Neogenitori e sessualità

La sessualità nei neogenitori è un argomento intimo e complesso. In questo delicato periodo la coppia deve affrontare nuove sfide e grandi cambiamenti per riuscire a ritrovare la propria intimità.

Neogenitori e sessualità

Essere neogenitori e dedicarsi anche alla sessualità di coppia può essere una sfida che richiede tempo, pazienza e comunicazione aperta tra i partner.

In questo articolo la dottoressa Alessia Malnati, psicoterapeuta e psicosessuologa di Santagostino Psiche, ci parlerà proprio di quali sono i principali cambiamenti di questo periodo, quali difficoltà affronta la coppia e come riuscire a ritrovare l’intimità.

Cosa succede alla coppia quando nasce un figlio

Quando i neogenitori varcano per la prima volta la soglia di casa, con il proprio bimb* in braccio, aprono un vaso di Pandora di emozioni mai sperimentate prima e non necessariamente tutte positive. Il rischio di sentirsi sopraffatti è molto alto. Ci si ritrova all’improvviso soli, più che mai adulti, con un esserino bisognoso di molte cure e senza più la presenza delle operatrici del nido dell’ospedale. Inizia così un periodo di conoscenza reciproca, bimb*- coppia genitoriale, che metterà a dura prova tutti.

Quali sono le principali fonti di stress dopo il parto

Le madri, molto spesso, complici anche strane considerazioni culturali, si trovano a pensare di dover esistere solo in quanto madri e non più come donne. Si aggiungono variazioni ormonali, come, ad esempio, l’aumento della prolattina durante l’allattamento che riduce il desiderio sessuale. Possono esserci, inoltre, cicatrici da episiotomia o da taglio cesareo che possono anch’esse causare dolore e contribuire alla riduzione dell’attività sessuale. Anche il genitore che non ha partorito ha le proprie fonti di stress di cui prendersi cura: le ore in meno di sonno, conciliare lavoro e famiglia, l’ansia legata alle nuove responsabilità e il senso di inadeguatezza.

Cosa cambia nell’intimità dopo il parto

Dalla gravidanza in poi, si verifica un calo progressivo dei livelli di testosterone (in maniera simile a quanto avviene per la donna incinta) (Gray, Yang e Pope, 2006; Berg e Wynne-Edwards, 2001; Gettler et al.,
2011) e se riduzioni dei livelli di testosterone ed estradiolo correlano con una migliore attenzione alle cure parentali post-partum (Bakerman-Kranenburg et al., 2019, “Birth of a father: fathering in the first 1000 days”) allo stesso tempo il testosterone è uno dei motori fondamentali della libido maschile e femminile e questo rende conto, almeno in parte, del minor desiderio sessuale che può verificarsi in questo periodo di vita della coppia.
È difficile pensare all’intimità di coppia in un momento della vita di così profonda stanchezza, mancanza di sonno e stress fisico ed emotivo. D’altronde il tempo e l’energia che una volta erano dedicati al partner ora vengono investiti nel prendersi cura del neonato. Proprio quando si è vicini all’esaurimento reciproco, ecco una lucina in fondo al tunnel: il neonato dorme un pochino di più, inizia ad alimentarsi con maggiore regolarità e i genitori possono finalmente iniziare a ritrovarsi. Non tutto dipende dai ritmi del neonato però, sono stati fatti diversi studi da cui emerge quanto la collaborazione genitoriale e una comunicazione aperta tra partner siano molto importanti per non perdersi lungo questo percorso.

Consigli pratici per affrontare la sessualità dopo il parto

Comunicare apertamente

La comunicazione è essenziale per affrontare le nuove dinamiche. Parlare delle proprie preoccupazioni e desideri può aiutare a evitare malintesi e a trovare soluzioni insieme. Uno studio pubblicato su Sexual and Relationship Therapy suggerisce che le coppie che comunicano apertamente delle loro esperienze/esigenze sessuali tendono a riprendere l’attività sessuale più rapidamente e con maggiore soddisfazione. In particolare, la ricerca ha mostrato che la comunicazione aperta riduce l’ansia legata alle aspettative sessuali e permette di adattarsi meglio ai cambiamenti inevitabili che si verificano durante il postpartum.

Trovare tempo per sé e per il desiderio sessuale in ambito autoerotico

Si è osservato come quest’ultimo sia vantaggioso nella riduzione dello stress da transizione genitoriale (l’autoerotismo non necessita di integrare i propri bisogni con quelli del partner). È stato osservato che una migliore soddisfazione sessuale dopo la nascita di un figlio, rende meno stressante la neo-genitorialità. Anche se questo dato ha trovato maggiore correlazione negli uomini che nelle donne è comunque presente in entrambi.

Trovare tempo per la coppia

Programmare momenti di intimità, anche se brevi. Creare opportunità per stare insieme senza distrazioni può aiutare a ricostruire il legame emotivo e fisico. La sessualità è più del mero atto in sé e ritrovare la complicità è fondamentale. Pensiamo, ad esempio, a quanto può essere importante abbracciarsi, accarezzarsi quando magari è da tempo che non accade e in cui capita che non si dorma neanche nella stessa stanza. Ricordiamoci di ascoltare il partner e che non esiste solo l’atto penetrativo.

Essere pazienti

Il recupero della vita sessuale può richiedere tempo. Uno studio del Journal of Family Psychology evidenzia che il ritorno a una vita sessuale soddisfacente può richiedere fino a un anno dopo la nascita di un bambino ed è importante che entrambi i partner siano pazienti e comprensivi. In alcuni casi, in particolare chi ha partorito ha bisogno di tempo per ritrovare sintonia con una nuova immagine corporea, cambiata ulteriormente rispetto alla gravidanza. Non piacersi o non riconoscersi riduce il desiderio e l’importanza data al procurarsi piacere sessuale. Le coppie che parlano dei loro sentimenti riguardo ai cambiamenti fisici post-parto hanno maggiori probabilità di mantenere una connessione emotiva e sessuale soddisfacente.

Consapevolezza e cura di sé

Dopo il parto, per ragioni come dicevamo fisiche e di cambiamento nella propria vita, si percepisce calo della libido e ridotta lubrificazione (con conseguenti dispareunia e anorgasmia, anche se non sempre presenti in tutte le donne). Nelle donne che allattano al seno, la principale causa di dolore sessuale è l’ormone che regola l’allattamento, cioè la prolattina, responsabile del calo della libido, della secchezza vaginale e dell’amenorrea post-parto. È importante essere a conoscenza di questo aspetto, che è reversibile e che è affrontabile, fra le altre
cose, utilizzando idonei lubrificanti vaginali. A tal proposito parlatene apertamente con il vostro ginecologo di riferimento. Altro aspetto importante di cui prendersi cura è il pavimento pelvico. I muscoli del pavimento pelvico possono essere indeboliti dal periodo di gravidanza o dal parto e quando il pavimento pelvico è ipoattivo/underactive, si ha riduzione del piacere nella donna e un disturbo dell’orgasmo con conseguente diminuzione del desiderio sessuale.

Cercare supporto professionale

Quando le difficoltà persistono, o se volete approfondire queste tematiche, consultare un terapeuta di coppia o un sessuologo può essere utile. Un intervento tempestivo/preventivo può prevenire molti problemi e aiutare la coppia a ritrovare un equilibrio.

Possiamo concludere dicendoci che la sessualità dei neogenitori è un tema complesso, che merita attenzione e comprensione. Affrontare insieme i cambiamenti e le sfide può aiutare le coppie a mantenere e rafforzare il loro legame, anche in questa nuova fase della vita. La chiave sta nel riconoscere che i cambiamenti sono normali e che, con il tempo e il supporto giusto, è possibile ritrovare una vita sessuale soddisfacente. Prendersi cura della propria relazione è, in ultima analisi, prendersi cura della famiglia nel suo insieme.