Coppia

Amore malato, quando innamorarsi è un problema

Da Freud a oggi, psichiatri e psicologi spiegano le patologie dell'amore

Amore malato, quando innamorarsi è un problema

Stabilire e vivere una relazione di coppia può essere difficile. Questo perché i confini tra relazioni sane e amore malato sono molto sottili. Basti pensare che, secondo alcuni scienziati, l’innamoramento è paragonabile a un disturbo ossessivo o a una forma di dipendenza. Ma cosa succede quando si vive un amore malato? E quali sono le più diffuse patologie dell’amore?

Lo psicoanalista Salman Akhtar ne individua cinque: 

  • Non riuscire a innamorarsi
  • Non riuscire a disinnamorarsi
  • Disinnamorarsi troppo presto
  • Innamorarsi della persona sbagliata 
  • Non ritenersi meritevoli d’amore

Negli anni Cinquanta, lo psicologo statunitense Abraham Maslow ha elaborato una gerarchia dei bisogni umani: nei primi posti, figura la necessità di amare e sentirsi amati. Ecco perché la maggior parte di noi tende a cercare il vero amore.

Ma non sempre vivere un rapporto di coppia è facile. L’amore comporta un ventaglio di emozioni diverse, intense e spesso contraddittorie: gioia, euforia, desiderio e passione, ma anche la paura di essere feriti e rifiutati, o di perdere coloro che amiamo. 

Cosa dice la scienza quando parla d’amore

L’altalena di emozioni e contraddizioni connesse all’innamoramento ha spinto alcuni ricercatori a paragonarlo a una vera e propria patologia. La psichiatra italiana Donatella Marazziti in uno studio molto discusso, sottolinea l’analogia tra i meccanismi dell’amore romantico e il disturbo ossessivo compulsivo, per la particolare modalità di pensiero ossessivo focalizzato sul partner. 

Uno studio più recente sostiene addirittura che l’amore possa essere considerato una forma di dipendenza. Non è un caso che molte relazioni, finiscano per tradursi in una vera e propria dipendenza affettiva.

Pare, infatti, che nelle persone innamorate e in coloro che abusano di sostanze come alcol e cocaina si attivino le stesse aree e circuiti cerebrali coinvolti nei meccanismi di gratificazione e ricompensa. 

L’innamoramento sarebbe anche in grado di innescare conseguenze tipiche della dipendenza da sostanze, come la ricerca compulsiva dell’oggetto d’amore, ma anche ansia, rabbia e insonnia in caso di rifiuto o abbandono. 

Amore malato tra arte e psicologia

Che l’amore possa essere temuto per le sue conseguenze imprevedibili e dolorose è stato messo in evidenza da generazioni di psicologi, ma anche di artisti. 

Nel 1978 Lucio Battisti cantava Aver paura di innamorarsi troppo. Più o meno involontariamente, ma in modo molto accurato, stava descrivendo un tipo di amore patologico. Ma perché ci spaventa tanto l’idea di “abbandonarsi senza più timori”?

Secondo Sigmund Freud, non siamo mai così fragili e indifesi come quando siamo innamorati. Al culmine dell’innamoramento, infatti, abbiamo la sensazione di perderci, come se i confini tra noi e la persona amata fossero più labili.

Energie, pensieri ed emozioni vengono tutte rivolte verso la nuova relazione e abbiamo la sensazione di essere molto più vulnerabili e sensibili a un possibile rifiuto. Un rifiuto in questa fase avrebbe conseguenze catastrofiche per l’autostima, motivo per cui tendiamo a studiare l’altro, a cercare rassicurazioni sul fatto che l’altro ci ama come noi amiamo lui e che non rimarremo delusi.

Quali sono le caratteristiche dell’amore sano

Lo psicoanalista americano Martin Bergmann sosteneva che lo stato di innamoramento è così piacevole perché, in qualche modo, permette di vivere di nuovo la simbiosi tipica del rapporto madre-bambino. Questa sarebbe caratterizzata da accudimento, nutrimento, protezione e cura, elementi che forniscono al bambino tranquillità e serenità.

Nella relazione d’amore in età adulta, sarebbero poi soddisfatti altri due bisogni: colmare le carenze di affetto subite durante l’infanzia e vedere confermato il proprio valore.

Otto Kernberg, uno dei più noti psicoanalisti ancora viventi, ha sostenuto che, in amore, un rapporto sano e maturo abbia bisogno di cinque componenti: 

  • Eccitazione sessuale
  • Accettazione dell’ambivalenza verso le imperfezioni proprie e altrui
  • Identificazione con l’altro (vedersi simili)
  • Idealizzazione dell’altro
  • Passione, intesa come impegno a livello sessuale, morale e investimento di energie nella relazione

Quando mancano alcune di queste capacità, è possibile che si verifichi una psicopatologia della coppia e dell’amore romantico.

Amore malato: come riconoscerlo

Alcuni segnali ci aiutano a capire quando l’amore presenta caratteristiche patologiche. Lo psicoanalista Salman Akhtar ha individuato cinque tipi di psicopatologie dell’amore e della coppia, a partire dal lavoro di Kernberg. Vediamo più nel dettaglio quali sono i sintomi di un amore malato. 

Incapacità di innamorarsi

Le persone che non riescono a innamorarsi sembrano essere poco in grado di provare un reale senso di fiducia e di intimità. Hanno un modo di fare più pratico e concreto, ma scarse capacità di idealizzare l’altro. 

Secondo alcuni psicoanalisti, sarebbero inconsciamente invidiose di chi amano e delle loro caratteristiche positive. Spesso queste persone cercano una relazione per paura di rimanere soli.

Incapacità di rimanere innamorati

A questa categoria appartengono persone capaci di innamorarsi e anche molto passionali. Dopo poco tempo, però, il loro innamoramento si esaurisce. Sentono che quell’amore non gli basta e provano disagio. Allora accusano il partner di difetti e mancanze e la relazione si conclude in fretta. 

Dopo un breve periodo di solitudine, ricominciano il loro ciclo: innamoramento, passione, delusione, solitudine, nuovo innamoramento e così via. 

Queste persone hanno paura di perdere loro stessi nell’altro e provano anche molta rabbia se il partner non soddisfa in modo totale i propri bisogni e non rispecchia l’ideale di perfezione che hanno in mente.

Innamorarsi della persona sbagliata

I membri di questa categoria tendono a innamorarsi di altri inadeguati, proibiti e irraggiungibili (per esempio del proprio analista, di persone sposate o clericali). Akhtar ritiene che l’amore si indirizzi verso queste figure perché esse riattivano l’amore inconscio e proibito verso un genitore; riattivano cioè il complesso di Edipo.

Molto spesso però, i soggetti verso cui si indirizza il proprio amore sono inadeguati sotto altri punti di vista. Non è raro innamorarsi, infatti, di qualcuno che non ricambia l’amore, da cui si subisce violenza psicologica o altri tipi di abusi. In questi casi si parla di relazioni tossiche. E non sempre, però, trovare il coraggio di chiedere aiuto.

Incapacità di disinnamorarsi e terminare una relazione

A volte, anche se siamo stati rifiutati e abbandonati, non riusciamo a chiudere una storia sbagliata. Secondo Kernberg questo avviene perché la rabbia generata dal rifiuto è troppo grande per essere metabolizzata in modo sano. Allora, chi è stato abbandonato cerca di difendersi dalla rabbia diventata troppo intensa e fuori controllo tramite la negazione.

Incapacità/impossibilità di sentirsi amati

Molti sono diffidenti e cinici in misura eccessiva nei confronti del mondo esterno. Non riescono quindi ad avere fiducia in coloro che li amano. Oltre alla diffidenza, comunque, anche altri fattori rendono difficile sentirsi amati: 

  • L’impossibilità di accettare l’imperfezione umana 
  • L’incapacità di sentirsi grati
  • L’incapacità di riconoscere il valore degli altri. 

Si tratta di caratteristiche tipiche delle personalità narcisistiche. Queste persone risultano a volte fredde e distaccate. Non riescono ad accettare la dipendenza e tendono a sentirsi o indegni di amore o superiori agli altri.

Scommettere e amare: un alto rischio equivale a un alto guadagno

Per concludere, innamorarsi e amare non sono capacità scontate. Queste presuppongono la conoscenza di se stessi, una visione del mondo né solo cinica né eccessivamente ottimista. Spesso è necessario essere capaci di accettare le imperfezioni, accettare con umiltà che gli altri possano allo stesso tempo amarci e fare a meno di noi.

Darsi la possibilità di essere innamorati e vivere un rapporto significa esporsi, mettere in gioco le proprie fragilità con la speranza, e non l’obbligo, di essere ricambiati. È come scommettere in un gioco in cui un guadagno alto consegue solo a un elevato livello di rischio, mentre essere troppo prudenti porta a perdere. In ogni caso, come recita una frase del film Noi siamo infinito: “accettiamo l’amore che crediamo di meritare”.