Psichiatria

Come ridurre lo stress da smart working

Lo stress da smart working indica le tensioni psicologiche e fisiche che possono essere provocate dall’adozione del lavoro agile o telelavoro.  La pandemia da Covid-19 ha […]

Come ridurre lo stress da smart working

Lo stress da smart working indica le tensioni psicologiche e fisiche che possono essere provocate dall’adozione del lavoro agile o telelavoro. 

La pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto decisivo sulla diffusione del lavoro da remoto, rivoluzionando il nostro modo di affrontare l’attività professionale, portando vantaggi ma anche, in certi casi, maggiore stress. In questo articolo vediamo come gestire lo stress da smart-working e come ridurre le fonti di distrazione che rendono meno produttivo il lavoro da casa.

Cos’è lo stress da smart working? Definizione

Lo stress da smart working è una particolare forma di stress lavoro correlato, associata al lavoro svolto principalmente o interamente da casa o da un luogo diverso dall’ufficio tradizionale. Questo tipo di attività implica l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per consentire ai dipendenti di svolgere la propria professione da remoto.

Anche se il processo di digitalizzazione in Italia era in atto da tempo, in particolare è stata la pandemia a portare una rivoluzione nel mondo del lavoro e dell’istruzione. In pochi mesi, infatti, studenti e lavoratori hanno cambiato radicalmente le proprie abitudini, sperimentando vantaggi e svantaggi connessi al cosiddetto smart-working.

Quali sono gli svantaggi dello smart working?

Oltre a un cambio di mentalità, lo smart working ha messo tutti di fronte ad alcuni fattori stressanti, che riguardano soprattutto:

  • la sensazione di solitudine
  • isolamento e iperconnessione
  • la mancanza di confini tra attività lavorativa e vita privata
  • la maggiore esposizione a distrazioni che limitano la produttività.

A conferma di questo, un sondaggio della rivista Thrive Global, nel maggio 2020 ha rilevato che il 75 per cento dei lavoratori si sentivano stressati e meno produttivi del solito.

I principali sintomi dello stress da smart working includono:

Nell’epoca digitale non è facile restare focalizzati. I principali problemi di attenzione e produttività sono legati soprattutto a:

  • gestione dei confini
  • continue distrazioni derivanti da notifiche, riunioni online e multitasking.

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Il problema dei confini 

Lavorare da casa sembra aver favorito una diffusione dei confini tra la vita privata e quella lavorativa. Un esempio di tale effetto è la sensazione di dover essere sempre reperibili, anche al di fuori dell’orario lavorativo.

Connettersi con i colleghi da luoghi di solito non legati al lavoro inoltre (salotto, cucina, camera da letto), ha creato diverse difficoltà, configurandosi come ulteriore fattore di rischio per lo sviluppo di stati ansiosi e/o depressivi. Ciò è vero in particolare per chi deve gestire figli o genitori anziani o assistere familiari malati.

Il lavoro da casa, infine, può diventare una fonte di nervosismo anche per la rumorosità degli ambienti o la mancanza di spazi e strumenti adeguati.

Le distrazioni digitali

Un altro problema posto dallo smart-working è rappresentato dalle distrazioni digitali e dal multitasking, il tentativo di portare avanti più attività contemporaneamente. I ricercatori che lavorano nel campo della psicologia generale sanno da tempo che il multitasking non è davvero una possibilità (APA, 2006). Passare di continuo da un’attività all’altra, infatti, comporta la necessità di ricalibrare l’attenzione sul nuovo compito, con un costo di risorse cognitive e di tempo in grado di “mangiare” fino al 40 per cento della produttività.

Se già in un ufficio le distrazioni sono notevoli (diverse schede aperte sul pc, email distraenti, riunioni, urgenze…), dover gestire i fattori distraenti in casa può comportare un dispendio di risorse cognitive capace di condurre al burnout, una sindrome che riguarda l’esaurimento psicofisico legato al lavoro.

Quali sono i vantaggi?

Al netto degli svantaggi, lo smart working è in grado, tuttavia, di offrire una serie di vantaggi sia per i dipendenti che per le aziende, tra cui, per esempio:

  • maggiore flessibilità: consente alle persone di lavorare da qualsiasi luogo con una connessione internet. Questo può favorire un migliore equilibrio tra vita e lavoro e ridurre il tempo e le spese di spostamento 
  • maggiore inclusività, consentendo la collaborazione a distanza e agevolando i lavoratori che non sono fisicamente presenti presso l’azienda. Questo permette di selezionare i collaboratori basandosi esclusivamente sulle loro capacità e competenze, senza che la loro vicinanza geografica all’azienda abbia un ruolo determinante
  • risparmi economici: sia le aziende che i dipendenti possono risparmiare denaro, lavorando da remoto. Le aziende risparmiano sulla spazio d’ufficio e su altre spese correlate, mentre i dipendenti risparmiano sulle spese di trasporto e alimentari 
  • riduzione delle emissioni di carbonio derivante dagli spostamenti con i mezzi di trasporto e dal consumo di energia negli spazi d’ufficio tradizionali. Ciò ha un impatto positivo sull’ambiente e può contribuire a ridurre le emissioni di gas serra.

Come capire se si soffre di stress da smart working?

Per capire se si soffre di stress da smart working, è importante prestare attenzione ad alcuni segnali e sintomi che possono presentarsi. Alcuni indicatori comuni possono includere:

  • difficoltà a concentrarsi e a mantenere la concentrazione
  • affaticamento, stanchezza ed esaurimento, nonostante si abbia riposato
  • cambiamenti nell’appetito: sia una diminuzione che un aumento dell’appetito possono essere indicativi di stress da smart working
  • problemi di sonno, come difficoltà nell’addormentarsi, risvegli frequenti durante la notte o sonno non riposante
  • irritabilità, ansia o frequenti sbalzi d’umore.

In presenza di tali indicatori, è importante che i lavoratori segnalino i loro sintomi e le eventuali condizioni di lavoro che contribuiscono ad esso. Gli approcci utilizzati possono variare tra le organizzazioni e le autorità competenti che regolano il lavoro e la salute e sicurezza sul lavoro.

Come gestire lo stress da smart working?

I confini possono essere intesi come le linee di demarcazione tra i vari contesti in cui viviamo e tra i ruoli che impersoniamo. Ad esempio, nel corso della giornata possiamo passare dal ruolo di lavoratori a quello di genitori, per poi passare alla dimensione di partner.

Dato che la nostra vita è composta da vari sottosistemi, diventa molto importante gestire i confini tra questi contesti. Nel fare questo, ognuno ha il suo stile. Inoltre, i confini tra i sistemi possono essere definiti in maniera più marcata o meno netta a seconda delle situazioni. Come rispondiamo a richieste eccessive da parte dei superiori o non pertinenti al ruolo? Che stile comunicativo adottiamo nel contesto lavorativo? Come gestiamo il confronto con i colleghi? 

Consigli pratici

Mantenere confini chiari può aiutare a vivere meglio la quotidianità. Ecco alcuni spunti per riuscire in questo compito:

  • mantenere orari congrui all’attività lavorativa, con orario di inizio e fine della giornata 
  • fissare momenti di pausa, in modo particolare per il pranzo, in cui si possa consumare un pasto secondo corrette abitudini di educazione alimentare e nutrizionale
  • ricordare che l’attenzione subisce fluttuazioni naturali, e che spesso basta una pausa per ritrovare la concentrazione 
  • dove possibile, differenziare gli ambienti dedicati al lavoro da quelli riservati alla vita quotidiana (stanze o postazioni diverse) 
  • creare un rituale che possa definire la separazione tra i diversi ambiti/momenti della giornata (es. passeggiata in pausa pranzo, hobby a fine giornata, ecc…)
  • eliminare o ridurre le notifiche: secondo una ricerca dell’Università di San Diego, 6 persone su 10 non riescono a ignorare le notifiche che ricevono. Questo distrae e porta a dedicare meno tempo al lavoro. Se l’impulso di controllare il telefono è più forte di noi, può essere utile lasciarlo in un’altra stanza o impostare limitazioni all’utilizzo delle app (ormai la maggior parte degli smartphone prevede questa possibilità)
  • ridurre le email dallo smartphone. Cercare di gestire lettura e risposta delle email solo dal pc
  • pasti senza schermi. È importante dedicare la giusta consapevolezza e attenzione al pasto. Se si è in compagnia, inoltre, può essere un momento di socialità e conversazione da non sprecare.

Coaching per la salute

Per migliorare le capacità assertive e di gestione dei confini esistono allenamenti specifici. L’assertività e il time management (capacità di gestire il tempo a disposizione) sono abilità utili soprattutto in situazioni conflittuali e/o stressanti, che possono attuarsi in diversi contesti e ambiti di vita, non in ultimo quello della vita privata. A volte i percorsi di counseling psicologico o di coaching per la salute possono aiutare a gestire meglio lo smart-working e ritrovare l’equilibrio tra vita e lavoro.