Comunemente noto come masturbazione, l’autoerotismo è uno degli argomenti più dibattuti in tema di sessualità.
Si tratta di un atto intimo e profondamente radicato nella natura umana, che ancora oggi, tuttavia, rappresenta un tabù persistente in molte società, spesso accompagnato da miti e preconcetti.
In questo articolo esploreremo come l’autoerotismo sia invece una componente naturale e salutare della nostra sessualità, e analizzeremo come possa contribuire al benessere fisico e mentale.
Cosa vuol dire fare autoerotismo?
L’autoerotismo è una pratica sessuale volontaria, condivisa sia dagli uomini che dalle donne, che coinvolge la stimolazione dei propri genitali al fine di ottenere piacere sessuale. Può essere una risposta naturale alla libido e può, o meno, portare all’orgasmo.
La masturbazione può coinvolgere la stimolazione tramite le dita, le mani, i sex toys o una combinazione di questi.
È normale masturbarsi?
Fare autoerotismo e voler stimolare le proprie zone erogene è normale, a qualsiasi età. Non esiste una fascia anagrafica specifica in cui questa pratica sia più accettabile e altre in cui sia disdicevole. Si tratta di un aspetto rilevante nella sessualità, sia durante la crescita dei bambini e degli adolescenti, sia nella vita sessuale degli adulti. La masturbazione è del tutto comune, a 15 anni come a 50 o 60 anni.
Eppure, molte persone nutrono dubbi o preoccupazioni al riguardo. Alcuni la considerano un comportamento immaturo, mentre altri temono che possa avere un impatto negativo sulle loro relazioni di coppia. C’è anche chi la giudica come un atto perverso, chi si sente imbarazzato anche solo parlandone, e chi, per timore di essere giudicato, nega di dedicarsi a questa pratica.
La diffidenza e i pregiudizi su questo tema spingono alcune persone ad allontanarsi dall’autoerotismo, nonostante gli evidenti benefici che possa comportare per il benessere sessuale e psicologico.
Autoerotismo infantile
L’autoerotismo riveste un ruolo cruciale nello sviluppo della sessualità umana, fin dalla prima infanzia.
L’autoerotismo rappresenta la fase iniziale in cui il bambino cerca il piacere attraverso la stimolazione dei suoi organi genitali, aprendo la strada alla formazione di una prima percezione del proprio corpo come fonte di gratificazione.
Con il passare del tempo, questa fase si trasforma gradualmente nel narcisismo primario, fase in cui il bambino concepisce il proprio corpo come un’entità totale, sebbene l’appagamento derivi soprattutto da una dimensione autoerotica. Questo periodo rappresenta una fase embrionale nello sviluppo dell’Io individuale.
Quali sono gli effetti e i benefici dell’autoerotismo?
Come abbiamo visto, la masturbazione influisce in modo significativo sul sano sviluppo sessuale, e non solo, di un individuo. Rappresenta infatti una forma di autoesplorazione che aiuta a stabilire una connessione più profonda tra mente e corpo, e a raggiungere una maggiore consapevolezza del proprio corpo e delle proprie preferenze sessuali. Scopriamone più in dettaglio gli effetti.
Benefici per la salute generale
Nel contesto della salute generale, l’autoerotismo maschile così come quello femminile è associato ai seguenti benefici:
- può favorire un sonno migliore
- migliora la memoria e la concentrazione
- rafforza le difese immunitarie
- rilassa i muscoli
- migliora l’umore: durante la masturbazione il corpo rilascia endorfine, noti come “ormoni della felicità” che agiscono sul sistema nervoso centrale, riducendo la sensazione di tristezza e contribuendo così a migliorare l’umore complessivo
- riduce lo stress: durante l’orgasmo viene rilasciata l’ossitocina, l’“ormone dell’amore”, che aiuta a ridurre i livelli di cortisolo associati allo stress, promuovendo una sensazione generale di benessere e rilassamento. Questo ormone riduce anche la reattività dell’amigdala, la regione cerebrale associata alla paura e all’ansia
- nelle donne può apportare sollievo dai sintomi premestruali, dai dolori mestruali e dal mal di testa, migliorando la pressione arteriosa e la circolazione
- negli uomini una frequenza più elevata di eiaculazioni potrebbe essere associata a un ridotto rischio di sviluppare il tumore alla prostata, sebbene le ragioni precise di questa correlazione siano ancora oggetto di ulteriori studi.
Benefici per la salute sessuale
Dal punto di vista della salute sessuale l’autoerotismo offre altrettanti vantaggi:
- consente di sperimentare il piacere sessuale in modo personale: un modo intimo per esplorare il proprio corpo e scoprire ciò che genera eccitazione e soddisfazione
- migliora la funzionalità sessuale: aumenta l’eccitazione, contribuendo all’aumento della lubrificazione nelle donne e a una migliore funzione erettile negli uomini
- favorisce la comunicazione e la complicità nelle relazioni di coppia: condividere esperienze e preferenze sessuali aiuta i partner a comprendersi meglio, consentendo di soddisfare in modo più efficace i reciproci desideri e bisogni sessuali.
La masturbazione è inoltre benefica per coloro che non hanno un partner o non possono avere rapporti con il proprio partner al momento o per coloro che scelgono di praticare l’astinenza. Rappresenta un modo per raggiungere la soddisfazione sessuale in maniera indipendente e sicura.
Infine, la masturbazione è un approccio comune al trattamento di diverse disfunzioni sessuali. Per le donne può aiutare ad affrontare l’anorgasmia, mentre negli uomini può contribuire a gestire l’eiaculazione precoce.
L’autoerotismo femminile
Contrariamente all’autoerotismo maschile, da tempo accettato dalla società, l’autoerotismo femminile è spesso ancora considerato un tabù a causa di stereotipi di genere e influenze culturali.
Un tabù che comincia a formarsi fin dai primi anni di vita, quando bambini e bambine manifestano i primi comportamenti di autoerotismo, cercando sensazioni piacevoli attraverso la stimolazione dei genitali. La reazione degli adulti a questi episodi può variare notevolmente: mentre l’autostimolazione nei bambini viene tollerata, non vale lo stesso per le bambine, che spesso vengono rimproverate e maturano dunque l’idea che masturbarsi sia sbagliato, sviluppando poi, da adolescenti, un profondo senso di colpa e di vergogna.
Questa convinzione per decenni ha portato la società a considerare impensabile che le donne potessero cercare il piacere sessuale da sole, avere un orgasmo senza rapporti sessuali e senza la presenza di un compagno.
Tuttavia, a partire dalla metà del secolo scorso, gli studi sulla sessualità umana hanno gettato le basi per una comprensione più profonda del piacere femminile, riconoscendo alle donne un ruolo attivo nell’autodeterminazione della propria sessualità e legittimandone il ricorso alla masturbazione. Ecco allora che l’autoerotismo è stato valutato come un atto naturale anche nelle donne, un modo per comprendere meglio la propria sessualità, migliorare la consapevolezza del proprio corpo e dei propri desideri.
(22 Novembre 2024)