Assuefazione in psicologia: significato, cause ed effetti

L'assuefazione in psicologia descrive la riduzione della risposta a una sostanza o comportamento dopo un uso ripetuto. Differente ma spesso correlata alla dipendenza, può essere superata con supporto professionale. Il trattamento varia tra riduzione graduale o interruzione totale, a seconda delle circostanze individuali.

Assuefazione in psicologia: significato, cause ed effetti

Cosa vuol dire essere assuefatto?

L’assuefazione è un concetto cruciale in psicologia che descrive il fenomeno per cui un individuo sviluppa una diminuzione della risposta a una sostanza o a un comportamento dopo un uso ripetuto. Il significato di questo termine deriva dal latino “assuefacere”, che significa abituarsi. In un contesto psicologico, l’assuefazione implica che l’organismo necessita di dosi sempre maggiori per ottenere lo stesso effetto che una volta si otteneva con quantità inferiori.

Un esempio classico di assuefazione si può osservare nell’uso di sostanze come la nicotina. Quando una persona inizia a fumare, può sentirsi molto stimolata anche con poche sigarette. Tuttavia, col passare del tempo, il corpo si abitua alla presenza della nicotina e ne richiede quantità sempre maggiori per provare le stesse sensazioni. Questo porta il fumatore a consumare più sigarette per ottenere l’effetto desiderato, o consumare tabacco con un quantitativo maggiore di nicotina.

In psicologia, l’assuefazione non si limita alle sostanze chimiche, ma può riguardare anche comportamenti come il gioco d’azzardo o l’uso dei social media. Per esempio, una persona può iniziare a provare piacere giocando ai videogiochi online per brevi periodi, ma con il tempo potrebbe aver bisogno di sessioni di gioco sempre più lunghe per sentirsi soddisfatta.

La psicologia moderna si impegna a studiare questi meccanismi per offrire soluzioni terapeutiche adeguate, aiutando così gli individui a recuperare un controllo sano sulle loro abitudini e dipendenze.

Qual’è la differenza tra dipendenza e assuefazione?

Il concetto di assuefazione è stato già spiegato nel capitolo precedente, dove si è evidenziato come l’organismo sviluppi una diminuzione della risposta a una sostanza o a un comportamento dopo un uso ripetuto. Ora, è importante capire il significato di dipendenza e come questa si distingue dall’assuefazione, pur essendo spesso collegata.

La dipendenza è un fenomeno che coinvolge sia aspetti fisici che psicologici. Si riferisce a una condizione in cui una persona sente un bisogno compulsivo e incontrollabile di una sostanza o di un comportamento, nonostante le conseguenze tendenzialmente negative. 

Quindi, sebbene assuefazione e dipendenza siano spesso presenti insieme, non sono la stessa cosa. L’assuefazione riguarda la tolleranza crescente a una sostanza o a un comportamento, necessitando di dosi sempre maggiori per ottenere lo stesso effetto. La dipendenza, invece, implica un bisogno compulsivo che può portare a comportamenti dannosi e incontrollabili, come continuare a fumare nonostante i gravi problemi di salute.

Chiariamo con un nuovo esempio: un individuo può sviluppare dipendenza da alcol, necessitando di bere quotidianamente per alterare il suo stato mentale e cercare la sensazione di stordimento o euforia. Tuttavia, se all’inizio può essere sufficiente solamente qualche bicchiere di vino, con il passare del tempo il fisico si abitua e sarà necessario sempre più vino per ottenere l’effetto desiderato. Questa è l’assuefazione.

Che cosa significa assuefarsi?

Gli effetti negativi dell’assuefazione sono molteplici. A livello fisico, l’organismo può subire danni dovuti al consumo eccessivo di una sostanza, come problemi respiratori per i fumatori o danni epatici per chi abusa di alcol. A livello psicologico, l’assuefazione può causare emozioni e sensazioni negative, comportamenti disfunzionali e dannosi.

Riconoscere i segnali comuni di assuefazione e della dipendenza è essenziale per intervenire tempestivamente o per chiedere l’aiuto di un professionista. Alcuni segnali includono:

  • Aumento della tolleranza: necessità di aumentare la dose per ottenere lo stesso effetto.
  • Desiderio compulsivo: un bisogno costante di utilizzare la sostanza o di impegnarsi nel comportamento.
  • Perdita di controllo: incapacità di ridurre o interrompere l’uso, nonostante i tentativi.
  • Trascurare responsabilità: abbandono di obblighi lavorativi, scolastici o familiari.
  • Sintomi di astinenza: manifestazione di disagio fisico o emotivo quando si tenta di ridurre o cessare l’uso.

Come si supera l’assuefazione?

Superare l’assuefazione richiede un approccio strategico e ben pianificato, tenendo conto delle specifiche esigenze individuali e della natura della dipendenza.

Fare da soli o essere seguiti da un professionista?

Sebbene alcune persone possano aver avuto successo nel superare l’assuefazione autonomamente, il supporto di un professionista è spesso consigliato. Gli esperti in psicologia e dipendenze offrono una guida strutturata, tecniche di coping efficaci e monitoraggio continuo, elementi che aumentano significativamente le probabilità di successo. Un professionista può anche identificare e trattare eventuali comorbidità psicologiche, come ansia o depressione, che talvolta accompagnano l’assuefazione. 

Diminuire gradualmente o interrompere totalmente?

La scelta tra diminuire gradualmente o interrompere totalmente l’uso dipende dalla sostanza o comportamento e dalle caratteristiche dell’individuo. Diminuire gradualmente è spesso preferibile per sostanze che causano forti sintomi di astinenza, come l’alcol o i farmaci oppioidi. Questo approccio riduce il rischio di gravi reazioni fisiche ed emotive, permettendo al corpo di adattarsi lentamente.

D’altro canto, per alcuni comportamenti o sostanze, come il gioco d’azzardo o la nicotina, interrompere totalmente può essere più efficace. Questo metodo, noto come “cold turkey”, elimina immediatamente l’accesso allo stimolo, riducendo il rischio di ricadute associate a una riduzione graduale.

Ricapitolando, superare l’assuefazione richiede una valutazione personalizzata. Essere seguiti da un professionista può offrire un supporto cruciale, mentre la decisione tra riduzione graduale o interruzione totale deve essere basata su una valutazione clinica approfondita. Con il giusto supporto e un piano ben strutturato, è possibile superare l’assuefazione e ripristinare una vita sana ed equilibrata.