Psichiatria

L’assimilazione e l’accomodamento secondo Piaget

Si tratta di processi fondamentali per lo sviluppo cognitivo del bambino, in quanto guidano il suo percorso di apprendimento di conoscenze sempre più complesse e funzionali al mondo circostante

L’assimilazione e l’accomodamento secondo Piaget

Secondo Jean Piaget, uno dei più influenti psicologi dello sviluppo del 1900, l’assimilazione e l’accomodamento sono due processi fondamentali che guidano l’apprendimento e lo sviluppo cognitivo dei bambini.

Le teorie dello studioso hanno infatti dimostrato che quando un bambino si imbatte in nuove esperienze o informazioni, le assimila cercando di adattare la nuova esperienza alle sue conoscenze esistenti. Tuttavia, se l’assimilazione non è sufficiente per comprendere e integrare completamente la nuova esperienza, il bambino passa all’accomodamento, ristrutturando i suoi schemi cognitivi per adattarsi alla nuova situazione. Questo ciclo di assimilazione e accomodamento continua durante lo sviluppo cognitivo fino alla completa maturazione, consentendo al bambino di costruire conoscenze sempre più complesse e adattate al mondo circostante.

Cosa si intende per accomodamento?

L’accomodamento è un processo attivo e costruttivo che consente all’individuo di affrontare l’incertezza e di adattarsi alle nuove informazioni. Attraverso l’accomodamento, l’individuo può sviluppare una comprensione più completa e accurata del mondo circostante.

Un esempio di accomodamento potrebbe essere quando un bambino, che ha sempre considerato gli uccelli come animali che volano, si imbatte in un pinguino, un uccello che non vola. Per comprendere la nuova informazione, il bambino potrebbe adattare il suo schema di “uccello” per includere anche gli uccelli che non volano. In questo modo, l’accomodamento aiuta il bambino a sviluppare una visione più accurata e articolata del concetto di “uccello”.

Quali sono le fasi dello sviluppo cognitivo secondo Piaget?

Secondo Jean Piaget, lo sviluppo cognitivo si articola attraverso una serie di fasi sequenziali che riflettono cambiamenti qualitativi nella capacità cognitiva del bambino. Le quattro fasi principali dello sviluppo cognitivo secondo Piaget sono:

  1. Stadio sensoriomotorio (dalla nascita a circa 2 anni) che si manifesta con l’esplorazione del mondo attraverso i sensi e l’azione fisica, lo sviluppo della consapevolezza degli oggetti e la coordinazione delle azioni.
  2. Stadio preoperatorio (dai 2 ai 7 anni), che prevede l’utilizzo di simboli come il linguaggio, ma una mancanza di conservazione e egocentrismo cognitivo.
  3. Stadio delle operazioni concrete (dai 7 agli 11 anni), cioè lo sviluppo del pensiero logico-concreto, della comprensione della conservazione e la risoluzione di problemi di classificazione.
  4. Stadio delle operazioni formali (dagli 11 anni in poi), cioè lo sviluppo del pensiero astratto, ipotetico e deduttivo con capacità di formulare ipotesi e ragionamenti logici.

Quali autori parlano di assimilazione e accomodamento?

Il concetto di assimilazione e accomodamento è centrale nella teoria dello sviluppo cognitivo di Jean Piaget. Tuttavia, anche altri autori hanno applicato concetti simili in diversi ambiti di studio. Lev Vygotsky ha per esempio parlato di appropriazione, un processo di apprendimento in cui le conoscenze sono assimilate e accomodate attraverso l’interazione sociale. Jerome Bruner ha invece introdotto il concetto dell’apprendimento per scoperta, vale a dire il modo in cui le informazioni vengono assimilate e accomodate attraverso l’esplorazione attiva dell’ambiente. David Ausubel ha sviluppato la teoria dell’apprendimento significativo, dove le nuove informazioni sono assimilate collegandole ai concetti esistenti, e l’accomodamento avviene quando le nuove informazioni richiedono una ristrutturazione significativa. Infine, Margaret Donaldson ha enfatizzato l’accomodamento nell’apprendimento preconcezionale dei bambini, quando costoro adattono i loro schemi preesistenti per affrontare nuove esperienze e comprendere meglio il mondo.