Psichiatria

Eccentricità: comportamento “diverso” o patologico?

Quando una persona si comporta in modo diverso dal solito, fuori dalle convenzioni, può essere definita una persona eccentrica. Cosa dice la psicologia clinica al riguardo?

Eccentricità: comportamento “diverso” o patologico?

Di per sé la parola “eccentricità” indica l’essere distanti da un centro e, per estensione, l’essere distanti da una norma statistica.

Un individuo che si comporta in modo strano oppure insolito, rispetto alla norma, può essere definito eccentrico. Opera, per così dire, una modificazione del comportamento generale della società in cui si ritrova.

Cosa si intende per eccentricità?

Con il termine eccentricità parliamo quindi di stravaganza, bizzarria, ma benevola, non necessariamente legata a condizioni patologiche o di sofferenza.

La parola “norma” può essere definita come un insieme di comportamenti riconosciuti e accettati dagli individui, in una data società, per perseguire obiettivi, risolvere problemi, vivere determinate situazioni.

Cosa significa essere una persona eccentrica?

Essere una persona eccentrica vuol dire innanzitutto vivere con una certa indifferenza rispetto alle norme della società in cui si sta. Ma senza per questo esprimere rabbia o chiudersi nella solitudine.

Secondo il neuropsicologo David Weeks, coautore del volume Eccentrics: A Study of Sanity and Strangeness, esistono diverse caratteristiche che troviamo in un eccentrico sano:

  • assenza di conformità
  • l’essere creativo
  • essere talmente curioso da mettere sempre in atto dei comportamenti esplorativi
  • sentirsi diverso dagli altri, in modo costante e duraturo nel tempo
  • considerarsi idealista.

Accanto a queste caratteristiche, Weeks ricorda come l’eccentrico possa essere una persona schietta e supponente, per nulla competitiva. Una persona che vive in modo insolito e prova disinteresse per la compagnia e l’opinione altrui.

Come “funziona” un eccentrico?

Funziona distinguendosi per comportamenti non contemplati dalla norma. Oscar Wilde, per fare un esempio noto, indossava abiti dai colori troppo accesi rispetto a quanto ci si aspettava dal suo genere nell’Inghilterra vittoriana dell’800. E capitava che girasse con un’aragosta al guinzaglio.

Salvator Dalí, pittore e scultore di origine catalana, può essere assimilato alla bizzarria. Tra le sue stranezze più note viene spesso ricordato un gattopardo americano che aveva adottato, come testimoniano numerose fotografie.

Una persona con queste caratteristiche può avere un atteggiamento seduttivo, un comportamento interessato, distinguersi per un umorismo malizioso. Le persone “bizzarre” possono forse essere accusate di avere troppa autostima e scarsa empatia.

Da cosa può dipendere l’essere eccentrici?

Non è possibile trovare una causa chiara e distinta in merito all’eccentricità di una persona. Come spesso accade, i fattori che determinano una personalità di questo tipo possono essere diversi: ambiente, nucleo familiare prima e sociale poi.

Senza entrare in un territorio troppo speculativo, si può ipotizzare che dietro una persona eccentrica potrebbe nascondersi un narcisista. Una persona che non ha visto e integrato la propria ferita narcisistica.

L’eccentricità è una “malattia” o solo un “altro” modo di essere?

Essere diversi dalla norma non vuol dire soffrire di qualche disturbo di tipo psicologico. Tuttavia accade, a volte, che dietro comportamenti e atteggiamenti non conformi possa nascondersi una cosiddetta malattia mentale.

Può essere il caso di Howard Hughes, personalità dalle diverse sfaccettature: uomo d’affari, filantropo, aviatore, produttore e regista. In una occasione acquistò un grattacielo di 45 piani e, dopo averlo svuotato di tutti gli inquilini, finì con il dormire all’ultimo piano. All’interno di una teca in vetro disinfettata.

Questo episodio, insieme ad altri della lunga vita di Hughes, testimonia forse del disturbo ossessivo compulsivo che gli è stato diagnosticato dopo la scomparsa.

Possibili patologie legate all’eccentricità

Secondo David Weeks, una persona eccentrica vive forse in modo felice. Una persona con problemi psichici vive invece un disagio interiore più o meno grave o invalidante. Si tratta di una classificazione che possiamo considerare troppo netta.

Anche se a volte un comportamento eccentrico può essere segno un disturbo psicologico, come in caso di disturbo schizotipico di personalità.

Tra gli elementi che permettono di diagnosticare questo disturbo si ritrovano un atteggiamento bizzarro insieme ad una eccentricità nel comportamento.

Ricordiamoci, in conclusione, che il comportamento umano si manifesta in molti modi, sottende molteplici processi psichici e la diversità non è affatto sinonimo di malattia. Anzi, la diversità è incontro e ricchezza da scambiare. Ognuno di noi, se vuole, può e deve essere felice nella propria unicità.