L’idea che l’intelligenza sia un concetto multidimensionale che va oltre il tradizionale quoziente intellettivo è stata esplorata e sviluppata da diversi psicologi. Due delle teorie più note e influenti sulle diverse forme di intelligenza sono state proposte negli anni Ottanta dagli psicologi statunitensi Howard Gardner e da Robert Sternberg.
Ma cosa sostengono queste teorie?
La teoria della triarchia del pensiero di Robert Sternberg
Così chiamata perché si basa su suddivisioni triadiche, questa teoria presume che l’intelligenza sia composta da tre parti interconnesse che lavorano insieme.
Queste parti sono individuate nell’intelligenza analitica, che riguarda la capacità di analizzare, valutare, giudicare, confrontare e contrastare; nell’intelligenza creativa che coinvolge la capacità di creare, inventare, scoprire e immaginare soluzioni innovative; nell’intelligenza pratica che si riferisce alla capacità di usare, applicare, implementare e mettere in pratica.
La teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner
Howard Gardner ha introdotto la teoria delle intelligenze multiple nel 1983 nel suo libro “Frames of Mind”. Gardner critica l’idea di un’unica intelligenza misurabile tramite i test di QI e propone invece che ci siano diverse tipologie di intelligenza, ognuna indipendente dalle altre.
Secondo Gardner, ogni persona ha una combinazione unica di queste intelligenze, che influenzano il modo in cui si apprende e si interagisce con il mondo.
Inizialmente, Gardner ha identificato sette intelligenze, e in seguito ne ha aggiunto altre due.
- Intelligenza linguistica: la capacità di usare le parole in modo efficace, sia oralmente che per iscritto.
- Intelligenza logico-matematica: la capacità di analizzare problemi logici, eseguire operazioni matematiche e investigare questioni scientificamente.
- Intelligenza spaziale: la capacità di pensare in tre dimensioni e di manipolare immagini e spazi mentalmente.
- Intelligenza musicale: la capacità di percepire, trasformare e esprimere forme musicali.
- Intelligenza cinestetica-corporea: la capacità di usare il proprio corpo per esprimersi o per creare prodotti.
- Intelligenza interpersonale: la capacità di comprendere e interagire efficacemente con gli altri.
- Intelligenza intrapersonale: la capacità di comprendere sé stessi e di utilizzare tale conoscenza per regolare la propria vita.
- Intelligenza naturalistica (aggiunta successivamente): la capacità di identificare, classificare e sfruttare elementi dell’ambiente.
- Intelligenza esistenziale (proposta, ma meno accettata): la capacità di interrogarsi e affrontare questioni profonde sull’esistenza umana.
Nonostante la popolarità della teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner, non esistono test standardizzati ufficiali o ampiamente riconosciuti che misurino direttamente tutte le diverse intelligenze che lo psicologo descrive.
La ragione principale è che la teoria di Gardner non è stata originariamente progettata per essere utilizzata come strumento di valutazione psicometrica, ma piuttosto come un modo per riconoscere e valorizzare diversi tipi di capacità e talenti umani all’interno di contesti educativi e professionali.
L’intelligenza esistenziale
Anche se meno accettata e formalizzata rispetto alle altre intelligenze del suo modello, l’intelligenza esistenziale merita un approfondimento. Questa intelligenza riguarda la capacità di affrontare e riflettere su questioni fondamentali dell’esistenza umana, includendo il significato della vita, la morte, la coscienza, i valori umani e il cosmo nel suo insieme.
Le persone con un’elevata intelligenza esistenziale spesso si interrogano su questi grandi temi, cercando di comprendere dove gli individui si inseriscono nel contesto più ampio dell’universo e quali potrebbero essere le implicazioni etiche delle nostre scelte e azioni.
Gardner suggerisce che l’intelligenza esistenziale consenta alle persone di adottare prospettive che vanno oltre il quotidiano, offrendo una profonda comprensione delle condizioni dell’esistenza umana e dell’ordine naturale delle cose. Si tratta di una caratteristica che può guidare le persone a considerare non solo come viviamo, ma anche il perché, e quali siano gli obiettivi più elevati della nostra esistenza.
L’intelligenza intrapersonale
Legata all’intelligenza esistenziale, si trova l’intelligenza intrapersonale. Avere una spiccata intelligenza intrapersonale significa possedere una profonda comprensione di sé stessi, inclusi i propri sentimenti, le motivazioni e i desideri che ci muovono.
Le persone che godono di un’elevata intelligenza intrapersonale sono spesso molto consapevoli delle loro emozioni e sanno come gestirle rispetto alle situazioni che affrontano, il che le rende particolarmente abili nel comprendere e controllare il proprio comportamento e le reazioni.
Gli individui con un’intelligenza intrapersonale sviluppata sono spesso attratti da professioni che richiedono una significativa comprensione di sé, come la psicologia, la consulenza, la scrittura creativa, la filosofia. Sono anche efficaci nel prendere decisioni che allineano le loro azioni con i propri valori e obiettivi. In generale, questa forma di intelligenza può portare a una vita personale e professionale più soddisfacente e realizzata.
Le 5 mentalità per il futuro
In un altro libro intitolato “Five Minds for the Future”, Gardner descrive cinque specifiche modalità di pensiero che ritiene essenziali per affrontare le sfide del XXI secolo.
Queste cinque mentalità comprendono:
- La mente disciplinata: in grado di apprendere almeno una disciplina scientifica, tecnica o umanistica in modo approfondito. Questo implica la capacità di applicare metodi disciplinari per affrontare nuove situazioni e problemi, mantenendo un impegno continuo verso l’apprendimento.
- La mente sintetizzante: la capacità di raccogliere informazioni da sorgenti disparate, comprendere e valutare il loro significato, e organizzarle in modo razionale. Questa abilità è cruciale in un’epoca caratterizzata da un eccesso di informazioni.
- La mente creativa: Gardner mette in rilievo l’importanza della creatività per l’innovazione. Una mente creativa non solo assimila informazioni ma è anche capace di fare connessioni originali e di pensare a nuovi modi di approcciare i problemi.
- La mente rispettosa: in un mondo globalizzato e culturalmente diversificato, la capacità di rispettare e comprendere le persone che provengono da contesti culturali diversi è fondamentale. Questa mentalità enfatizza l’importanza dell’empatia e del rispetto reciproco.
- La mente etica: riguarda il pensare oltre il proprio interesse personale a vantaggio della società più ampia. Gardner sottolinea la necessità di una riflessione etica sulle conseguenze delle proprie azioni e la responsabilità di contribuire positivamente al mondo.
Queste teorie hanno ampliato la nostra comprensione dell’intelligenza e hanno contribuito a sviluppare approcci educativi più inclusivi che riconoscono e valorizzano diversi tipi di talenti e competenze.
(20 Maggio 2024)