Affrontare haters e troll online: perché agiscono e come gestirli

Nell'era dei social media, il fenomeno degli haters e troll online sta assumendo dimensioni preoccupanti. Questi individui, mossi da motivazioni psicologiche complesse, si lanciano in veri e propri attacchi di odio contro altri utenti, diffondendo commenti offensivi, molestie e disinformazione

Affrontare haters e troll online: perché agiscono e come gestirli

Chi sono gli haters e i troll online?

Gli haters e i troll online rappresentano due categorie di individui che, sebbene simili per certi aspetti, agiscono con obiettivi distinti. Gli haters sono persone che esprimono sentimenti negativi, spesso in modo aggressivo e gratuito, verso altre persone o gruppi. Questi individui si concentrano principalmente su critiche distruttive, insulti e offese, mirati a sminuire e ferire gli altri.

Ad esempio, un hater potrebbe lasciare commenti offensivi sotto un video di un influencer, criticandone l’aspetto fisico o le opinioni espresse, con l’unico scopo di ferire e provocare una reazione emotiva negativa.

I troll online, invece, agiscono con l’intento deliberato di creare confusione e divisione. Spesso diffondono informazioni false o fuorvianti, cercando di suscitare reazioni emotive forti o di manipolare l’opinione pubblica. Il loro scopo è generare disordine, distrazione e conflitto tra gli utenti di una piattaforma.

Un esempio noto di troll è quello di un utente che suggerì online di aggiungere ghiaccio all’olio bollente per rendere le patatine fritte più croccanti. Questo consiglio, estremamente pericoloso e fuorviante, causò gravi ustioni a una persona a causa della reazione esplosiva tra i due ingredienti.

Capire chi sono gli haters e i troll online è importante per imparare a gestire le loro azioni. Nel prossimo capitolo vedremo come difendersi efficacemente.

Come possiamo combattere gli haters?

Affrontare gli haters richiede una combinazione di strategie psicologiche e tecniche per minimizzare il loro impatto negativo. È fondamentale comprendere che haters e troll cercano reazioni emotive altrui. Mostrando loro attenzione o rispondendo in maniera avversa, si rischia di rinforzare il loro comportamento negativo. Pertanto, il modo più efficace per contrastarli è ignorarli e non dare loro la soddisfazione di una nostra reazione.

Ecco alcune strategie per combattere gli haters:

  • Non rispondere alle provocazioni: gli haters cercano di suscitare reazioni emotive. Ignorare i loro commenti è la prima linea di difesa. Non dare loro il potere di influenzare il tuo stato d’animo.
  • Bloccare e limitare gli utenti: utilizza le funzionalità di blocco o limitazione presenti sui social media per impedire a queste persone di interagire con i tuoi contenuti. Certo, potrebbero tornare con altri profili, ma alla lunga si stuferanno nel vedere che non dai loro l’attenzione che bramano.
  • Utilizzare filtri e moderazione: imposta filtri per i commenti e usa la moderazione dei contenuti per prevenire la pubblicazione di messaggi offensivi. Molte piattaforme offrono strumenti per gestire automaticamente i commenti indesiderati.
  • Rafforzare la tua rete di supporto: Siamo portati a dare più importanza ad un commento negativo piuttosto che a dieci positivi. Cerca di fare attenzione anche a chi ti incoraggia e ti vuole bene.

In altre parole, la chiave per combattere gli haters è non dare loro l’attenzione che cercano. Bloccare e ignorare queste persone è fondamentale per mantenere un ambiente online sano e positivo. 

Perchè gli haters si comportano così?

Spesso, gli haters sono persone irrealizzate e invidiose del successo o della felicità altrui. Questa invidia si manifesta attraverso critiche distruttive e offese mirate a sminuire e ferire chi percepiscono come più fortunato o realizzato.

Tuttavia, le ragioni del comportamento degli haters possono essere molteplici e variare da individuo a individuo. Molti haters proiettano le proprie insicurezze sugli altri. Criticando e attaccando, cercano di sentirsi meglio riguardo alle proprie mancanze e fragilità. Un’altra spiegazione plausibile è il bisogno di attenzione: gli haters spesso cercano di ottenere una reazione che li faccia sentire importanti o rilevanti. Attaccando persone più visibili, sperano di emergere dall’anonimato.

Alcuni individui adottano comportamenti negativi semplicemente per combattere la noia. Non avendo scopi o interessi significativi, trovano nel conflitto una fonte di stimolo. Inoltre, chi ha subito traumi o esperienze negative può sviluppare un comportamento ostile verso gli altri come modo per esprimere il proprio disagio interiore.

La percezione di anonimato offerta dalle piattaforme online può incoraggiare comportamenti che non avrebbero in situazioni faccia a faccia. Sentendosi protetti dall’anonimato, gli haters agiscono senza paura di conseguenze. In ogni caso, le cause del comportamento degli haters sono diverse e dipendono da molteplici fattori individuali.

Cosa fare in caso di shitstorm? Ovvero quando gli haters sono tanti e organizzati.

Una shitstorm è un fenomeno in cui un gran numero di haters si coordina per attaccare una persona o un’entità online. Questo termine descrive una situazione di critica massiccia e violenta, spesso scatenata da una posizione netta presa su un tema controverso. Personaggi famosi o influencer possono essere particolarmente vulnerabili a queste dinamiche. Ad esempio, un cantante che si professa vegano potrebbe attirare una shitstorm di carnivori estremisti.

Quando si affronta una shitstorm, è fondamentale mantenere la calma e adottare strategie efficaci per gestire la situazione. In primo luogo, può essere estremamente utile chiedere l’aiuto di persone esterne, come moderatori professionisti o amici fidati, per gestire e filtrare i commenti. Questo aiuta a non leggere personalmente tutte le critiche e aiuta a ridurre la pressione.

Un’altra strategia efficace potrebbe essere rilasciare una dichiarazione pubblica chiara e concisa, che spieghi la propria posizione senza alimentare ulteriormente il conflitto. Il cantante vegano potrebbe ad esempio dire che il suo regime alimentare è una scelta personale, e che rispetta anche chi non la pensa come lui. È importante evitare di rispondere a provocazioni individuali, poiché ciò può intensificare la situazione.

Inoltre, è importante ricordare che, qualora ti sentissi minacciato o ritenessi che la situazione abbia superato i limiti, puoi rivolgerti alle autorità competenti, come la polizia postale.