I risultati del nostro sondaggio dicono che stiamo diventando più avventurosi: nel viaggio non cerchiamo la comodità ma la scoperta e l’arricchimento culturale. Qualche timore: la paura dell’aereo, ma soprattutto quell’ansia che sale prima di partire, prima di lasciare la strada nota per quella ignota.
Più di 500 persone hanno risposto al sondaggio che La Finestra sulla Mente ha lanciato a dicembre, sul tema del viaggio. Nel dossier, avevamo parlato della paura di volare – una delle fobie più diffuse nella popolazione – e dell’ansia che attanaglia molti di noi prima di partire, quella sensazione di perdita di controllo. Eppure uscire dalla propria zona di comfort è una delle cose migliori che possiate fare per arricchirvi e stare meglio (come abbiamo scritto qui e qui).
Viaggiare: gioie e dolori
La maggior parte (60%) delle persone che hanno risposto al sondaggio viaggia circa 1-3 volte l’anno e una fetta consistente (32%) riesce a farlo addirittura più di 4 volte. Alla domanda: “quanto ti piace viaggiare?” il 90 per cento delle persone ha risposto “molto” (4 o 5 in una scala da 1 a 5). Eppure un terzo degli intervistati ammette di soffrire il viaggio in aereo: il 27 per cento solo “un po’” e il 6 per cento “molto”. Anche l’ansia pre-partenza non ci è estranea: più della metà dice di averla provata qualche volta e il 17 per cento la vive puntualmente ogni volta che si prepara per un viaggio.
Avventura e cultura
Dalle risposte dei lettori è emersa un’immagine di viaggio coerente con quanto abbiamo raccontato nell’articolo sul Cammino di Santiago, ma che vale per tutti i viaggi e tutte le esperienze che ci permettono di cambiare anche se per poco le nostre abitudini e aprirci all’ignoto. Tra i motivi per viaggiare, i più gettonati sono infatti “arricchimento culturale” (80%) e “avventura e scoperta” (63%). Importante anche un po’ di relax e di comfort (48%), mentre meno sentiti sono la volontà di conoscere persone nuove (24%) e il bisogno di dedicarsi allo sport o al divertimento (6,7%).
Il viaggio ideale
Se la battono quasi ad armi pari quelli che prima di partire pianificano ogni dettaglio o si affidano a un’agenzia (52%) e quelli più sportivi, che se va bene prenotano da dormire ma poi amano improvvisare (48%). La tipologia di viaggio più amata (55%) è quella itinerante, alla scoperta di paesi o regioni lontane, meno la visita di città d’arte (32%) e meno ancora la vacanza sedentaria, a riposo nella casa al mare o in montagna (13%). La maggior parte viaggia col partner o con la famiglia (61%) e alcuni con gruppi di amici o altre famiglie (25%). Ancora piccola è la percentuale dei veri avventurosi, quelli che sperimentano il cosiddetto solo-trip (8%) e il viaggio con gruppi organizzati (6%).
Partiamo!
Viaggiare ci piace, così tanto che continuiamo a farlo anche se ogni volta un po’ d’ansia c’è. Nulla di grave, è l’ansia della scomodità, quella sensazione di perdere il controllo e di non sapere cosa succederà. Significa che va tutto bene, che stiamo viaggiando nel modo giusto e torneremo migliori e arricchiti.
Il nostro consiglio? Anche nel viaggiare, sperimentate cose nuove. Ai tanti (58%) che preferiscono l’hotel: perché non farsi tentare una volta dall’ebbrezza del campeggio? A chi proprio di fare sport in vacanza non ci pensa, perché non provarci una volta? E ai tanti che non hanno mai viaggiato da soli o che non hanno mai pensato di fare nuove conoscenze in viaggio consigliamo di non escluderlo: magari non è questo il momento, ma un giorno chissà.