Cosa si intende con il termine bias?
In psicologia, il termine bias cognitivo (o più semplicemente “bias”) si riferisce a una distorsione cognitiva che influenza il modo in cui le persone percepiscono, interpretano e ricordano le informazioni. Questo fenomeno può portare a giudizi errati e decisioni distorte poiché il bias opera a livello inconscio, influenzando il pensiero senza che la persona ne sia consapevole. Ma perché soffriamo di “bias”? Una Spiegazione del bias può essere trovata nell’evoluzione umana: esso ha permesso di risparmiare tempo e risorse cognitive, ma nella complessa società moderna può causare errori nel ragionamento.
I principali tipi di bias includono:
- Bias di conferma: la tendenza a cercare e interpretare le informazioni in modo da confermare le proprie convinzioni preesistenti.
- Bias di ancoraggio: l’inclinazione a fare affidamento sulla prima informazione ricevuta (l’ancora) quando si prendono decisioni, anche se l’informazione successiva potrebbe essere più pertinente.
- Bias di disponibilità: l’inclinazione a giudicare la probabilità di un evento in base alla facilità con cui esempi pertinenti vengono in mente.
- Bias del punto cieco: la tendenza a pensare ai propri pensieri e giudizi come più obiettivi rispetto a quelli della maggior parte delle persone.
- Bias del senno di poi: la tendenza a pensare di aver previsto correttamente un evento realmente accaduto.
Cos’è l’errore di conferma?
Il bias di conferma, o errore di conferma, è una distorsione cognitiva che spinge le persone a cercare, interpretare e ricordare le informazioni in modo da confermare le proprie credenze o ipotesi preesistenti, ignorando o minimizzando le evidenze contrarie. Questo bias agisce in modo inconscio e può influenzare le decisioni quotidiane, le opinioni politiche, le convinzioni scientifiche e persino le relazioni personali.
La funzione del bias di conferma è stata in parte evolutiva, permettendo agli esseri umani di risparmiare tempo e risorse cognitive durante la valutazione delle informazioni. Tuttavia, nel contesto attuale, questo meccanismo può portare a errori di giudizio e a visioni distorte della realtà, ostacolando la capacità di prendere decisioni razionali e oggettive. D’altronde la società contemporanea è infinitamente più complessa e sfaccettata rispetto alle società primitive. Nel paragrafo successivo esploreremo diverse manifestazioni di questo bias nella vita reale.
Il bias di conferma nella vita quotidiana
Il bias di conferma si manifesta in diversi contesti della vita quotidiana, influenzando le nostre percezioni e decisioni. Rendersene conto e diventarne consapevoli può essere difficile, quindi ecco tre esempi concreti:
- Relazioni sentimentali: una persona che ha vissuto una delusione amorosa o è stata ferita in passato potrebbe sviluppare risentimenti verso le persone del genere opposto (o del medesimo genere). In questo caso, il bias di conferma potrebbe portarla a notare solo quei comportamenti che confermano i suoi sentimenti negativi. Ad esempio, se crede che tutti gli uomini siano inaffidabili, sarà più incline a ricordare e dare peso a quei pochi episodi in cui un uomo è stato effettivamente inaffidabile, ignorando invece i comportamenti positivi o affidabili che contraddicono la sua convinzione.
- Lavoro: nel contesto lavorativo se una persona ha già etichettato un collega come incompetente, il bias di conferma la spingerà a focalizzarsi sugli errori di questo collega, per rafforzare la propria opinione negativa. Ad esempio, se il collega commette un piccolo errore in una presentazione, chi è influenzato dal bias di conferma potrebbe considerarlo come una prova ulteriore della sua incompetenza, ignorando invece i successi o le competenze che il collega dimostra in altre situazioni.
- Social media: sui social media il bias di conferma porta le persone a seguire principalmente profili e pagine che condividono le loro stesse opinioni e credenze, evitando o ignorando chi la pensa diversamente. Ad esempio, una persona con una certa convinzione politica tenderà a interagire principalmente con contenuti che rafforzano la sua visione del mondo, evitando di confrontarsi con punti di vista opposti. Questo fenomeno crea delle “bolle” informative, dove si ha una visione distorta della realtà e si rafforza ulteriormente la propria convinzione senza un confronto equilibrato.
Questi esempi dimostrano come il bias di conferma possa limitare la nostra capacità di vedere le cose in modo oggettivo, influenzando negativamente le nostre relazioni, la vita lavorativa e il modo in cui interagiamo con le informazioni.
Come superare il bias cognitivo?
Si può gestire efficacemente questo tipo di bias? Si, con le dovute accortezze e tecniche si può ridurre l’impatto che il bias cognitivo ha su di noi, sui nostri pensieri e sui nostri giudizi. Gestire il bias cognitivo è essenziale per migliorare il processo decisionale e il pensiero critico. Una tecnica efficace per affrontare questi pregiudizi mentali si ispira all’approccio scientifico del falsificazionismo proposto dal filosofo Karl Popper. Secondo Popper, per validare una teoria non basta cercare conferme, ma occorre tentare di confutarla. Applicare questa strategia nella vita quotidiana significa essere consapevoli dei propri bias cognitivi e impegnarsi attivamente a cercare prove che possano contraddirli, invece di limitarsi a raccogliere solo informazioni che li confermano.
Per esempio, se siamo convinti che un collega sia incompetente possiamo cercare evidenze del contrario, osservando come svolge i compiti e i successi che raggiunge piuttosto che focalizzarci solo sui suoi errori. Questo atteggiamento critico e aperto permette di avere una visione più equilibrata e meno distorta della realtà. Non troviamo nessuna prova che dimostri la bravura del nostro collega? Perfetto, in questo caso abbiamo effettivamente confermato la nostra ipotesi di partenza.
Essere consapevoli dei bias cognitivi è particolarmente utile quando si devono prendere decisioni importanti, come scelte professionali, relazioni personali o decisioni finanziarie. Riconoscere l’influenza dei bias sulle nostre valutazioni può aiutarci a evitare errori di giudizio e a considerare tutte le opzioni in modo più obiettivo. Superare il bias cognitivo non è facile, ma con l’allenamento e la pratica si può migliorare la capacità di pensare in modo critico e razionale, portando a decisioni più ponderate e informate. In questo modo, si può sviluppare un atteggiamento mentale più flessibile e aperto al cambiamento.
(12 Settembre 2024)