere viva la passione.

Calo del desiderio: cosa fare per tenere viva la fiamma

Quando si verifica un calo del desiderio, e perché? Esiste una giusta frequenza di rapporti sessuali nella coppia? Quali sono le ragioni che determinano, tanto in un uomo quanto in una donna, un abbassamento del desiderio?

E come gestire un possibile calo della libido? In questo articolo proveremo a rispondere a queste e altre domande e fornire dieci consigli per tenere vivo il desiderio in un rapporto di lungo corso.

Si dice che il matrimonio è la tomba della passione, dando per assodato che le coppie di lunga data patiscano un calo del desiderio sessuale. Se da un lato bisogna accettare un mutamento del desiderio nel tempo, inclusa una sua decrescita, dall’altro lato bisogna fare attenzione a stereotipi errati riguardo la vita sessuale di una coppia.

Scopriamo quali sono le cause principali del calo del desiderio e come fare a mantenere vivo l’interesse sessuale, tenendo a mente le parole di Alexander Lowen: “La sessualità non è un’attività ludica, ma uno stile di vita”.

Calo del desiderio: perché succede?

Molti di noi avranno pensato frasi quali: “Non la desidero. Questo vuol dire che non la amo più”, “Normale che non ci sia più desiderio sessuale, e va accettato”, “Capirebbe che per me è importante se mi amasse”, “Ormai non si è più ragazzini”.

Chi ha figli saprà poi come la cura della prole impatti sulla intimità di coppia. Il punto è che la sessualità è una sfera piuttosto complessa, e si basa su quattro variabili fondamentali:

  • variabili fisiche come gli ormoni. Si pensi alla menopausa o problemi fisiologici come l’endometriosi
  • emotività, riassumibile da una frase quale: “È importante sentirmi desiderato come uomo”
  • variabili relazionali, espresse da pensieri come: “È il sesso è che ci rende intimi”
  • cultura, ravvisabile in pensieri quali:“Il sesso mi è sempre sembrato qualcosa di sporco”.

Ma il desiderio non accade per magia. Spesso dopo i 30 anni la libido maschile può calare a causa di una diminuzione del testosterone oppure dopo i 50 anni, per prossimità rispetto all’andropausa, può risultare meno agevole far scattare il desiderio.

Tuttavia il sesso va alimentato, richiede impegno e dedizione, perché con il trascorrere del tempo la passione può mutare, determinando una perdita dell’intesa di coppia.

Ansia da prestazione e calo del desiderio

La parola “sesso” include spesso un aspetto prestazionale relativo ai temi della durata dell’atto, della capacità di procreazione e di identità. Eppure altrettanto spesso ci si dimentica di un aspetto: il piacere. Accade qualcosa di simile con il cibo, che ci pone di fronte a una scelta: nutrirsi come atto di sopravvivenza, o gustare un piatto gourmet.

Cosa cambia tra i due modi di gestire il cibo? Semplice: la cura, la qualità del pasto e l’investimento che si ripone nell’attività, perché mangiare bene può dare piacere. Ecco allora dieci consigli per non mettere da parte e dare vitalità alla sfera sessuale nella coppia.

Cosa determina il calo del desiderio femminile?

Un abbassamento della libido femminile può innanzitutto essere definito:

  • situazionale, se è legato solo ad un partner o è relativo a condizioni ambientali specifiche
  • permanente, quando è presente nella donna da sempre
  • generalizzato, nei casi in cui il calo della libido si verifica con partner differenti
  • acquisito se l’abbassamento del desiderio è legato a esperienze passate, sia culturali che personali, e dalle aspettative che sono nutrite verso il proprio comportamento sessuale o quello del proprio partner.

Le cause specifiche alla base della diminuzione della libido femminile possono essere:

  • psicologiche, e dipendere da una condizione di stress, di ansia oppure di depressione. Non sono da escludere fobie sessuali come, ad esempio, l’omofobia interiorizzata, una educazione familiare di tipo sessuofobico
  • fisiologiche, ovvero per le variazioni dei livelli di estrogeni
  • relazionali, perché risiedono all’interno della relazione di coppia, e possono riguardare una carenza di attrazione fisica, rapporti che non danno soddisfazione perché magari c’è inesperienza
  • farmacologiche, perché alcuni farmaci antidepressivi e anticonvulsivanti possono causare un abbassamento della libido femminile. Ad avere un effetto inibitorio ci sono anche alcol e oppioidi
  • mediche, quando l’abbassamento della libido è conseguenza di condizioni quali la vaginite, la distrofia vulvare, o in seguito all’asportazione delle ovaie.

Anche durante la gravidanza, e nel periodo immediatamente successivo al parto, è possibile che la donna attraversi un periodo, del tutto fisiologico, di calo del desiderio.

Quando inizia il calo del desiderio in un uomo?

Il calo del desiderio maschile può dipendere innanzitutto dall’età, poiché con l’avanzare degli anni si verifica un fisiologico abbassamento del livello di testosterone e, con questo abbassamento, diminuisce anche il desiderio di rapporti sessuali.

È possibile che la causa sia più propriamente psichica, come nei casi in cui un uomo o un ragazzo soffrono di depressione. Un terzo fattore è dato dall’assunzione di specifici farmaci che determinano un calo del testosterone, come i farmaci usati per la chemioterapia, la morfina o, ancora, i farmaci utilizzati per contrastare il tumore alla prostata.

Alcune patologie croniche possono causare una diminuzione della libido. È il caso di patologie come il diabete o l’artrite. Inoltre si possono indicare problemi prettamente sessuali come l’eiaculazione precoce oppure ritardata o, ancora, una disfunzione erettile. Per completare questa casistica, va ricordato che anche le difficoltà legate al sonno possono essere un fattore inibente, insieme ai problemi di coppia.

Cosa fare quando non si ha più desiderio sessuale?

Prima di passare in rassegna alcuni consigli pratici con i quali mantenere vivo l’interesse sessuale verso il partner, vale forse la pena soffermarsi e indicare alcune scelte che possiamo compiere per aiutare la nostra libido in modo pressoché naturale.

Una prima scelta è quella di cercare di allontanare lo stress e l’ansia attraverso la pratica dello yoga, ad esempio, o con tecniche di rilassamento. Dormire un numero congruo di ore è una seconda scelta alla nostra portata.

Possiamo agire positivamente sul desiderio sessuale decidendoci di praticare con regolarità esercizio fisico, seguendo una dieta che tenga conto del giusto apporto di proteine. Ricordiamoci, quindi, di avere sempre delle aspettative reali e concrete, rispetto all’incontro sessuale che stiamo per avere, dal momento che la perfezione che a volte ci ritroviamo ad inseguire lascia lo spazio all’ansia da prestazione.

Nei casi in cui il desiderio sembra essersi allontanato, ricordiamoci che possiamo sempre ricorrere alle nostre fantasie, di ciò che vorremmo esplorare. Spesso non serve nemmeno attuarle, perché il solo dialogo è in grado agire come innesco per il desiderio.

Ricordiamoci sempre di esplorare i nostri desideri, ricorrendo anche all’ausilio di sex toys, e di cercare di pianificare gli incontri sessuali, perché spesso impegni, distrazioni e anche la stanchezza ci fanno procrastinare. La pianificazione può innescare l’attesa, e l’attesa portare al desiderio.

Mantenere vivo l’interesse sessuale

Non esiste una ricetta valida in ogni caso, ma ci sono almeno dieci punti fondamentali per la cura della sessualità, specie all’interno di una coppia stabile. Abbiamo diviso i dieci punti in due passaggi:

  • coltivare la consapevolezza di sé e del proprio corpo, domandandosi che cosa rappresenta la sessualità all’interno della propria vita, cercando di capire se ci sono delle difficoltà. Importante, poi, chiedersi come ci si veda in relazioni stabili: soffocano? Si può farne a meno?
  • chiedersi che ruolo ha il sesso nella propria coppia perché alcune coppie si scelgono per alchimia sessuale, mentre altre hanno nella dimensione affettiva, o nella condivisione di interessi, i capisaldi della relazione. Comprendere le proprie dinamiche di relazione aiuta a vedere sotto una nuova prospettiva eventuali difficoltà sessuali
  • valutare la presenza di disturbi sessuali come il dolore alla penetrazione, squilibri ormonali, secchezza vaginale o una possibile disfunzione erettile, oppure problematiche legate all’orgasmo che possono portare un individuo (e di conseguenza la coppia) ad allontanarsi dal sesso. È opportuno quindi rivolgersi al proprio medico curante, o uno specialista
  • ricordarsi che il desiderio sessuale non è stabile e che in una coppia si presentano situazioni difficili e transitorie come lo stress nel caso di figli piccoli, problemi nel lavoro oppure lutti e difficoltà economiche
  • tutelare lo spazio della coppia, che ha sempre bisogno di spazi ritagliati. Prendersi cura del corpo e delle emozioni, con attività fisica ed evitando il prolungarsi di emozioni quali rabbia, oppure stress. Tutti fattori, questi, che allontanano dall’intimità sessuale e affettiva.

Stimolare una risposta sessuale

Ecco quindi gli altri cinque consigli per stimolare una risposta, e una intesa, sessuale.

  • mantenere la fiamma accesa, o risvegliare il desiderio, perché la routine non aiuta il desiderio. Coinvolgere il proprio partner esaudendo, nel rispetto vicendevole, le reciproche fantasie sessuali vuol dire fare del bene alla coppia, non darla per scontata
  • garantirsi spazi individuali e autonomi, che consentono di mantenere vivo interesse e scambio relazionale con il partner. Ciò significa trovare un equilibrio tra l’identità individuale e di coppia
  • stare lontani dai luoghi comuni perché non c’è una frequenza fissa per gli incontri sessuali, non deve necessariamente accadere una penetrazione perché si parli di sesso. L’unico vero riferimento è la soddisfazione reciproca
  • ricordarsi che il sesso è per tutti e che l’avanzare dell’età o determinate condizioni di salute (endometriosi, patologie neurodegenerative, esiti post-chirurgici) causano cambiamenti nel corpo, e bisogna allora pensare e attuare una rimodulazione della propria sessualità
  • parlare, sempre, anche se difficile o se si è arrabbiati. In una relazione il problema del singolo è problema anche della coppia, specie nell’ambito sessuale.

E quando si è in realtà difficoltà, si può provare a chiedere un aiuto a un professionista psicosessuologo, o uno psicoterapeuta.