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Masturbazione, 6 frasi per sfatare i peggiori miti sul tema

Di masturbazione si parla poco e sottovoce. Ecco sei frasi per uscire allo scoperto senza paura

Masturbazione, 6 frasi per sfatare i peggiori miti sul tema

“Con una mano, una mano ti sfiori. Tu sola dentro la stanza e tutto il mondo fuori”… Diverse generazioni hanno ascoltato e cantato Albachiara di Vasco, America della Nannini e Disperato Erotico Stomp di Lucio Dalla. Tutti riferimenti più o meno espliciti all’autoerotismo. Ma quanto è davvero sdoganato oggi l’argomento masturbazione. Vediamo come superare i peggiori miti su questo tema.

Autoerotismo. Masturbazione. Onanismo.

Tutti sinonimi che descrivono la sollecitazione dei genitali al fine di raggiungere il piacere, meglio conosciuto come ORGASMO.

Un tema antico come il mondo – i primi falli artificiali risalgono all’Antica Grecia e forse anche all’epoca preistorica – ma anche un tema profondamente controverso che porta con sé ancora oggi, nel XXI secolo, falsi miti e credenze bizzarre.

Nei contesti di educazione alla sessualità, ad esempio, sono frequenti domande preoccupate sul fatto che la masturbazione possa arrecare danni fisici (“se ti tocchi diventi cieco”) o possa pregiudicare la fertilità nella vita adulta.
I miti sulla masturbazione però non si limitano a questo, in quanto spesso emergono, sia per i più giovani che per chi è più avanti con gli anni, disagi emotivi e sensi di colpa per la propria sessualità.

Proviamo dunque a fare un po’ di chiarezza sui temi ricorrenti che riguardano la masturbazione, e le paure che ne limitano un’esplorazione serena. Ecco 6 frasi da memorizzare per superare i miti sulla masturbazione.

 1. Masturbarsi è normale sia per gli uomini che per le donne

Anche se culturalmente si parla più della masturbazione maschile che di quella femminile, e si crede che sia un fenomeno che riguarda di più gli uomini, occorre sapere che la masturbazione è anche un’esperienza femminile e che la maggior parte delle donne la pratica o l’ha praticata in un qualche periodo della propria vita. Ci sono modalità diverse: qualcuno si stimola con le proprie mani, qualcuno indirettamente (magari attraverso strusciamenti) o utilizzando sex toys. Qualcuno sceglie di stimolarsi attraverso fantasie erotiche, appartenenti a esperienze del passato oppure immaginarie, qualcuno si avvale di materiale erotico come video o racconti e altre persone semplicemente si stimolano i genitali in modo più meccanico. Non c’è un’unica modalità corretta ed è importante che ognuno si senta legittimato ad assecondare il proprio modo di dedicarsi al piacere.

Sex Toys

2. La masturbazione non fa male alla salute

Diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato i benefici di un’attività sessuale regolare, sia da un punto di vista fisico che da un punto di vista emotivo.

Ovviamente il buon senso è fondamentale e deve accompagnare la persona a rispettare le sue condizioni di salute e la cura del corpo. Solitamente la risposta sessuale migliora la funzionalità del sistema immunitario, di quello nervoso e con l’apparato muscolo-scheletrico.

L’autoerotismo consente inoltre di prendere contatto con il corpo, conoscerlo e acquisire consapevolezza rispetto alla propria risposta sessuale e ovviamente, l’appagamento sessuale e il benessere che ne deriva.

3. Masturbarsi non è un obbligo

Alcune persone possono essere meno interessate all’autoerotismo in generale o in alcuni momenti della propria vita. Talvolta questo può essere il riflesso di una problematica che la persona vive rispetto alla propria sessualità o alla percezione di sé. In altri casi invece, può essere una scelta dell’individuo, che per ragioni personali preferisce non masturbarsi, privilegiando la sessualità in condivisione o non sentendo il bisogno di erotismo in senso più ampio.

 4. Non c’è un numero minimo o massimo di volte in cui dedicarsi all’autoerotismo

Come per i rapporti sessuali, la frequenza è qualcosa di soggettivo, che può cambiare nel corso del tempo e a seconda dei momenti di vita. Alcune persone temono che l’autoerotismo possa diventare una dipendenza. Anche in questo caso il buon senso e l’autoconsapevolezza sono una buona guida: se mi accorgo di dipendere dall’autoerotismo, ovvero che esso ha assunto un ruolo centrale e imprescindibile nella mia giornata, allora posso provare a parlarne con un professionista, ma è importante ricordare che il desiderio sessuale appartiene alla normale biologia dell’essere umano. È un elemento radicato nella nostra natura e osservarne la presenza nella quotidianità è fisiologico (come nel caso delle erezioni mattutine spontanee o nei sogni erotici che possono comparire in alcuni momenti del ciclo mestruale).

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 5. La masturbazione non è un tradimento e non danneggia la relazione

Spesso accade che in una coppia il desiderio sessuale sia espresso e compiuto unicamente all’interno dei rapporti sessuali condivisi con il/la partner. Il sesso tra partner e la masturbazione però possono coesistere senza problemi. Masturbarsi può essere funzionale, ad esempio, quando i due partner hanno un desiderio sessuale asimmetrico. O in alcuni momenti della propria vita se si vive un rapporto a distanza; o anche semplicemente perché l’autoerotismo può essere un’esperienza sessuale diversa da quella di coppia, vissuta in autonomia. È importante non vedere l’autoerotismo come un tradimento alla coppia o come il “non bastare” al compagno/compagna. Tuttavia, se ci accorgiamo che piacere, libertà e godimento sono maggiori di quanto non sperimentiamo in coppia, può essere una buona idea quella di comprendere le ragioni di questo elemento e parlarne con il partner.

-Per approfondire, della stessa autrice: Aiuto, ho capito che ho bisogno di un sessuologo!

6. Ci si può masturbare anche senza raggiungere l’orgasmo

L’autoerotismo non è una prestazione, così come non lo è il rapporto sessuale. Non è necessario raggiungere l’orgasmo e ciò non rende l’esperienza meno piacevole.

Al contempo, la masturbazione può essere un momento in cui, soprattutto le persone che hanno qualche difficoltà con l’orgasmo (anorgasmia o eiaculazione precoce per esempio) possono fare esperienza della loro risposta sessuale e magari imparare a conoscersi di più.

Le accortezze del caso

Come ogni attività che riguarda i genitali è bene ricordare una buona igiene personale. Senza essere eccessivamente rigidi, è buona norma lavarsi le mani quando ci si dedica all’autoerotismo e, se si utilizzano sex-toys, pulirli secondo le istruzioni che generalmente li accompagnano al momento dell’acquisto. È bene non scambiarli con altre persone (meglio non usarli con più partner) e non passarli tra diverse parti del corpo (es. ano-vagina/ano-bocca) per evitare infezioni e fastidi. È possibile, infine, anche avvalersi di lubrificanti per rendere più piacevole l’esperienza. E se le problematiche sessuali persistono e incrinano il benessere individuale e di coppia, un aiuto psico-sessuologico può essere un primo passo verso un migliore rapporto con la sessualità.