Psichiatria

Il fanatismo in psicologia

Il fanatismo rappresenta una dedizione assoluta a un'idea o un concetto. Il fanatico si mostra intollerante verso le opinioni altrui e non esita a utilizzare qualsiasi mezzo per far prevalere le proprie.

Il fanatismo in psicologia

Il fanatismo è un atteggiamento caratterizzato da un’eccessiva e cieca ossessione a una causa, idea o persona.

Questa dedizione smisurata si manifesta in un’adesione fervente a un credo, un’ideologia, un leader o una pratica, portando a comportamenti estremisti e trascendendo i confini della ragionevolezza e della tolleranza. Le manifestazioni più pericolose di fanatismo emergono soprattutto nei contesti religiosi e politici.

Le persone fanatiche rifiutano qualsiasi critica o dissenso e spesso, per difendere le loro convinzioni, sono disposte a compiere azioni estreme, anche violente, perpetrando atti che possono arrecare danno sia a se stessi che agli altri.

Qual è il significato di fanatismo in psicologia? Cosa porta le persone ad essere fanatiche?
Ne parliamo in questo articolo, analizzandone le sue caratteristiche distintive, le sue manifestazioni e le implicazioni che ha nella vita quotidiana.

Cos’ è il fanatismo?

Il fanatismo, per definizione, descrive una condizione in cui qualcuno ha un entusiasmo esagerato e irrazionale per una particolare idea, causa o persona, spesso al punto di trasformarsi in un vero e proprio estremismo.

Nella vita di un fanatico non c’è spazio per il compromesso. Le opinioni alternative vengono respinte automaticamente, senza alcuna considerazione.

Non si limita a un ambito specifico, ma si può sviluppare in svariati contesti, tra cui:

  1. Religione: il fanatismo religioso si presenta quando un individuo esalta in modo sproporzionato la propria fede, demonizzando o addirittura perseguitando coloro che non la condividono. Il fanatico, in questi casi, dedica la maggior parte del proprio tempo e delle proprie risorse alla pratica religiosa, trascurando altri aspetti della vita.
  2. Politica: il fanatismo politico si manifesta quando un individuo si identifica completamente con un particolare partito o ideologia, rifiutando qualsiasi dialogo con chi ha opinioni differenti.
  3. Sport: il fanatico sportivo può identificarsi così profondamente con una squadra da trasformare il tifo in un elemento centrale della propria identità. Il tifoso può inoltre comportarsi in modo aggressivo verso i tifosi di squadre avversarie, o addirittura verso i propri giocatori in caso di sconfitta.
  4. Celebrità: in questo caso la genuina ammirazione provata da un fan degenera in un’ossessione patologica che deforma la percezione della realtà. La vita del fanatico ruota attorno a questa figura idealizzata, trascurando le proprie esigenze e le proprie relazioni. L’ossessione verso un personaggio famoso può assumere forme inquietanti, come stalking, minacce o addirittura aggressioni fisiche.

La storia e la società ci forniscono numerosi esempi di fanatismo religioso e politico, ognuno con le proprie sfaccettature e conseguenze. Dalle Crociate medievali al terrorismo contemporaneo, questo fenomeno ha causato distruzione, disuguaglianze e disordine sociale in varie epoche e contesti.

Da dove nasce il fanatismo?

Una delle chiavi per comprendere il fanatismo risiede nel riconoscere la sua natura di degenerazione di un ideale inizialmente positivo.

Bisogna inoltre abbandonare qualsiasi semplificazione o giudizio morale: il fanatismo non è una mostruosità o una deviazione dalla natura umana, ma piuttosto una manifestazione complessa della psiche umana e delle sue profonde esigenze.
Ogni individuo, con le sue esperienze e fragilità, può potenzialmente sviluppare atteggiamenti fanatici in risposta a specifici contesti e stimoli.

Basti pensare al contesto politico: in questa circostanza l’atteggiamento fanatico nasce inizialmente da un ideale nobile, come la ricerca di giustizia o la difesa di una causa importante, ma nel corso del tempo questo ideale viene distorto e portato all’estremo, trasformandosi in un’ossessione che esclude qualsiasi altra visione.
Le persone fanatiche si identificano completamente con l’ideale distorto, trovando in esso un senso di appartenenza e sicurezza. Questa identificazione diventa così forte da renderle incapaci di tollerare qualsiasi opinione diversa.

Le radici del fanatismo affondano spesso in un terreno fertile di fragilità emotiva, fatta di rabbia e frustrazione: la paura del fallimento, l’insicurezza personale, il bisogno di approvazione sociale e di appartenenza, la paura dell’ignoto e il desiderio di sentirsi parte di qualcosa di più grande possono spingere gli individui a rifugiarsi in ideologie estreme, trovando conforto nell’illusione di una verità assoluta.

Cosa vuol dire essere fanatico?

Una persona fanatica si distingue per la sua adesione incondizionata ai principi e alle regole del proprio credo.
Mostra un atteggiamento inflessibile, ignora o respinge qualsiasi opinione contraria, giustifica comportamenti estremi in nome dell’ideologia ed è disposta a fare qualsiasi cosa per perseguire gli obiettivi del proprio gruppo o causa. 

I fanatici reagiscono a ogni critica o dissenso come se fosse un attacco diretto alla loro persona, creando così una barriera emotiva che li isola dalle prospettive diverse e ostacola qualsiasi tentativo di comunicazione. In situazioni più drastiche, possono manifestare segni di aggressività verso coloro che non condividono le loro convinzioni, cercando con forza di imporre la propria visione del mondo agli altri.

Il fanatismo può avere un impatto significativo sulla vita delle persone in diversi modi:

  • Relazioni personali: le persone fanatiche possono avere difficoltà a mantenere relazioni sane con amici e familiari che non condividono le loro convinzioni.
  • Carriera: un dipendente fanatico di una particolare ideologia politica potrebbe avere difficoltà a lavorare in un ambiente di lavoro in cui sono presenti persone con opinioni diverse, ostacolando così la sua carriera.
  • Sicurezza pubblica: le persone fanatiche, per difendere le loro convinzioni, possono diventare estremamente dannose e  mettere in pericolo la vita di altre persone (ne sono un esempio gli attacchi terroristici).
  • Salute mentale: questa condizione può portare a disturbi come ansia, depressione e paranoia. La convinzione ossessiva di avere ragione e la paura di essere diversi possono portare a un grande stress emotivo.

Come si combatte il fanatismo?

Le conseguenze del fanatismo possono essere gravi sia per gli individui che per la società nel suo complesso.
A livello individuale,  può portare all’isolamento sociale, a problemi di salute mentale e ad atti di violenza.

A livello sociale, può alimentare tensioni, discriminazioni e conflitti, ostacolando la pacifica convivenza e il progresso.

Quali sono quindi le strategie per combatterlo?
Il primo passo è riconoscerlo: la persona fanatica deve individuare la causa profonda. Spesso questo atteggiamento ossessivo è radicato in un senso di insicurezza o inadeguatezza ed è quindi importante capire cosa spinge ad aggrapparsi così tenacemente alle proprie convinzioni o a idealizzare in maniera estrema qualcuno.

Se la gestione di questa condizione diventa complessa, è consigliabile rivolgersi a un professionista. Un terapeuta può aiutare a esplorare le origini dei comportamenti fanatici e ad adottare strategie di adattamento efficaci per affrontarli.

A livello sociale, è importante promuovere la tolleranza, il rispetto, il dialogo interculturale e il pensiero critico. Solo attraverso l’educazione e la sensibilizzazione si può costruire una società più tollerante e inclusiva, dove le idee e le opinioni differenti possano essere espresse liberamente e senza timore di ritorsioni.

Infine, è importante affrontare le cause che generano questo fenomeno a livello culturale, sociale e religioso, come la povertà, l’ineguaglianza e la mancanza di istruzione. Un contesto sociale più equo può limitare il ricorso al fanatismo come canale per canalizzare la rabbia e la frustrazione personali.