La stretta di mano è una forma di saluto che ha radici antiche e si è evoluta nel corso dei secoli, assumendo significati diversi a seconda del contesto culturale.
In generale la si può definire come strumento di valutazione non verbale nelle interazioni umane, ma vediamo nello specifico quali accezioni può avere.
Come mai ci si stringe la mano?
Originariamente, si ritiene che la stretta di mano abbia avuto una funzione pratica: due persone che si stringevano la mano mostravano reciprocamente di non avere armi. Quindi questo gesto simboleggiava la pace e la buona volontà tra gli individui.
Con il passare del tempo, la stretta di mano ha assunto ulteriori significati sociali e psicologici. È diventata un simbolo universale di accordo, utilizzato per esprimere e confermare partnership, siglare accordi e rafforzare relazioni.
In ambito professionale, una stretta di mano inizia e conclude spesso le transazioni e le interazioni, servendo come segnale di professionalità e rispetto. Tuttavia è anche a sorta di test caratteriale, poiché può influenzare fortemente la prima impressione.
Dal punto di vista psicologico, la stretta di mano aiuta a stabilire una connessione iniziale tra due persone, facilitando la comunicazione e la fiducia. Il contatto fisico coinvolto può ridurre la distanza psicologica e creare un senso di reciprocità.
Cosa si capisce da una stretta di mano?
Una stretta di mano può trasmettere molti segnali su una persona e il suo stato d’animo. La qualità di una stretta di mano può rivelare confidenza, ansia, cordialità o riservatezza.
Per esempio, la forza di una stretta di mano può essere interpretata come un riflesso della sicurezza di un individuo. Una stretta di mano forte, ma non eccessiva, è comunemente associata a una personalità estroversa e confidente, che si sente a proprio agio nelle interazioni sociali e possiede buone abilità di leadership.
Al contrario, una stretta di mano debole può essere vista come un segno di mancanza di fiducia, timidezza o passività, indicando che l’individuo potrebbe essere meno a suo agio nei ruoli di leadership o in situazioni di confronto diretto.
Inoltre, l’inclusione di un’altra mano che copre quella dell’interlocutore può esprimere supporto o dominanza, a seconda del contesto. La stretta di mano può anche riflettere il rispetto per l’altra persona e la volontà di connettersi su un piano più personale.
Gli psicologi osservano che l’uso del contatto fisico, come una stretta di mano, può rafforzare la fiducia e diventa fondamentale per costruire relazioni significative.
Come già detto, nei contesti professionali, la stretta di mano è spesso il primo indice di personalità e può influenzare la prima impressione tanto quanto l’abbigliamento o il linguaggio del corpo. Pertanto, anche se semplice, questo gesto può essere rivelatore riguardo le relazioni interpersonali e le dinamiche di potere.
Modi di dire
L’espressione “essere stretto di mani” si usa per descrivere qualcuno che è molto avaro, che tiene stretti i propri soldi. Figurativamente, l’estrinsecazione gioca sull’idea che le mani chiuse non possano offrire o distribuire risorse.
Esistono nella nostra lingua altri detti che coinvolgono la stretta di mani. Ne è un esempio “stringere la mano a qualcuno“, che oltre al suo significato letterale può anche essere usato metaforicamente per indicare l’accettazione o l’approvazione di una persona o di una proposta.
Si usa dire anche: “non fidarsi di qualcuno che non ti guarda negli occhi durante una stretta di mano”. Questo detto suggerisce che una stretta di mano accompagnata dal contatto visivo è segno di sincerità e onestà. L’assenza di contatto visivo, invece, potrebbe indicare disonestà o insicurezza.
Con i sensi figurati e le mani, poi, la lingua italiana si espande. “Essere largo di mano” significa essere indulgente e poco severo; “avere la mano leggera” si riferisce a qualcuno che agisce con moderazione o con finezza. Dire di qualcuno che è “una persona alla mano”, invece, indica che tale persona, nonostante abbia un rango gerarchico più alto di un altro, non lo fa sentire a disagio.
Questi modi di dire sottolineano come la semantica delle mani non sia circoscritta al gesto fisico, ma porti con sé un carico significativo di valori culturali e implicazioni sociali, spesso utilizzati per valutare il carattere e le intenzioni di una persona.
(29 Aprile 2024)