Respirare non è solo una funzione vitale involontaria: ogni respiro ha un effetto sul cervello e quindi sul nostro benessere e le nostre abilità. Nel libro La scienza del respiro, il campione di apnea Mike Maric racconta come respirare bene per vivere meglio.
Facciamo circa 14-16 respiri al minuto, che significa circa 800 atti respiratori ogni ora e cioè più di 20 mila al giorno tutti i giorni. Il respiro è fondamentale per il nostro organismo e per la vita, eppure tendiamo a sottovalutarlo. E solo raramente riusciamo a fermarci e dedicare qualche secondo ad ascoltarlo.
Respirazione e concentrazione
Quando tratteniamo il fiato (e quindi non immettiamo ossigeno nel corpo) il contenuto di anidride carbonica nel sangue aumenta. Il cervello interpreta questo aumento come una maggiore esigenza di ossigeno e “ordina” al corpo di dilatare le arterie del collo affinché una maggiore quantità di sangue, e quindi di ossigeno, possa affluirvi. Basta quindi aumentare di poco il contenuto di anidride nel sangue per fare arrivare molto più ossigeno al cervello, ottenendo un miglioramento e un aumento delle sue prestazioni. Al contrario, un eccesso di respirazione, l’iperventilazione, genera un deficit di anidride carbonica nel sangue e il segnale che arriva al cervello è quello opposto, quindi meno ossigeno riesce a passare ai tessuti. Lo sa bene Mike Maric, campione di apnea dinamica e autore del libro La scienza del respiro, che racconta come lavorare sulla respirazione abbia un effetto benefico sulla salute.
Le ricerche dell’americano Win Wenger citate da Maric sul funzionamento cerebrale e sul potenziamento dell’intelligenza confermano l’esistenza di un collegamento tra intelligenza e anidride carbonica e riconducono la mancanza di concentrazione ad un modo affrettato di respirare. Per comprendere questo collegamento, Maric cita proprio un esempio di Wenger: spesso quando leggiamo una frase con particolare attenzione, andiamo in apnea senza che ce ne rendiamo conto, tratteniamo il respiro e ricominciamo a respirare solo alla fine della frase che ha destato il nostro il coinvolgimento. Addirittura se dobbiamo riprendere fiato e la nostra attenzione si interrompe prima della fine della frase, può diventare difficile capire subito il significato dell’espressione che abbiamo appena letto.
Respirazione e stress
La respirazione è il metodo più semplice per riprendere il controllo in momento di stress, riequilibrarsi e incominciare ad ascoltare il proprio corpo. Lo scorso anno, un gruppo di ricercatori della Stanford University ha pubblicato un articolo sulla rivista Science in cui dimostrava di aver scoperto l’esistenza di un piccolo gruppo di neuroni nel tronco cerebrale che regolerebbe i rapporti fra la respirazione e le attività cerebrali di ordine superiore connesse ad uno stato di calma o agitazione. Anche se la respirazione è generalmente considerata un comportamento controllato soprattutto dal sistema nervoso autonomo, l’esistenza di strette connessioni con le aree della corteccia che presiedono alle funzioni cerebrali superiori è ben nota e ampiamente testimoniata, per esempio, dagli studi sugli effetti della meditazione, che ha uno dei suoi cardini proprio nel controllo della respirazione. Tuttavia finora non era chiaro quali fossero i centri e i meccanismi neuronali che presiedono ai rapporti fra respiro e cervello; questi risultati potrebbero aprire le porte allo sviluppo anche di nuove terapie contro gli attacchi di panico e altri disturbi legati appunti allo stress.
Chi è Mike Maric
La vita di Mike Maric si riassume difficilmente, essendo riuscito a raggiungere l’eccellenza in ambiti molto diversi gli uni dagli altri. Nato a Milano nel 1973, ma di origine istriana, nel 1997 si laurea in Odontoiatria e nel novembre dello stesso anno supera il concorso di ammissione alla Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia dell’Università di Pavia. Inizia la carriera accademica, dopo una serie di pubblicazioni scientifiche ottiene una cattedra all’Università di Pavia e successivamente diventa docente all’Università di Milano.
Parallelamente alla carriera accademica Mike diventa anche un campione del nuoto. Da sempre è attratto dal mare, diventato una vera e propria passione dopo l’incontro avvenuto con Umberto Pelizzari, icona italiana dell’apnea, che lo portò a far parte del Sector No Limits Team. Negli anni, la passione per lo sport agonistico aumenta e Mike si specializza nell’uso della monopinna e nella disciplina denominata Jump Blue, una particolare specialità dell’apnea. Nel 2004 batte ogni record in questa specialità e diventa Campione Mondiale. Nel 2009 diventa allenatore e dal 2013 si occupa dell’allenamento di apnea di campioni olimpici del calibro di Federica Pellegrini e Filippo Magnini.
Storia di un apneista
Maric non si limita a fare una carrellata scientifica delle diverse tecniche di respirazione, ma cerca soprattutto di trasmettere al lettore qualcosa che va oltre la mera conoscenza delle fasi espiratorie ed inspiratorie, qualcosa che fa presa sulle emozioni del lettore. Dal suo punto di vista di allenatore, pone molta enfasi sull’importanza di condividere emozioni. Maric non ha paura di condividere la sua storia emotiva: il lettore vive quindi appieno la storia personale dello scrittore, le sue paure, le sue speranze, i suoi amori, il tragico bivio che l’ha portato alla sua “più grande crisi esistenziale”. Il lettore si trova improvvisamente accanto a lui, dentro la sua vita e immerso nelle sue passioni.
La scienza del respiro è rivolto a tutte le persone che vogliono conoscere e imparare le tecniche di respirazione più efficaci per gestire al meglio diversi aspetti della propria vita quotidiana, per limitare lo stress e gestire al meglio gli stati emotivi ansiosi. L’autore riesce nell’intento di conciliare nello stesso libro due porzioni di lettori: chi ha voglia di approcciare l’argomento trattato per cambiare alcune abitudini della quotidianità troverà spunti sull’alimentazione o sulla cura dei propri figli, chi invece vuole abbracciare la respirazione in un’ottica maggiormente scientifica troverà soddisfazione nella descrizione dettagliata e puntuale sia della parte anatomica degli organi coinvolti nella respirazione sia nelle diverse tecniche di inspirazione ed espirazione illustrate alla perfezione all’interno delle nove lezioni.
(7 Marzo 2018)