tDCS: la corrente elettrica che fa bene al cervello

A cosa serve la tDCS, la “stimolazione elettrica transcranica a corrente diretta

tDCS: la corrente elettrica che fa bene al cervello

La tDCS è una tecnica con cui, attraverso la stimolazione elettrica transcranica a corrente diretta, si stimolano diverse aree del cervello in modo non invasivo e indolore. Diversi i campi di utilizzo della tDCS, tra cui la cura della depressione e il potenziamento cognitivo.

La tecnica tDCS permette di somministrare una stimolazione elettrica direttamente sul cervello e di intervenire quindi in tutte quelle situazioni in cui, per qualche motivo, possa essere alterata la sua corretta funzionalità. La tDCS, in particolare, viene utilizzata per la depressione, malattia dovuta, secondo molti studi, a un funzionamento ridotto dei cosiddetti “circuiti dopaminergici della ricompensa”, ovvero di quelle aree del cervello che ci fanno provare una bella sensazione quando facciamo qualcosa di piacevole.

Attraverso la stimolazione elettrica transcranica si punta a riattivare quei circuiti e rinforzarli, al fine di ripristinare il loro corretto funzionamento e permettere un miglioramento della condizione clinica.

tDCS: cos’è e come funziona?

La tDCS, attraverso una stimolazione elettrica a bassissima intensità, agisce direttamente a livello cerebrale e permette di modificare l’eccitabilità dei neuroni del cervello. In pratica, l’impiego della tecnica tDCS, rende più reattive le aree che vengono stimolate. In che modo? Attraverso un piccolo dispositivo che produce un flusso di corrente quasi impercettibile, capace però di modificare la frequenza di scarica dei neuroni e facilitare in questo modo l’attivazione delle aree corticali selezionate, favorendo la plasticità e la creazione di nuove reti neurali. Modificando l’intensità e la posizione degli elettrodi è possibile agire su diverse funzioni cerebrali. Tutte le applicazioni sono totalmente indolori in quanto si tratta di stimolazioni a bassissime intensità, più o meno quanto la pila di un orologio.

Cosa avviene nel cervello?

Immaginate di voler imparare a suonare un nuovo strumento: il metodo più comune è quello di iniziare un allenamento per prendere “confidenza” con la nuova attività e attraverso la ripetizione apprendere e perfezionarsi. Il nostro cervello durante tutta la fase dell’allenamento si modifica: crea nuove connessioni neuronali e rafforza quelle esistenti utili allo scopo. Quando impariamo qualcosa di nuovo, che sia un particolare movimento o un testo di scuola, il nostro cervello si modifica sfruttando quella che viene chiamata “plasticità cerebrale”, una capacità che ci accompagna con diversa intensità durante tutto il corso della nostra vita.

tDCS: perché funziona?

Seguendo il nostro esempio, in che modo la tecnica DCS può aiutare a imparare a suonare uno strumento? Con la tDCS è possibile rendere il cervello più reattivo, poiché con una stimolazione elettrica mirata si facilita la creazione delle nuove connessioni necessarie per svolgere correttamente l’esecuzione che si desidera ottenere. Allo stesso modo la tDCS può agire in un cervello in cui è presente un’alterazione dovuta ad un deficit di carattere psichiatrico o neurologico, riequilibrando e rinforzando le connessioni e la funzionalità neuronale.

Le principali applicazioni della tDCS

La tDCS viene oggi utilizzata con risultati molto incoraggianti in molti ambiti e tutt’ora la ricerca di nuovi campi d’applicazione è molto fiorente.

Allo stato attuale le applicazioni più comuni della stimolazione elettrica transcranica sono:

  • il trattamento delle depressioni farmacoresistenti;
  • il trattamento delle dipendenze;
  • il trattamento di patologie neurologiche degenerative come Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla;
  • la riabilitazione neurologica in seguito ad eventi traumatici (ictus, trauma cranico);
  • il dolore cronico e la fibromialgia;
  • l’emicrania;
  • il potenziamento degli sportivi;
  • il potenziamento cognitivo.