“Cosa vuoi fare da grande?”: tutti i bambini e i ragazzi si sentono fare questa domanda a più riprese nel corso della crescita, e rispondere non sempre è semplice.
In ballo c’è infatti un processo di scoperta delle proprie inclinazioni, che merita attenzione e cura.
Scopriamo in che modo i genitori possono sostenere e guidare i propri figli, quando si confrontano con cosa fare da grandi. A partire da alcune riflessioni sull’approccio che è ideale adottare fin dalla prima infanzia.
Cosa fare da grande? Una domanda difficile
La veterinaria, il medico, la giornalista, l’avvocato, il paleontologo, l’ingegnera: le risposte alla domanda “Cosa fare da grande” sono sempre le più varie, come varie sono le propensioni di ciascuno. Si tratta, nella stragrande maggioranza dei casi, di risposte non definitive, che cambiano nel corso del tempo, adattandosi alle diverse fasi della vita. Ciò che si sognava di fare da bambini spesso non ha niente a che vedere con ciò che si desidera durante l’adolescenza o sulla soglia – talvolta, anche nel mezzo – dell’età adulta.
Molte volte a questa domanda non c’è risposta semplice. Il percorso di crescita di una persona è articolato e in continua evoluzione. Bambini e ragazzi attraversano una lunga fase esplorativa, alla ricerca delle proprie attitudini e, specialmente quando iniziano a percepire di stare diventando grandi, spesso hanno difficoltà a immaginare il proprio futuro. L’idea di dover scegliere tra le infinite possibilità esistenti può creare ansia e insicurezza.
Che lavoro vogliono fare i bambini?
Quando si tratta di immaginare il proprio futuro lavorativo, i bambini hanno idee sorprendenti e fantasiose. Capita spesso di sentire un bambino dire di voler diventare un astronauta, un pompiere o persino un supereroe. Le loro aspirazioni possono essere influenzate dalle esperienze che vivono, dai personaggi che ammirano o semplicemente dalla loro vivace immaginazione.
È interessante notare che le loro scelte spesso riflettono le professioni che considerano affascinanti, eroiche o avventurose. I bambini sono attratti da ciò che li incuriosisce, li affascina e li emoziona, sono ispirati dai modelli che vedono nei film, nei libri o nella vita reale.
È importante ascoltare e sostenere le aspirazioni dei propri figli, anche se sembrano irrealistiche o poco pratiche. Oltre a incoraggiare i loro sogni, è fondamentale anche aiutarli a comprendere quali competenze e conoscenze potrebbero essere necessarie per realizzare quei desideri. In che modo? Per esempio, fornendo loro opportunità di apprendimento, come corsi o esperienze pratiche, che li avvicinino ai settori che più interessano.
Vale la pena ribadire che alcune delle aspirazioni dei ragazzi possono cambiare – anche radicalmente – nel corso del tempo, e soltanto in alcuni casi diventano una passione duratura o un progetto di vita.
Rispondere alla domanda “Cosa fare da grande” alla scuola primaria è diverso dal farlo qualche anno più tardi, quando sul finire della terza media si decide l’indirizzo di scuola superiore da frequentare, o più avanti ancora quando si sceglie la facoltà universitaria cui iscriversi.
Per questo, da genitori, è importante essere flessibili e adattarsi agli interessi mutevoli dei propri figli, senza giudicare. L’obiettivo principale deve essere infatti fornire loro un ambiente di supporto in cui possano esplorare diverse attività e scoprire ciò che li fa sentire vivi e realizzati.
Come sarà il mio bambino da grande?
Uno dei pensieri che spesso affligge i genitori è immaginare come sarà il proprio bambino da grande. È naturale chiedersi quale strada prenderà nella vita e che persona diventerà. Tuttavia, è importante ricordare sempre che i figli hanno il diritto di esplorare e scoprire il loro percorso individuale in modo autonomo. Per questo, non bisogna cedere alla tentazione di indirizzarli verso le attività che, dal proprio punto di vista, si ritengono più valide.
Ogni bambino è un individuo unico, con talenti, interessi e personalità distinti. Alcune di queste caratteristiche sono evidenti fin dall’infanzia e resteranno tali per sempre, altre cambieranno più e più volte nel corso della vita. Tenere presente questo aspetto aiuta a lasciare ai propri figli la libertà di sperimentare e a non sovraccaricare il loro percorso di aspettative.
Quando si immagina il futuro dei propri bambini, è necessario abbracciare l’incertezza e accettare che il loro percorso potrebbe essere diverso da ciò che si vorrebbe per loro. Bisogna essere pronti a sostenerli nel perseguimento dei loro obiettivi, anche se ciò significa affrontare sfide e incognite lungo il cammino.
Come capire le passioni dei figli?
Capire le passioni dei propri figli è essenziale per aiutarli a scoprire cosa fare da grandi. Ogni bambino o adolescente ha interessi particolari e inclinazioni che possono emergere se stimolati e coltivati in modo adeguato.
Il primo passo per capire quali siano queste caratteristiche è osservare i ragazzi e prestare attenzione a ciò che li entusiasma. Potrebbero essere attratti da determinati argomenti, attività o hobby: accendersi quando parlano di qualcosa o si impegnano in un certo campo. Intercettare questi momenti è una chiave di volta.
Ecco alcuni esempi per farlo:
- coinvolgerli in conversazioni aperte e sincere: la comunicazione prima di tutto. Stabilire un dialogo diretto con i propri figli è fondamentale in questo processo. Fare loro domande sulle cose che amano, sui temi che li appassionano e sulle attività che vorrebbero esplorare ulteriormente, e ascoltare attentamente le loro risposte
- creare situazioni in cui i ragazzi possano mettersi alla prova, confrontarsi con le proprie capacità e scoprire i propri punti di forza. Offrire loro opportunità per provare diverse attività, come sport, arte, musica o attività all’aperto, è un ottimo modo per vedere come si comportano e come si sentono quando si dedicano a queste attività
Come rispondere alla domanda Cosa vuoi fare da grande?
Al netto di queste riflessioni, vediamo allora come è possibile aiutare i propri figli a rispondere alla domanda “Cosa fare da grande?”. Come abbiamo visto, capire cosa si voglia fare della propria vita è un processo cruciale, attraverso il quale ogni bambino o ragazzo pian piano comincia a immaginare e poi a dar forma al proprio futuro.
Si tratta di un processo delicato cui i genitori dovrebbero partecipare come figure di supporto, senza interferire imponendo i propri desideri. Il loro ruolo dovrebbe essere quello di fornire ai propri figli il sostegno e le risorse necessarie per scoprire le proprie inclinazioni e trovare la propria strada.
Ecco dunque 5 consigli utili da mettere in pratica.
1. Incoraggiare l’esplorazione
Per favorire il sano sviluppo dei ragazzi e la scoperta del loro potenziale è necessario lasciare libero sfogo alla loro sperimentazione. Solo confrontandosi con contesti e situazioni differenti potranno infatti capire quale sia il loro posto nel mondo. È fondamentale supportarli nel presente, nel percorso di costruzione in divenire, piuttosto che correre con la mente e focalizzarsi su cosa faranno “da grandi”.
In che modo? Aiutandoli a sviluppare curiosità, determinazione, elasticità e spirito critico, e spronandoli a cimentarsi in diverse attività. Sempre tenendo a bada l’impulso di scrivere la storia al loro posto. Nel confronto con i figli, i genitori devono sforzarsi di non trasmettere loro le proprie aspettative e spingerli invece ad ascoltarsi, a comprendere cosa li motiva e anima davvero.
Il ruolo da genitore deve essere quello di creare un terreno fertile dove possano germogliare le capacità e ambizioni dei figli. Solo così, con il tempo e la dovuta introspezione, i ragazzi potranno sviluppare l’autocoscienza e la fiducia in sé necessarie per scegliere consapevolmente.
2. Ammettere la possibilità di cambiare idea e la pluralità di interessi
Quando i bambini o gli adolescenti si trovano ad affrontare la domanda “Cosa fare da grande?”, è importante far capire loro che non c’è una risposta univoca o definitiva. Incentivarli a esplorare diverse attività, hobby e interessi li aiuterà a scoprire le loro qualità, imparando a valorizzarne la varietà.
Spesso si è portati a pensare di dover individuare la propria unica, specifica vocazione, che permetta di definire la propria identità e di trovare un lavoro oltre che, in qualche modo, il proprio scopo nella vita. Si tratta di un paradigma sempre più messo in discussione e soppiantato da una prospettiva che riconosce invece la molteplicità delle passioni e delle occupazioni come un valore aggiunto, non come un limite.
Incentivare nei giovani una mentalità aperta e flessibile li porterà ad abbracciare senza paura nuove esperienze e adattarsi ai cambiamenti della vita, senza sentirsi inadeguati.
3. Offrire stimoli e opportunità di apprendimento
L’esposizione a diverse discipline o campi di studio può aiutare i ragazzi a scoprire ciò che interessa loro di più. Per i più piccoli, può essere utile organizzare giochi di ruolo e attività in cui possano scoprirsi in modo sempre diverso. Questo può aiutarli a sviluppare una migliore comprensione di ciò che li affascina e li stimola.
Per i più grandi, può essere una buona idea organizzare visite a musei, mostre, coinvolgerli in laboratori scientifici o in altre attività educative. In questo modo, potranno immergersi in nuovi mondi e avere un’idea più chiara delle loro inclinazioni.
4. Supportare l’autenticità
Per fare una scelta consapevole e soddisfacente sul lungo periodo, i giovani dovrebbero imparare a seguire ciò che li appassiona davvero, piuttosto che conformarsi alle aspettative altrui. Per questo i genitori dovrebbero aiutarli a comprendere che ogni persona ha qualità uniche e irripetibili, e che è importante essere fedeli a sé stessi. Così facendo avranno maggiore possibilità di trovare un percorso di vita che li appaghi a livello personale e risponda realmente alle loro esigenze, non a quelle di qualcun altro.
La scelta del proprio cammino e della propria carriera professionale deve essere basata anche su ciò che rende felici e soddisfatti nel lungo termine. Il compito del genitore sta anche, dunque, nell’aiutare i propri figli a capire che il lavoro non è soltanto una fonte di guadagno o prestigio, ma anche un’opportunità per realizzare se stessi e contribuire alla società in un modo significativo.
Seguire dei passaggi predefiniti solo per convezione, per conformità a delle regole sociali imposte dall’esterno, significa precludersi la possibilità di vivere come veramente si vuole.
5. Sottolineate l’importanza dell’impegno e della determinazione
Quando i ragazzi hanno trovato una passione o un interesse, e pensano di volerli coltivare nel tempo, è bene sottolineare che per raggiungere i propri obiettivi servono impegno e determinazione. Educare alla perseveranza è un aspetto centrale per motivare i propri figli a costruire il proprio cammino con dedizione e a intendere i risultati come il frutto dei propri sforzi.
(21 Luglio 2023)