Il disturbo specifico del linguaggio: cos’è e come affrontarlo

Il disturbo specifico del linguaggio è una condizione complessa che richiede una comprensione approfondita e un intervento mirato. Distinguere questo disturbo dal ritardo del linguaggio è essenziale per fornire il supporto adeguato ai bambini che ne sono affetti.

Il disturbo specifico del linguaggio: cos’è e come affrontarlo

Il disturbo specifico del linguaggio è una condizione che influisce sulla capacità di un bambino di acquisire, comprendere e usare il linguaggio in modo adeguato

È una problematica abbastanza comune, ma spesso fonte di preoccupazione per genitori ed educatori che vedono i bambini faticare con abilità linguistiche che sembrano naturali per i loro coetanei. Vediamo in questo articolo cos’è il disturbo specifico del linguaggio, le sue differenze rispetto ad altre problematiche linguistiche, e le strategie per gestirlo efficacemente.

Cos’è il disturbo specifico del linguaggio?

Il disturbo specifico del linguaggio è un disturbo neuroevolutivo che si manifesta con difficoltà significative nell’acquisizione e nell’uso del linguaggio. Queste difficoltà non sono attribuibili a deficit sensoriali, cognitivi, motori o a condizioni neurologiche. 

I bambini con DSL possono avere problemi nella comprensione, nella produzione del linguaggio, nell’uso della grammatica e nella formazione di frasi complesse.

Quali sono i disturbi della comunicazione?

All’interno della categoria diagnostica dei Disturbi della comunicazione si distinguono:

  • Disturbo del linguaggio: persistente difficoltà nell’acquisizione e nell’uso di diverse modalità di linguaggio.
  • Disturbo fonetico-fonologico: persistente difficoltà nella produzione di suoni linguistici con compromissione dell’intelligibilità dell’eloquio o della comunicazione verbale.
  • Disturbo della fluenza con esordio nell’infanzia (balbuzie): alterazione prosodica e di fluenza dell’eloquio.
  • Disturbo della comunicazione sociale (pragmatica): difficoltà nell’utilizzo sociale del linguaggio (adeguazione al contesto, rispetto regole della conversazione, compiere inferenze, etc).

Il disturbo specifico del linguaggio si distingue perché le difficoltà linguistiche non derivano da altre condizioni mediche o disabilità. I bambini con DSL hanno un’intelligenza normale e nessun problema sensoriale, ma faticano a sviluppare competenze linguistiche.

Esiste inoltre un disturbo specifico del linguaggio di tipo misto,  in cui il bambino presenta difficoltà sia nella comprensione che nella produzione del linguaggio. Questo significa che i problemi non sono limitati solo a una delle componenti del linguaggio, ma coinvolgono entrambi gli aspetti, rendendo la comunicazione particolarmente complessa.

La differenza con il ritardo del linguaggio

La distinzione tra disturbo del linguaggio e ritardo del linguaggio è fondamentale per un intervento corretto. Un ritardo del linguaggio si riferisce a un rallentamento temporaneo nello sviluppo delle abilità linguistiche ( late talkers). I bambini con ritardo del linguaggio tendono a seguire le stesse tappe di sviluppo dei loro coetanei, ma con un certo ritardo.

Questo ritardo può essere dovuto a vari fattori come l’ambiente linguistico o la mancanza di stimolazione. Tuttavia non è detto che i late talker evolvano in disturbo del linguaggio, le probabilità che possano recuperare sono molto alte e vengono definiti late bloomers

Il disturbo specifico del linguaggio, invece, è una condizione persistente e più complessa. I bambini con DSL non solo acquisiscono il linguaggio più lentamente, ma le loro difficoltà sono più profonde e durature. Queste difficoltà possono includere problemi con la comprensione e produzione delle parole, l’uso della grammatica, e la capacità di formare frasi complesse. 

Mentre i bambini con ritardo del linguaggio possono recuperare il tempo perso con il giusto supporto, quelli con DSL necessitano di interventi specialistici e un supporto continuo.

Perché si manifesta il disturbo specifico del linguaggio?

Le cause precise del disturbo specifico del linguaggio non sono completamente comprese, ma si ritiene che una combinazione di fattori biologici e ambientali contribuisca al suo sviluppo. Infatti, alcuni studi hanno mostrato che il DSL tende a presentarsi in determinate famiglie, suggerendo una componente genetica. Tuttavia, anche fattori ambientali come la stimolazione linguistica precoce possono giocare un ruolo importante.

Il cervello dei bambini con DSL può elaborare il linguaggio in modo diverso rispetto ai loro coetanei. Queste differenze possono influire sulla capacità di comprendere e produrre il linguaggio, portando a difficoltà persistenti. Anche se il DSL non può essere prevenuto, l’identificazione di caratteristiche predittive o associate alla condizione di disturbo persistente consente di aumentare la probabilità di una risoluzione positiva.

Strategie per affrontare il disturbo specifico del linguaggio

Affrontare il disturbo specifico del linguaggio richiede un approccio esteso che coinvolga genitori, insegnanti, logopedisti e altri specialisti. A seguire, alcune strategie utili.

  • Intervento precoce – La diagnosi precoce e l’inizio tempestivo della terapia del linguaggio sono importanti. I logopedisti possono lavorare con i bambini per migliorare le abilità linguistiche attraverso esercizi mirati e tecniche specifiche.
  • Supporto educativo – Collaborare con gli insegnanti e fornire supporti specifici in classe può aiutare i bambini con DSL a tenere il passo con i coetanei.
  • Coinvolgimento familiare – I genitori giocano un ruolo fondamentale nel supportare i loro figli. Utilizzare un linguaggio ricco a casa, leggere insieme e praticare attività linguistiche quotidiane può fare una grande differenza.
  • Tecnologie assistive – Utilizzare strumenti tecnologici come app educative e software di comunicazione può supportare l’apprendimento e la pratica del linguaggio.

La legge 104/92 in Italia fornisce tutela e sostegno a persone con disabilità, garantendo diritti specifici anche in ambito educativo. I bambini con disturbo specifico del linguaggio possono essere tutelati da questa legge se la loro condizione è riconosciuta come una disabilità che impatta significativamente sulla loro vita quotidiana e sul loro apprendimento. 

Questo riconoscimento permette di accedere a supporti e servizi personalizzati, inclusi piani educativi individualizzati (PEI), ore di sostegno scolastico e altre forme di assistenza necessarie per favorire lo sviluppo delle competenze linguistiche e il successo scolastico.

Qual è l’evoluzione del disturbo specifico del linguaggio?

L’evoluzione del  disturbo specifico del linguaggio può variare notevolmente da un bambino all’altro, dal timing nell’esecuzione della diagnosi e dal tipo di approccio utilizzato per la terapia. Alcuni bambini possono mostrare miglioramenti significativi con il tempo e l’intervento specifico, mentre altri possono manifestare una maggiore resistenza al trattamento. 

Indipendentemente dall’evoluzione è bene tenere a mente che il DSL rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo, in età scolare, di un ritardo negli apprendimenti o anche di un DSA.  Anche nel caso il DSL si risolva in maniera positiva è fondamentale monitorare la corretta acquisizione degli apprendimenti, soprattutto nei primi anni di esposizione scolastica.