Gli effetti della droga sulla psiche

L’utilizzo di sostanze psicoattive può determinare uno stato di dipendenza e conseguenze negative sulla salute mentale e fisica, sia sul breve sia sul lungo termine

Gli effetti della droga sulla psiche

Gli effetti della droga sulla psiche sono molteplici e l’abuso di determinate sostanze sul lungo termine può danneggiare sia la salute mentale sia quella fisica.

Prima di addentrarci sui meccanismi attraverso i quali le sostanze stupefacenti agiscono sul sistema nervoso delle persone, bisogna premettere che il concetto di droga è assai più ampio di quanto si ritiene. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, infatti, possono essere definite droghe tutte quelle sostanze che, introdotte nell’organismo di un essere vivente, ne influenzano l’atteggiamento psichico e il comportamento fisico.

Detto questo, vediamo quali sono i principali effetti delle sostanze psicoattive, come queste agiscono sul sistema nervoso e quali sono le ragioni che spingono una persona ad assumere sostanze stupefacenti.

Quali sono gli effetti delle sostanze psicoattive?

L’utilizzo di droghe può determinare uno stato di dipendenza e conseguenze negative sulla salute mentale e fisica, sia sul breve sia sul lungo termine. Nello specifico, gli effetti dipendono dalla tipologia di sostanza stupefacente che si assume. Alcune droghe determinano un aumento di euforia ed energia, altre comportano una sensazione di rilassamento. Altre ancora possono alterare le percezioni, causando stati allucinatori o deliri.

Gli effetti, naturalmente, dipendono anche dalla durata dell’utilizzo e dalle dosi assunte.

Molti, poi, sono anche i rischi associati alle modalità di utilizzo. Ad esempio, le droghe assunte attraverso l’utilizzo di aghi possono aumentare il rischio di contrarre infezioni di tipo virale. L’abuso di droghe sul lungo termine, infine, rischia di compromettere in maniera irreversibile le funzionalità del cervello e non solo.

Abbiamo detto che gli effetti dipendono anche dal tipo di sostanza assunta. Vediamo di seguito alcune delle principali sostanze psicoattive e gli effetti sulla salute e sulla psiche delle persone.

Effetti della droga sulla psiche: i cannabinoidi

I cannabinoidi come marijuana e hashish sono sostanze che contengono un principio psicoattivo, ossia il THC, che è in grado di legarsi ai recettori cerebrali adibiti alla regolazione di alcune funzionalità come la memoria, il movimento e, in generale, le funzioni cognitive.

Gli effetti di questa sostanza sulla persona che la assume sono, a seconda dei casi, una sensazione di euforia, uno stato di rilassamento e rallentamento, ma anche paranoia, panico, stati d’ansia in alcune circostanze. I cannabinoidi possono anche aumentare la sensazione di fame o sete, determinare alterazioni nella percezione del mondo esterno e sonnolenza.

Sul lungo periodo, un utilizzo abituale della cannabis determina una perdita di neuroni a livello dell’ippocampo, l’area del cervello responsabile della memoria a breve e lungo termine, dell’orientamento e della memoria spaziale.

Spesso i cannabinoidi, secondo quanto emerge da diverse ricerche psicologiche sul tema, vengono assunti a scopo “autocurativo”, allo scopo di ottenere uno stato di rilassamento e una distrazione da pensieri negativi, preoccupazioni e stress.

Effetti della droga sulla psiche: cocaina

La cocaina è una tipologia di sostanza stupefacente che rientra nel gruppo degli stimolanti, in quanto determina in chi ne fa uso uno stato di euforia. È chiaro che, anche per questa droga, gli effetti possono cambiare in base alle caratteristiche individuali, alle dosi consumate e alla frequenza con la quale viene assunta.

Sono numerose le funzioni psichiche che vengono coinvolte dagli effetti della cocaina. L’assunzione di questa sostanza, infatti, può comportare, oltre alla sensazione di euforia, anche:

  • intenso benessere
  • percezioni aumentate
  • incremento di concentrazione e attenzione
  • riduzione del bisogno di cibo e sonno
  • riduzione della sensazione di fatica
  • aumento della libido

Effetti della droga sulla psiche: eroina

Così come molti farmaci antidolorifici, l’eroina appartiene alla famiglia degli oppiacei. Questa sostanza agisce sulla corteccia cerebrale e sul sistema limbico determinando una sensazione di estremo piacere che, in alcuni casi, può essere anche superiore a quella provocata da un orgasmo. A questa condizione, tuttavia, seguono malessere fisico e assopimento.

Effetti della droga sulla psiche: nicotina e alcol

Come anticipato all’inizio, l’Oms fa rientrare nell’insieme delle droghe tutte quelle sostanze che possono influenzare e alterare gli atteggiamenti psicofisici delle persone. Per questa ragione, rientrano nella definizione anche l’alcol e la nicotina, nonostante siano entrambi prodotti legali.

Da una parte, infatti, l’alcol può causare sul lungo termine danni a livello psicologico alterando la personalità dell’individuo che ne abusa. Altre conseguenze dell’abuso di alcol possono essere la tendenza ad allontanarsi dalle proprie responsabilità ed una certa propensione ad autodistruggersi. A questo atteggiamento è strettamente legata la negligenza verso la cura della propria persona.

Da un punto di vista neurologico, invece, l’alcol può determinare deficit di concentrazione e attenzione, disturbi cognitivi e della memoria. Ci possono essere veri e propri danni organici visibili attraverso strumenti di neuroimaging.

La dipendenza da alcol può avere conseguenze ancora più severe manifestandosi con psicosi, deliri e stati allucinatori.

Inoltre, patologie come la sindrome bipolare, la schizofrenia o le sindromi depressive possono peggiorare in caso di abuso del consumo di alcol.

La nicotina, invece, agisce sul sistema nervoso essendo una neurotossina presente nel tabacco che può aumentare vigilanza, attenzione e concentrazione, riducendo il dolore. A livello fisiologico, può anche causare ipertensione, aumento della frequenza cardiaca, riduzione di olfatto e gusto.

Cosa comportano le droghe per il sistema nervoso?

Tutte le sostanze stupefacenti vanno ad agire sulle cellule cerebrali impattando negativamente sulla maggior parte delle loro funzionalità. Ad esempio, tra le conseguenze più severe dell’utilizzo di droghe c’è un deficit delle funzioni cognitive, quali le capacità di memorizzazione e apprendimento, ma anche giudizio critico e intelligenza emotiva.

Se assunte in età giovanile, le droghe possono causare anche una minore capacità di controllo sui propri impulsi, una ridotta coordinazione dei movimenti e un’aumentata aggressività.

Tra i principali target cerebrali delle droghe ci sono i neurotrasmettitori, ossia sostanze chimiche di cui i neuroni si servono per veicolare informazioni. Tra i principali neurotrasmettitori possiamo citare la dopamina, la serotonina e l’endorfina.

Cosa spinge una persona a drogarsi?

Come tutte le forme di dipendenza, anche quella dalle droghe è causata da:

  • fattori di predisposizione (disregolazione emotiva o impulsività)
  • ambiente familiare
  • traumi subiti durante l’infanzia
  • compresenza di disturbi psicopatologici o mentali
  • sindrome depressiva

Anche la predisposizione genetica può giocare un ruolo chiave nello sviluppo delle dipendenze. Alcune ricerche hanno evidenziato come il consumo precoce di sostanze o alcol può favorire lo sviluppo di forme di dipendenza in maniera più rapida.

Da un punto di vista fisiologico abbiamo visto come tutte le sostanze psicoattive siano in grado di agire in qualche modo sul cervello. Tale meccanismo può generare, come detto, una forte dipendenza, non solo da un punto di vista fisico, ma anche psicologico.

Le droghe hanno, infatti, la capacità di alterare meccanismi fisiologici interni al cervello e innescare una dipendenza fisica. L’organismo si adatta alla presenza di quella particolare sostanza e non riesce a farne a meno. Al punto da provocare una sofferenza fisica nella persona, qualora smetta di assumerla. Ciò si manifesta con i tipici sintomi dell’astinenza.

Da un punto di vista psicologico, infine, la dipendenza è alimentata dall’idea di non poter fare a meno di quella particolare sostanza, con manifestazioni sintomatologiche di tipo emotivo, che si traducono in insoddisfazione cronica, disagio, ansia e incapacità di provare piacere.