Stress

Mindfulness e meditazione possono ridurre lo stress legato al lavoro

Come la mindfulness e la meditazione supportano i lavoratori nella gestione delle emozioni

Mindfulness e meditazione possono ridurre lo stress legato al lavoro

Durante la pandemia la vita lavorativa è cambiata profondamente per molte persone, causando nuove forme di stress. La meditazione e la mindfulness sono validi strumenti di aiuto contro lo stress lavoro-correlato.

[Approfondimento a cura di: Ludovica Alberani]

Lo stress lavoro-correlato colpisce 1 lavoratore su 4, ed è il secondo problema di salute legato all’attività lavorativa. Secondo l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA), circa il 60 per cento di tutte le giornate lavorative perse sarebbe riconducibile allo stress. Secondo altre ricerche, più della metà dei lavoratori intervistati riporta di essere triste ed emotivamente esausto (Fonte: Qualtrics, 2020).

La pandemia ha in alcuni casi peggiorato lo stress lavorativo, a causa del cosiddetto “tecnostress”, la fatica che sperimenta chi è costretto a passare molte ore di fronte al pc. Inoltre, durante la pandemia in molti hanno sperimentato la “Zoom Fatigue“, ovvero la frustrazione generata dalle continue videochiamate.

Negli ultimi anni la mindfulness e la meditazione si sono dimostrate utili per aiutare i lavoratori a ridurre lo stress. Vediamo in cosa consiste questa pratica e come può aiutare aziende e professionisti.

Che cos’è la mindfulness

La mindfulness ha origine dalle principali tradizioni meditative del buddhismo classico, e consiste nel proporre un livello iniziale di meditazione che sia adeguato a contesti quotidiani. È importante non scambiarla per una tecnica di rilassamento o una pratica che ci permette di raggiungere stati di trance spirituali.  

Le definizioni del termine “mindfulness” sono numerose. Quella di Jon Kabat-Zinn, uno dei pionieri di questo approccio, è diventata una delle più condivise. Secondo Kabat-Zinn:

Mindfulness significa  prestare attenzione, ma in un modo particolare: con intenzione, al momento presente, in modo non giudicante.

Ridurre lo stress con la meditazione

La prima applicazione della Mindfulness allo stress è stata sviluppata proprio da Jon Kabat Zinn, attraverso il programma Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR). Questo programma venne inizialmente utilizzato con persone affette da malattie croniche, con l’obiettivo di ridurre il loro livello di sofferenza. 

La finalità del programma MBSR è addestrare le persone a rimanere nel momento presente e ad essere consapevoli delle proprie risorse fisiche, mentali ed emotive. Aiutando la persona a non agire secondo le proprie pulsioni, l’individuo sarà in grado di canalizzare le sue energie e risorse, rispondendo in maniera efficace anche a situazioni caotiche o impreviste. 

Un atteggiamento non giudicante permette inoltre di comprendere in che modo attribuiamo importanza a stimoli ed eventi del contesto. La meditazione permette di gestire in modo efficace le emozioni, ed è proprio questa capacità che porta a ridurre lo stress.

Oggi, mindfulness e meditazione sono utilizzate anche in ottica preventiva all’interno di molte aziende.

Come praticare la mindfulness

Per i neofiti di questa pratica può essere utile una guida iniziale, che aiuti a creare un clima corretto e interiorizzare gli esercizi. Esistono diversi tipi di esercizi, ognuno di durata diversa. Per iniziare si consigliano sedute più brevi per allenare la consapevolezza. Vediamone alcuni:  

  • Body Scan: Si pratica sdraiati per terra su un materassino oppure su un divano. È meglio stare in una posizione comoda da mantenere e che il clima della stanza sia tranquillo e piacevole. Può durare dai 15 minuti ai 45 minuti in versione completa e consiste nell’esplorare le sensazioni fisiche del proprio corpo. Di solito si parte dalle estremità del corpo più lontane dalla testa. Si deve cercare di rimanere fermi e ogni qualvolta veniamo distratti riportare l’attenzione al corpo. Per i primi approcci è consigliato utilizzare delle guide audio.
  • Respirazione: Uno dei più semplici esercizi di mindfulness è la contemplazione del respiro. È necessario mantenere l’attenzione sulle sensazioni fisiche legate alla respirazione. Di solito è una pratica che si compie da seduti, su una sedia o per terra. Può essere eseguita in due modi, o focalizzandosi sull’aria che entra ed esce dal naso, oppure ponendo attenzione al movimento della pancia. La durata dell’esercizio è a scelta della persona. Anche in questo caso esistono guide che accompagnano nell’esecuzione dei primi tentativi. 

Questi due esercizi sono considerati “formali” e sono una prima introduzione alle pratiche di mindfulness. Esistono però anche diversi esercizi più legati alle attività quotidiane e che quindi sono utili per chi ha poco tempo.  

  • Doccia: fare una doccia con calma, con movimenti lenti e consapevoli con l’attenzione rivolta alle sensazioni fisiche sulla pelle, come la temperatura e l’impatto dell’acqua.
  • Colazione consapevole: si tratta di dedicare il giusto tempo a questa attività, senza fretta, senza osservare l’orologio. È necessario creare un clima privo di distrazioni, senza tv o musica accesi. Bisogna portare l’attenzione sul presente, sulle sensazioni fisiche durante il pasto, l’odore, i sapori, la temperatura del cibo o delle bevande.  

L’obiettivo principale dell’uso di questa pratica è quello di sviluppare la capacità di rispondere in modo efficace allo stress. La mindfulness aiuta a ridurre il livello di disagio sia nell’ambito lavorativo che nella quotidianità. Tutti possono praticare la mindfulness. In questo senso è utile non solo quando i livelli di stress sono molto alti, ma anche in ottica di prevenzione.

Al Santagostino puoi trovare psicologi esperti di Mindfulness che ti aiuteranno a sviluppare una maggiore consapevolezza.

Che cos’è la MINDFULNESS?