Il termine work-life balance si riferisce a un equilibrio tra lavoro e vita personale che consenta di vivere entrambe le sfere in modo soddisfacente e senza che una comprometta l’altra. In un mondo in cui la connessione è sempre attiva, questa ricerca dell’equilibrio è più importante che mai, ma anche più difficile da raggiungere.
Cosa si intende per work-life balance?
Per work-life balance si intende la capacità di gestire in modo efficace le esigenze professionali e quelle personali, senza che una sfera prevalga sull’altra. Secondo un sondaggio di Gallup del 2020, un buon bilanciamento tra lavoro e vita privata è associato a una maggiore soddisfazione lavorativa e un minore rischio di burnout (Gallup, 2020).
Quando una persona riesce a bilanciare bene i vari aspetti della propria vita, è più probabile che si senta soddisfatta, energica e in grado di affrontare le sfide quotidiane.
Un aspetto importante del work-life balance è la “qualità del tempo” trascorso in entrambe le sfere. Non si tratta solo di ridurre le ore lavorative, ma anche di migliorare la qualità del tempo libero, dedicandolo a hobby, famiglia, amici e al benessere personale.
I dati della letteratura mostrano che chi riesce a stabilire un buon equilibrio è più propenso a svolgere attività fisica, a coltivare relazioni sociali significative e a prendersi cura della propria salute mentale.
Quando nasce il concetto di work-life balance?
Il concetto di work-life balance ha iniziato a prendere piede negli anni ‘70 e ‘80, parallelamente alla diffusione del movimento dei diritti dei lavoratori e all’aumento della partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
L’idea di bilanciare la vita professionale con quella personale divenne un tema rilevante soprattutto nei Paesi industrializzati, dove i cambiamenti economici e culturali richiedevano nuovi modi di gestire il tempo e l’energia.
Con la globalizzazione e l’avvento delle nuove tecnologie, negli anni ‘90 il tema si intensificò ulteriormente. Le tecnologie digitali permisero una maggiore flessibilità, ma eliminarono anche le barriere tradizionali tra lavoro e vita privata. Di conseguenza, sempre più aziende e governi iniziarono a introdurre politiche di conciliazione lavoro-famiglia, come il telelavoro e gli orari flessibili.
Cosa può inficiare il work-life balance?
Diversi fattori possono minare l’equilibrio tra vita e lavoro creando uno stato di stress e insoddisfazione. Vediamo alcuni degli elementi più influenti:
- Sovraccarico di lavoro: orari prolungati e carichi di lavoro eccessivi possono rapidamente consumare le energie personali e ridurre il tempo a disposizione per altre attività. Secondo uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), chi lavora più di 55 ore alla settimana ha un rischio maggiore del 17% di sviluppare malattie cardiovascolari (OMS, 2021). Inoltre, lavorare oltre i limiti personali aumenta l’incidenza di disturbi del sonno e di burnout
- Pressione culturale e sociale: la cultura aziendale può incentivare un sovraccarico di lavoro, promuovendo un modello di “lavoro incessante” che non lascia spazio al recupero. Alcune aziende, ancora oggi, premiano i dipendenti che dimostrano una “dedizione estrema”, anche a scapito della loro salute. In Giappone, ad esempio, il fenomeno del *karoshi* – morte per eccesso di lavoro – è riconosciuto a livello governativo, con norme create per limitare le ore lavorative settimanali
- Tecnologia e iperconnessione: i dispositivi digitali consentono di essere sempre connessi, ma questo può risultare problematico quando si tratta di staccare la spina. Il fenomeno del telepressure, cioè la pressione di rispondere costantemente alle email e ai messaggi di lavoro, è uno dei fenomeni più osservati
- Aspettative personali: oltre alla pressione aziendale, anche le proprie aspettative possono influire negativamente. La ricerca del successo, il desiderio di soddisfare standard elevati o la sindrome dell’impostore possono spingere le persone a lavorare più del necessario, sottraendo tempo prezioso al riposo e al benessere personale. Spesso, le persone temono di apparire “non sufficientemente motivate” se decidono di dare priorità alla vita privata rispetto alla carriera
Come migliorare il work-life balance?
Raggiungere un buon equilibrio tra vita e lavoro è possibile.
Alcuni suggerimenti pratici basati sulle ricerche includono:
- Stabilire orari specifici per il lavoro e per il tempo personale. Le persone che fissano dei limiti ben definiti hanno una maggiore probabilità di ridurre lo stress e migliorare la qualità della vita. A tal proposito, alcune aziende stanno introducendo politiche che vietano di inviare email dopo l’orario di lavoro (diritto alla disconnessione)
- Time management e delega: pianificare e delegare alcune attività aiuta a gestire meglio il tempo e le responsabilità. L’uso di strumenti di time management, come il metodo Pomodoro o l’organizzazione delle attività in base alla priorità (prioritization matrix), può facilitare la gestione di compiti complessi e ridurre la pressione
- Mindfulness e tecniche di rilassamento: praticare la mindfulness può migliorare la consapevolezza delle proprie esigenze e favorire un migliore bilanciamento tra vita e lavoro. La mindfulness ha dimostrato effetti positivi sulla riduzione dello stress, migliorando la capacità di concentrazione e il benessere generale
- Richiedere supporto aziendale: negoziare flessibilità lavorativa e richiedere misure di supporto, come lo smart working o gli orari flessibili, quando possibile
- Coltivare interessi personali e relazioni sociali: investire tempo in attività esterne al lavoro, come hobby, sport o semplicemente passare tempo con la famiglia, può aiutare a disconnettersi e ricaricarsi. Questo è particolarmente importante, poiché aiuta a distogliere l’attenzione dalle preoccupazioni professionali e favorisce il recupero mentale
Benefici di un buon work-life balance
Il work-life balance riduce lo stress e l’ansia, promuovendo una mentalità più positiva. Un buon equilibrio consente di dedicare tempo di qualità a famiglia e amici, rafforzando le relazioni sociali. La psicologia ha mostrato che il sostegno sociale è un elemento essenziale per il benessere psicologico, poiché contribuisce alla resilienza e alla soddisfazione complessiva.
Esempi positivi in azienda
Molte aziende oggi stanno implementando misure innovative per migliorare il work-life balance dei propri dipendenti.
Microsoft ha sperimentato la settimana lavorativa di quattro giorni nella sua sede di Tokyo in Giappone, riscontrando risultati positivi. Durante l’esperimento condotto nell’agosto 2019, la produttività è aumentata del 39,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa misura, che prevedeva la chiusura degli uffici ogni venerdì del mese, è stata apprezzata dai dipendenti, con il 92,1% che ha dichiarato di gradire la settimana lavorativa di 4 giorni.
L’esperimento di Microsoft Giappone, denominato “Work-Life Choice Challenge 2019 Summer”, ha incluso anche altre iniziative come la limitazione delle riunioni a un massimo di 30 minuti e la promozione di riunioni online come alternativa agli incontri in presenza. Questi cambiamenti hanno portato non solo a un aumento della produttività, ma anche a una riduzione del 23% nel consumo di elettricità.
Questi risultati suggeriscono che pratiche di lavoro flessibili e una settimana lavorativa più corta possono contribuire a migliorare sia la produttività che il benessere dei dipendenti.
Effetti a lungo termine di un cattivo work-life balance
La mancanza di work-life balance può avere effetti dannosi nel lungo periodo, effetti sia fisici che mentali. Chi non riesce a trovare un buon equilibrio tra lavoro e vita privata è maggiormente esposto a stress cronico, disturbi del sonno, malattie cardiache e depressione. È stato riscontrato, infatti, che livelli elevati di stress prolungato possono indebolire il sistema immunitario, aumentando il rischio di malattie. Un equilibrio sano, invece, favorisce una vita più lunga e di qualità.
Il work-life balance non è un obiettivo statico, ma una continua ricerca di equilibrio che si adatta alle esigenze di vita e lavoro. Comprendere i fattori che possono minare questo equilibrio e adottare strategie concrete per migliorarlo sono passi essenziali per raggiungere una soddisfazione duratura e un benessere completo. Sia le persone che le aziende devono impegnarsi a costruire ambienti e pratiche che supportino un bilanciamento sostenibile.
(9 Novembre 2024)