La sociopatia è una condizione psicopatologica contraddistinta da atteggiamenti antisociali che impediscono al soggetto di adattarsi al contesto socioculturale in cui vive.
Ha diverse caratteristiche in comune con ciò che il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali classifica come disturbo antisociale di personalità.
Vediamo quali sono le cause e le caratteristiche specifiche di questo disturbo, e come può essere diagnosticato e affrontato con la psicoterapia.
Sociopatia: significato e cause
Con il termine sociopatia si allude a un disturbo che implica l’incapacità di conformarsi alle norme etiche e comportamentali della propria società o cultura di riferimento.
Le cause della sociopatia non sono ancora del tutto note, anche se sono state avanzate diverse ipotesi. Alcune teorie sostengono che alla base di questo disturbo ci possano essere fattori ereditari. Altre, invece, che determinati contesti ambientali ne favoriscano l’insorgenza. Probabilmente, potrebbero essere vere entrambe le ipotesi, con un mix di entrambi i fattori che concorrono a determinare questa condizione psicopatologica.
Quali sono i sintomi della sociopatia?
La sociopatia, come abbiamo anticipato, condivide diverse caratteristiche con il disturbo antisociale di personalità. Presenta infatti manifestazioni come il generale disprezzo verso le norme sociali e, di conseguenza, l’incapacità di riconoscere quelli che sono i diritti altrui. Proprio a causa dell’idiosincrasia verso leggi e istituzioni, il soggetto sociopatico è spesso incapace di assumersi responsabilità come adempiere ai propri obblighi finanziari o portare avanti un’attività lavorativa.
Il sociopatico, inoltre, ha difficoltà a provare sentimenti come il senso di colpa o il rimorso e tende a esercitare la propria influenza sulle persone con le quali interagisce, portando avanti comportamenti manipolatori che, alcuni casi, possono tradursi in violenza. Spesso è nervoso e tende all’ira, ha una scarsa intelligenza emotiva, che si traduce in un deficit empatico ed è incapace di imparare dai propri errori.
Le difficoltà incontrate nel rapportarsi con gli altri, a loro volta, rendono difficile costruire relazioni a lungo termine, che siano amicali o sentimentali e portano a uno stato di solitudine e isolamento.
La sociopatia, infine, può essere caratterizzata dalla tendenza a mentire, dall’impulsività e da una conseguente incapacità di pianificazione.
Sintomi della sociopatia |
---|
|
Come ragiona un sociopatico?
La principale caratteristica delle persone sociopatiche è la carenza di empatia e di intelligenza emotiva. Aspetto che li rende incapaci di provare senso di colpa o rimorso per i comportamenti antisociali che portano avanti.
Il sociopatico, come abbiamo visto, è anche un manipolatore, per cui i suoi atteggiamenti e comportamenti sono finalizzati e indirizzati a influenzare gli altri per ottenere ciò che vuole.
Tipologie di sociopatia
La sociopatia si può declinare in diversi schemi di comportamento e peculiarità specifiche a seconda del tipo di psicopatologia.
Ci sono i sociopatici comuni i quali, avendo un metro distorto della moralità, sono estranei al senso di colpa o alla vergogna. Da questo punto di vista, la sociopatia comune viene associata alla cleptomania.
Tratti distintivi della sociopatia alienata sono la scarsa capacità di amare e di provare empatia: i sociopatici alienati infatti nutrono odio sia verso gli altri (misantropia) sia verso la società in generale. Possono essere ostili, dispotici e irritabili. La loro ostilità verso la società, dalla quale ritengono di aver subito dei torti, li porta ad autogiustificare atti in conflitto con la legge.
Si parla invece di sociopatia aggressiva quando i soggetti che ne sono affetti assumono atteggiamenti manipolatori se non proprio aggressivi, caratterizzati anche da tratti sadici.
Qual è la differenza tra psicopatico e sociopatico?
In molti casi il termine sociopatia viene utilizzato in alternativa alla parola psicopatia. Ma i due concetti, pur essendo spesso confusi, sono leggermente diversi tra loro:
- le persone sociopatiche, infatti, a differenza di quelle che soffrono di psicopatia, mantengono una capacità, seppur limitata, di provare empatia verso il prossimo o senso di colpa
- gli psicopatici hanno un comportamento più calcolato e studiato, sono altamente manipolativi e possono, in alcuni casi, assecondare le convenzioni sociali, ma solo ed esclusivamente per interesse personale e calcolo. Avendo tratti fortemente manipolativi, sono anche maniaci del controllo, sia delle situazioni sia delle altre persone.
Come si diagnostica la sociopatia?
La sociopatia può essere individuata servendosi dei criteri diagnostici utilizzati per il disturbo antisociale, con cui condivide diversi tratti. Bisogna, però, sottolineare che il termine sociopatico non corrisponde a una diagnosi clinica, ma descrive un soggetto che manifesta tratti simili a persone con disturbo antisociale di personalità.
Esistono dei test che possono essere somministrati per individuare tendenze sociopatiche all’interno di un ambiente controllato.
Uno di questi è il test MMPI-2 (Minnesota Multiphasic Personality Inventory), che valuta le caratteristiche strutturali della personalità di un individuo. Attraverso questo strumento, è possibile individuare la presenza di eventuali tratti tipici di una personalità antisociale. Esso è composto da 567 item che prevedono due risposte possibili: vero o falso.
L’altro è il PCL-R o test di Hare, un’intervista che deve essere condotta dallo specialista e integrata con informazioni che provengono da fonti differenti. Questo test non ha come esito la presenza o assenza di tratti di antisocialità, ma una valutazione complessiva del soggetto testato.
Come si cura la sociopatia?
La sociopatia, essendo legata al disturbo antisociale della personalità, può essere trattata a livello terapeutico in maniera molto simile, orientando gli interventi verso cambiamenti comportamentali nel paziente e la costruzione di quelle capacità utili a tenere sotto controllo i sintomi del disturbo.
La psicoterapia punta, con questi pazienti, a ricostruire le abilità in cui sono più carenti, ossia la profondità emotiva e le capacità relazionali principalmente. E lo fa insegnando loro comportamenti pro-sociali. Utilizza una combinazione di terapie cognitive e comportamentali, oltre a tecniche finalizzate a modificare i tratti patologici della personalità di un sociopatico.
Con la terapia cognitivo-comportamentale la persona con tratti sociopatici impara a riconoscere le distorsioni cognitive che mette in atto per giustificare i propri comportamenti antisociali.
In presenza di altri sintomi o condizioni psicopatologiche come l’ansia o le forme di depressione, si può intervenire prescrivendo appositi farmaci per alleviare le manifestazioni. Oltre a contrastare la sintomatologia, i farmaci sono anche un valido aiuto nel supportare i percorsi di psicoterapia.
Nei casi in cui la sociopatia sfoci in atteggiamenti violenti e aggressivi, spesso si ricorre ai farmaci antipsicotici. Questi, somministrati a basse dosi, servono per tenere sotto controllo i comportamenti pericolosi per il paziente e gli altri. Oltre agli antipsicotici, possono essere utilizzati stabilizzatori dell’umore, antidepressivi o ansiolitici.
(9 Settembre 2024)