In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale un sondaggio del Santagostino ha rilevato quote preoccupanti di ansia e stress tra i cittadini di Roma, che chiedono maggior supporto psicologico per affrontare i prossimi mesi
Roma – 10 ottobre 2020
Un terzo degli intervistati ha avuto almeno un attacco di panico da quando è scoppiata la pandemia. Quasi il 40 per cento ha segnalato livelli di stress fuori controllo. 7 su 10 si dicono molto preoccupati per i prossimi mesi.
Si celebra il 10 ottobre la Giornata Mondiale della Salute Mentale e – per l’occasione – Santagostino ha lanciato un sondaggio tra i cittadini di Roma per testare il loro livello di ansia e stress in seguito a lockdown e pandemia.
Santagostino è una realtà di sanità privata ad alto impatto sociale attiva dal 2009 in Lombardia e a Bologna che proprio in questi giorni è sbarcata nella Capitale con un centro interamente dedicato alla psicoterapia.
Al sondaggio – somministrato attraverso i canali social del Santagostino – hanno risposto più di 800 persone, in grandissima prevalenza donne (90%) con un’età compresa – per la stragrande maggioranza – tra 18 e 50 anni.
Le risposte dei romani riflettono una situazione di malessere psicologico diffuso con elevati livelli di ansia, stress, disturbi del sonno e complicazioni nelle relazioni di coppia. Spesso a causa della pandemia e delle sue ripercussioni sociali.
A preoccupare i romani è soprattutto la gestione dello stress. Se per molti quello sperimentato durante la pandemia è stato gestibile (44%), un’altra grande fetta di partecipanti (40%) ha sperimentato stress fuori controllo, minore qualità del sonno (31%) e calo nel rendimento lavorativo (43,7%). Anche la vita di coppia è stata messa a dura prova dalla pandemia: il 35 per cento dei partecipanti sostiene che la propria relazione sia stata influenzata dai mesi di lockdown, e per una persona su dieci la pandemia avrebbe portato addirittura alla fine del rapporto.
Dati poco rassicuranti anche per quanto riguarda l’ansia. Il 51 per cento dei partecipanti si reputa una persona ansiosa e il 57 per cento ha avuto almeno un attacco di panico nel corso della propria vita. Secondo i dati del sondaggio, durante la pandemia una persona su tre ha avuto da uno a cinque attacchi di panico, mentre 50 persone ne hanno riportati anche più di cinque.
I Romani si sono mostrati anche molto nostalgici rispetto alla vita cittadina: se il 29 per cento ritiene che con la pandemia a Roma sia diventata ancora più ansiogena, il 34 per cento non vede l’ora di tornare a vivere più pienamente la città e le opportunità che offre. Una quota minore di persone (27%), inoltre, ritiene che la città sia diventata decisamente più vivibile durante questi ultimi mesi, a causa delle restrizioni che hanno ridotto il numero di turisti.
I livelli di ansia e stress, l’incertezza e le difficoltà di questo periodo, infine, hanno portato i romani a considerare l’idea di un supporto psicologico: il 34 per cento ha dichiarato che vorrebbe iniziare un percorso di psicoterapia per gestire meglio ansia e stress emersi durante la pandemia.
«Questi numeri fanno capire come il lockdown abbia lasciato un segno importante sul benessere psicologico degli abitanti di Roma, in particolare sulle donne. La netta prevalenza femminile di persone che hanno scelto di rispondere al sondaggio non è sorprendente. Vi è un minore interesse degli uomini verso ciò che riguarda la psiche, forse a causa di stereotipi culturali che ancora non abbiamo superato» spiega Stefano Porcelli, psichiatra e coordinatore nazionale dell’area Mente e Cervello del Santagostino. «I mesi trascorsi nella paura e le incertezze attuali tra economia e contagi in risalita con l’inverno alle porte stanno minando le sicurezze individuali. Oggi la maggior parte della popolazione si trova a dover fare i conti con ansia, stress e paura per il futuro. In questa situazione affidarsi a uno psicoterapeuta può essere un ottimo modo per gestire le proprie emozioni e trovare l’equilibrio che serve per non esaurire le proprie risorse psicofisiche».
«Chi vive in una grande città come Roma, inoltre, si è trovato a vivere un passaggio traumatico: dallo stress della vita cittadina dai ritmi frenetici, alla calma piatta quasi angosciosa del lockdown, a un ritorno alla “normalità” che in realtà di normale non ha nulla, dominato com’è dall’incertezza», aggiunge Porcelli.
«Come dimostrano i dati di questo sondaggio», conclude Porcelli, «i bisogni di sostegno psicologico sono aumentati vertiginosamente dopo l’esperienza del lockdown e della pandemia: dare la possibilità alle persone di accedere con facilità e a costi accessibili a un percorso di aiuto è quindi oggi più importante che mai».
Santagostino – realtà di sanità privata ad alto impatto sociale attiva dal 2009 – è il principale erogatore di psicoterapia in Italia: con oltre 230 terapeuti attivi, 16240 pazienti seguiti sino a oggi, moltissimi anche attraverso la terapia online, più 400 primi colloqui al mese, un fatturato, nel 2019, di 2,8 milioni. Dopo la Lombardia e Bologna, dal 1 ottobre è attivo anche a Roma con un centro interamente dedicato alla psicoterapia, nel cuore della città, in piazza Cavour 19. Dieci terapeuti attivi, orari flessibili, prenotazione online e possibilità di fare sedute da remoto con la videochiamata. Il tutto a prezzi molto contenuti: 35€ a seduta online e 40 in ambulatorio.
(9 Ottobre 2020)