Psichiatria

Grounding, radicarsi nel corpo e nelle emozioni

Il grounding è una tecnica della analisi bioenergetica grazie alla quale possiamo tornare a noi, percependo e rientrando in connessione con quanto il corpo, e le emozioni, hanno da dirci.

Grounding, radicarsi nel corpo e nelle emozioni

Radicarsi, essere in contatto diretto e non mediato con il proprio corpo, questo è il grounding.

Un radicamento che ci permette di essere più consapevoli e pacificati, in armonia e capaci di ascoltare e rispondere ai messaggi che il nostro corpo ci dà.

Il grounding si svolge attraverso delle tecniche, degli esercizi, e ci permette di recuperare un contatto di tipo non solo fisico, ma soprattutto emotivo. Non solo per ridurre lo stress e ritrovare la serenità e gioia di essere noi stessi.

Cosa si intende per grounding in psicologia?

Il significato di grounding, anche solo attraverso una semplice traduzione, arriva a noi in modo chiaro e distinto: radicamento. Intendiamo quindi la capacità di connettersi al qui e ora, sia sul piano fisico che sul piano emotivo, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza che abbiamo di noi e, più in generale, il nostro benessere psicologico.

Il radicamento viene svolto attraverso diverse tecniche, come vedremo a breve, e può essere adottato come tecnica di gestione dell’ansia o di un trauma. Questo è possibile perché, indipendentemente dalla specifica tecnica adottata, grazie al radicamento riusciamo a stabilizzare sia i pensieri che le emozioni, in contesti di vissuto interiore quali rabbia, confusione o panico.

Il grounding è spesso utilizzato nella terapia cognitivo-comportamentale e in altre forme di psicoterapia per aiutare i pazienti a diventare più consapevoli dei loro pensieri e sentimenti, e a sviluppare abilità per gestire meglio le situazioni stressanti.

Chi ha inventato questo termine?

Il termine grounding è stato adottato da Alexander Lowen, fondatore dell’analisi bioenergetica. Nel volume Espansione e integrazione del corpo in Bioenergetica, scritto a quattro mani con Leslie Lowen, sua moglie, il grounding viene definito come: “sensazione di contatto tra i piedi e il terreno”.

Questo avere i piedi a terra, o avere contatto con la terra, indica come una persona abbia la sua posizione nel mondo, abbia quindi contatto con la realtà base della propria esistenza.

Quali sono le tecniche di grounding?

Le tecniche di grounding sono molteplici, e alcune di esse sono particolarmente semplici. Un primo esercizio può essere svolto in ambiente aperto, a diretto contatto con la natura, consiste nel:

  • togliere sia scarpe che calze e camminare a piedi nudi, per dieci minuti sulla sabbia, sulla terra o sulle pietre
  • trascorsi i dieci minuti, ci si può fermare ed ascoltare il ritmo del proprio respiro. In modo non molto dissimile da come avviene in una sessione di mindfulness.

Un secondo esercizio consiste nel causare e percepire una vibrazione. I passaggi sono i seguenti:

  • ritroviamoci da soli, e senza alcun disturbo, a piedi nudi distanti tra loro l’apertura del bacino, teniamo le ginocchia appena flesse. La pianta dei piedi aderisce al suolo
  • mettiamo sul cuore la mano sinistra e sulla pancia la mano destra, appena sotto l’ombelico
  • flettiamo il busto in avanti, con lentezza, fino a quando con la punta delle dita arriviamo a toccare il pavimento
  • dobbiamo percepire il peso del corpo esclusivamente nei piedi e nelle gambe, braccia e mani devono essere prive di tensioni
  • lasciamo andare il capo, respiriamo profondamente a bocca aperta
  • inspiriamo flettendo leggermente le gambe, espiriamo distendendo le gambe.

Nello svolgere questi movimenti ripetutamente, dovremmo percepire una vibrazione. Quando pensiamo di avere percepito a sufficienza questa vibrazione, con estrema calma risaliamo in posizione eretta, con le mani dietro la nuca.

Quando va praticato il grounding?

Gli esercizi di grounding, ripetiamo, sono uno strumento per entrare in connessione con il proprio corpo, le proprie emozioni e sensazioni. È possibile praticarli anche per pochi minuti, al mattino, ponendo attenzione alle gambe e giù fino ai piedi, fino a terra. Traendone significativi benefici, come alcuni studi indicano.

Sentire il contatto con il corpo, con le sensazioni ed emozioni, attraverso degli esercizi di grounding, può essere necessario soprattutto in condizioni di stress e di ansia. Così da ritrovare consapevolezza del corpo, dissipare le tensioni muscolari e sciogliere lo stress.