Come le persone di successo definiscono e raggiungono i propri obiettivi

Il riassunto del corso sul raggiungimento degli obiettivi proposto da LinkedIn Learning

Come le persone di successo definiscono e raggiungono i propri obiettivi

Tutti ci poniamo obiettivi continuamente. Ottenere risultati concreti però è un’altra storia. Vediamo come, grazie all’aiuto di alcune strategie pratiche, anche gli obiettivi più elevati diventano raggiungibili.

Gli obiettivi personali cambiano, e con essi, a seconda delle circostanze, devono cambiare anche le strategie.

Alcuni obiettivi erano perfetti per noi tre anni fa, ma oggi non rispecchiano la direzione in cui vogliamo andare.

Per stabilire e raggiungere i propri obiettivi bisogna essere specifici e sapere che questi cambiano nel tempo, così come cambiano i nostri valori, il contesto ambientale e la nostra personalità.

Tre passi per iniziare a raggiungere i tuoi obiettivi

Il primo passo è quello di scrivere i propri obiettivi a uno, cinque e dieci anni di distanza. Descrivi la tua visione di successo. Come sarà il tuo lavoro? Come spenderai il tuo tempo? Come sarà la tua giornata media? Dove vivrai? Quale sarà la tua situazione familiare? Cosa farai per divertirti?

Ci sono attività che sappiamo di dover fare ma che per qualche motivo non stiamo portando avanti. Identificare le azioni che farebbero una grande differenza nella nostra vita è il modo migliore per avvicinarsi a un obiettivo.
A questo punto bisogna lavorare a ritroso. Crea una lista di abilità da acquisire con i passi per raggiungere quegli obiettivi. Pensa alla fine: quali specifici passaggi hai fatto per arrivare lì?

Ad esempio, se vuoi essere promosso nella tua azienda, ma tutti in quella posizione hanno un master, forse dovresti considerare di aggiungere un corso alla tua lista di credenziali da acquisire. Se pensi di voler dare più spazio alla famiglia, devi imparare ad avere un miglior work-life balance. Quando inizi a fare una mappa dei tuoi obiettivi, inizi a capire quali passi dovresti fare. 

Il terzo passo è chiederti come stai spendendo il tuo tempo. Per una settimana o due valuta come stai davvero spendendo il tuo tempo. Niente di fantasioso, basta prendere qualche nota ogni tanto. Magari noterai che perdi molto tempo sui social, o che ci sono notevoli incongruenze. Ad esempio, se pensi che stare in forma è una tua priorità, ma non fai esercizio da due mesi, qualcosa non sta funzionando…

Cerca di lavorare su queste contraddizione e stabilisci con chiarezza i tuoi valori. Questo è il primo passo per raggiungere veri obiettivi. 

Quanti obiettivi dovresti avere?

È meglio non esagerare.

Inizia con due obiettivi alla volta. Questo ti permetterà di rimanere focalizzato e ottenere risultati in un periodo di tempo relativamente breve. Ciò genera un circolo virtuoso di incoraggiamento e autoefficacia che ti aiuterà a essere costante.

Come stabilire in che ordine di priorità porre gli obiettivi?

  1. Dipende dal tempo. Se vuoi intraprendere un master dovrai cercare un istituto di formazione, ottenere i prerequisiti di accesso e sapere come pagarlo. Servono tempo e risorse specifiche. Guardare agli obiettivi futuri ti aiuta a capire a cosa dare priorità adesso.
  2. Valuta se c’è un obiettivo che ti può aiutare a ottenere più risultati in una volta. Alcune attività ti permettono di prendere “due piccioni con una fava”. Quindi vanno rese prioritarie. Se i tuoi obiettivi sono avere un blog di successo e costruire un network solido, potresti pensare a interviste con esperti del settore, cosa che ti aiuterà in entrambi i compiti.
  3. Riduci l’orizzonte temporale degli obiettivi. Ad esempio, non un anno, ma sei mesi. Inizia a provare. Smetti di procrastinare, non farti ossessionare dal timore di sbagliare. A volte ci preoccupiamo del fatto che i nostri obiettivi siano giusti o meno. Non farti prendere dall’ansia: se per qualsiasi motivo ti accorgi di aver sbagliato obiettivo, puoi sempre cambiare focus. Sei mesi vanno bene per capirlo.

Avere meno obiettivi può aiutarti a ottenere di più. 

La differenza tra obiettivi e to-do-list

Secondo alcuni studi di Linkedin, il 63 per cento dei professionisti ha una to do list, ma il 40 per cento dei compiti non viene portato a termine.

La to do list è un documento – scritto oppure online – che ti aiuta a tenere traccia delle cose da fare.

Gli obiettivi invece sono priorità di livello più alto, con cui è necessario allineare le to-do-list.

Di solito nelle to-do-list sono presenti 3 tipi di attività:

  1. Attività di routine. Cose che non sono priorità ma vanno fatte. Ad esempio prendere appuntamento dal dentista. Il segreto qui è di liberarsene nel minor tempo possibile. Si possono posizionare queste attività minori in momenti morti della giornata.
  2. Priorità strategiche. Attività centrali che vanno al succo della questione. Riguardano compiti che ti aiutano ad avanzare verso l’obiettivo principale. Su queste attività dovremmo passare più tempo possibile. Ad esempio, se dobbiamo lanciare una nuova offerta sul nostro sito, dovremo dedicare del tempo a occuparci di aggiornare i contenuti e la pagina di pagamento.
  3. Priorità degli altri per te. Non sono attività chiave per i tuoi obiettivi. Non sono neanche cose meno importanti ma necessarie, come le attività di routine. Sono richieste di altre persone e bisogna impegnarsi a tenerle lontane. A volte non possiamo evitare queste richieste, ad esempio quando ci arrivano dai superiori. In quel caso bisogna farle e basta. Tuttavia, dove possibile, è meglio chiedersi se quell’attività sia davvero necessaria, o se può essere svolta in modo più facile e veloce. Non puoi permettere che la tua to-do-list ti governi.

Cerca qualcuno che ti aiuti a rispettare gli impegni

Rimanere sui binari giusti può essere un’impresa. Ecco perché è importante cercare qualcuno che ci supporti. Meglio ancora se l’altra persona sta cercando a sua volta di raggiungere un obiettivo. Ci sono diversi vantaggi nel monitoraggio reciproco:

  • ci si fa compagnia e ci si tiene d’occhio a vicenda;
  • c’è pressione sociale (è più imbarazzante ammettere con altri che non abbiamo portato avanti quei compiti);
  • il controllo continuo alimenta l’attenzione verso i propri obiettivi e favorisce l’entusiasmo.

Trovare un partner di responsabilità inizia dal parlarne con amici, parenti e colleghi. La persona ti deve piacere e deve essere orientata al raggiungimento di obiettivi.

Sperimenta frequenza e metodo dei momenti di controllo per trovare ciò che funziona meglio per te.

Raggiungere obiettivi può essere difficile, ecco perché un partner responsabile è la soluzione ideale. 

Rendi pubbliche le tue intenzioni

Un’alternativa al partner responsabile è fare in modo che il mondo esterno ci controlli. Ad esempio, persone che avevano dichiarato su Twitter che avrebbero perso peso, ne hanno perso in media di più di chi non si era esposto.

  1. Scegli il tuo social.
  2. Seleziona ricompense e conseguenze.
  3. Punta sulla pressione sociale. Rendere pubbliche le tue intenzioni ti metterà sotto pressione perché farai di tutto per non sfigurare di fronte ai tuoi amici. 

Sviluppa abitudini di successo

Il 40 per cento delle nostre attività giornaliere è composto da abitudini. Ottima notizia, perché se acquisisci le abitudini giuste ti avvicini ai tuoi obiettivi. 

Come formare abitudini di successo?

Il reporter del NYT, Charles Duhigg, autore del libro “Il potere delle abitudini”, ha qualche consiglio:

  1. Inizia chiedendoti quali abitudini vorresti coltivare. Non possiamo svilupparne venti e integrarle tutte in modo armonico. Comincia a restringere il campo, parti con una singola abitudine chiave. Ad esempio, mettersi in forma è dispendioso, ma ci dà energia e autostima in molti altri ambiti della nostra vita.
  1. Sii paziente con te stesso. Ognuno ha tempi diversi per stabilire un’abitudine. Ma ogni volta che ripetiamo qualcosa rafforziamo i collegamenti cerebrali e rendiamo più facile ripetere l’azione.
  2. Riconosci che non puoi eliminare le cattivi abitudini. Il tuo cervello le mette in atto in automatico. È necessario quindi ricalibrare le connessioni neurali. Sostituisci le azioni disfunzionali con altre nuove e più adeguate. Per farlo, il nuovo comportamento dovrebbe dare un senso di gratificazione, altrimenti non si formerà un’abitudine adesiva. Percepire una ricompensa è fondamentale.

Abbiamo un’infinita forza di volontà come esseri umani, quindi dobbiamo usarla saggiamente.

Il modo migliore per conservare le nostre risorse mentali è essere consapevoli di come si formano le abitudini. Questo perché più riusciamo ad automatizzare lo svolgimento di certe attività, più possiamo utilizzare le nostre risorse in modo strategico, per raggiungere obiettivi ancora maggiori. 

Ignora le cose poco importanti

Pensa ai messaggi su whatsapp o alle email. Quanto tempo perdi a controllare le notifiche?
Cerca di ridurre questi comportamento di controllo. Non rispondere probabilmente produrrà irritazione nelle persone a cui non hai risposto, ma non puoi soddisfare tutti i degli altri. Qualcosa andrà sicuramente perso.

Impara a ignorare ciò che è poco o per nulla importante. Devi proteggere il tuo tempo, perché è la risorsa più preziosa che hai. Questo a volte ti rende il cattivo della situazione, ma in generale ne vale la pena.

Ecco cosa puoi fare:

  1. Definisci a quali richieste dare priorità. Chi può interromperti? Ad esempio il tuo capo, clienti chiave, famiglia, amici stretti… a chi dai la disponibilità più ampia?
  2. Valuta l’urgenza di ogni richiesta. Se un tuo amico non ricorda il titolo di un libro che gli avevi consigliato, probabilmente può aspettare. Ma se il tuo capo ha un meeting tra un’ora e gli servono i dati di un progetto importante a cui avete lavorato insieme, concentrati subito su quello.
  3. Raggruppa insieme i compiti meno importanti, posizionandoli in un momento del giorno in cui hai meno energia o hai già svolto le tue attività principali.
  4. Esamina quali meeting e riunioni puoi evitare. A volte non siamo necessari in tutte le riunioni. Chiedi al tuo capo quali puoi saltare e quali richiedono davvero la tua presenza.

Trova il tempo per focalizzarti su progressi significativi in progetti significativi. Dai meno spazio a compiti superficiali come rispondere alle email. Tieni in considerazione il quadro più ampio e più importante per te.

Controlla i tuoi obiettivi ogni tre o sei mesi

Nel tempo i nostri obiettivi possono cambiare molto. Le circostanze si modificano nel tempo.

Ecco alcune domande che puoi farti:

  1. Vuoi ancora continuare a perseguire quegli obiettivi? Ti entusiasmano ancora? Il rischio è di continuare a concentrarti su obiettivi che oggi per te contano di meno, condannandoti all’insoddisfazione.
  2. Devi aggiornare la tua tattica per raggiungere i tuoi obiettivi? Ad esempio, se all’inizio pensavi che per promuoverti avresti dovuto scrivere molto sul blog, magari ora ti sei reso conto che odi scrivere. Va bene così. Forse dovrai trovare nuovi modi di promuoverti, ad esempio con contenuti audio oppure video. In psicologia si parla di “bias dei costi irrecuperabili“: le persone odiano arrendersi, anche quando qualcosa palesemente non sta funzionando, perché sperano che prima o poi ci sarà una svolta. Ma tu non vuoi sprecare soldi e tempo in qualcosa che non funziona.
  3. Chiediti: Se stessi iniziando oggi, dove vorrei investire? Non andare con il pilota automatico. I tuoi obiettivi sono troppo importanti. È meglio controllarli ogni tanto, per verificare che riflettano ancora ciò che vorresti fare.

[Fonte originale dell’articolo: Dorie Clark su LinkedIn Learning]