Aumenta il numero di persone che ricorrono alla psicoterapia per farsi aiutare. E si abbassa l’età media dei pazienti.
In Italia, si sa, lo stigma di debolezza per chi cerca un supporto psicologico non è ancora superato. Qualche passo in avanti nel riconoscimento del disagio psicologico è stato compiuto con l’introduzione del bonus psicologo nel decreto Milleproroghe del 2022, poi riproposto dalla Manovra 2023. Il bonus è stato introdotto per venire incontro all’aumento delle condizioni di ansia, stress, depressione e tutti gli altri disagi acuiti dalla pandemia e dalla crisi sociale ed economica in atto. Le richieste arrivate dai cittadini per usufruire di questo strumento hanno abbondantemente superato i fondi disponibili, segno evidente di un bisogno diffuso.
Non c’è solo il COVID e le sue conseguenze dietro la sempre più frequente richiesta di aiuto psicologico, però. Santagostino Monitoring – Osservatorio sulla salute, con i 13 anni di esperienza nella psicoterapia del Santagostino e con gli oltre sedicimila pazienti trattati per problematiche come i disturbi del comportamento alimentare, gestione dell’ansia e dello stress, depressione e disturbi dell’umore, dispone di un punto di vista privilegiato per osservare questa tendenza. E i numeri lo confermano: le persone che ricorrono a una terapia con gli specialisti del Santagostino sono in indiscutibile crescita già dagli anni precedenti alla pandemia, triplicando dal 2015 al 2022 (fig.1).
fig.1: l’incremento del volume dei primi colloqui di psicoterapia rispetto al 2015, dal 2016 al 2022
Età media sempre più bassa
«Sebbene la pandemia abbia contribuito ad esacerbare e amplificare il malessere psicologico nella popolazione, è possibile che la crescita di richieste osservate sia dovuta anche a una maggior predisposizione degli utenti verso i trattamenti psicologici – afferma Stefano Porcelli, psichiatra e responsabile area “Mente & Cervello” del Santagostino -. Sono sempre di più le persone che si trovano a dover fare i conti con ansia, stress e paura per il futuro. In questa situazione, affidarsi a uno psicoterapeuta può essere un ottimo modo per gestire le proprie emozioni e trovare l’equilibrio che serve per non esaurire le proprie risorse psicofisiche.»
Oltre all’aumento dei volumi dell’area, non si può ignorare un’altra importante tendenza che si sta rafforzando negli ultimi anni: a cercare un supporto psicologico sono persone sempre più giovani. Dall’analisi dei dati dei pazienti del Santagostino dal 2015 allo scorso anno, osserviamo infatti come la distribuzione dell’età dei pazienti si sposti di anno in anno verso fasce d’età più giovani (figura 2 e 3).
figura 2: la distribuzione dell’età dei pazienti che accedono ad un primo colloquio di psicoterapia al Santagostino negli anni, normalizzata al numero di pazienti totali dell’anno.
figura 3: la distribuzione statistica dei pazienti che accedono ad un primo colloquio in tutta la nostra area psicoterapica per età. La scala di colori evidenzia in giallo una percentuale maggiore sul totale dei pazienti dell’anno in esame: il peso statistico si sta spostando di anno in anno verso età più giovanili.
Questa tendenza si può riassumere nell’abbassarsi dell’età media dei pazienti che si affacciano ad una terapia psicologica: nei centri Santagostino, questo trend era già in atto dal 2015, ben prima quindi del COVID (fig.4).
È importante infine notare che questo dato non sia correlato all’andamento dell’età media dei pazienti nelle prestazioni mediche di altre specialità erogate dal Santagostino, che risulta invece stabile tra i 40 e i 42 anni negli anni in esame.
Un trend generale
Si tratta quindi di un fenomeno evidente: l’età media per affacciarsi ad una psicoterapia privata sta diminuendo. «Questi dati – afferma il dottor Porcelli – potrebbero indicare un minor stigma verso questo tipo di trattamenti da parte dei giovani, rispetto alle fasce di età superiori. Inoltre potrebbe indicare che il passaggio verso il mondo del lavoro e l’età adulta stia diventando sempre più un momento di crisi per i giovani, forse per le difficoltà a coniugare le proprie esigenze personali con la necessità di diventare autonomi e indipendenti.»
figura 4: l’età media dei pazienti che accedono ad un primo colloquio in area psicoterapica al Santagostino negli anni.
Nonostante i pazienti delle varie aree del Santagostino siano in generale piuttosto giovani rispetto agli utenti del Sistema Sanitario Nazionale (complice soprattutto l’alto tasso digitale della struttura), è molto importante notare che il trend di età dei nuovi assistiti in area psicoterapica per l’SSN, Dipartimenti di Salute Mentale e le Strutture Private accreditate sia simile: anche gli annuali rapporti sulla Salute Mentale (1), analisi dei dati del Sistema Informativo per la Salute Mentale (SISM), a cura del Ministero della Salute, mettono in luce un nuovo trend per le fasce d’età dei nuovi pazienti che si rivolgono al SSN per un supporto psicologico (figura 5). Come evidenziano i dati degli ultimi anni, ed in particolare del 2021 (linea blu), il peso statistico degli under 35 sta aumentando notevolmente, così come è evidente una diminuzione degli over 65, con un conseguente abbassamento dell’età media.
fig.5: incidenza per classi d’età dei nuovi utenti psico del SSN negli anni. Dati (1) e anni precedenti.
È importante tener presente che pur essendo un campione numericamente importante, quello dei pazienti del Santagostino non è un campione statistico rappresentativo della popolazione italiana. Il tempo dirà se questo trend è confermato negli anni e se è effettivamente un riflesso di un fenomeno a livello nazionale.
(1) Rapporto Salute Mentale, Analisi dei dati del Sistema Informativo per la Salute Mentale (SISM), 2021, https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3212_allegato.pdf e anni precedenti
(26 Aprile 2023)