Psichiatria

Il memory training: cos’è e come funziona

Il memory training è una metodologia volta a riabilitare, recuperare o stimolare la memoria e altra abilità cognitive. Vediamo in cosa consiste, quando viene impiegato e come si applica.

Il memory training: cos’è e come funziona

Il memory training è un’attività mirata alla riabilitazione o alla stimolazione cognitiva nelle persone che presentano disturbi della memoria o altri problemi cognitivi.

Attraverso una varietà di esercizi e tecniche, questo metodo aiuta a recuperare o potenziare la memoria a breve e lungo termine, migliorare l’attenzione, l’elaborazione delle informazioni e altre abilità cognitive fondamentali per il funzionamento quotidiano

Insieme alla dottoressa Vittoria Facenna e alla dottoressa Bianca Gramano, psicologhe e psicoterapeute del Santagostino, vediamo cos’è il memory training, in cosa consiste e quando è indicato.

Cos’è il memory training?

Il memory training è un’attività che mira al recupero e alla stimolazione della memoria e delle abilità cognitive. Segnatamente, ha due funzioni distinte:

  • riabilitare e recuperare abilità cognitive danneggiate
  • stimolare cognitivamente le abilità cognitive residue in caso di malattie neurodegenerative.

Riabilitazione cognitiva

Più precisamente, la riabilitazione cognitiva è un tipo di intervento che mira a ripristinare o migliorare le funzioni cognitive danneggiate, come la memoria, l’attenzione, il linguaggio. Questo tipo di intervento è spesso utilizzato in situazioni come traumi cranici, ictus o altre condizioni che hanno compromesso le abilità cognitive di una persona.

Stimolazione cognitiva

La stimolazione cognitiva è un approccio più generale che mira a mantenere o migliorare le abilità cognitive residue in individui che potrebbero essere a rischio di declino cognitivo, come quelli con malattie neurodegenerative come l’Alzheimer o il morbo di Parkinson. La stimolazione cognitiva include una serie di attività progettate per esercitare diverse funzioni, compresa la memoria, l’attenzione e il ragionamento. Il memory training può essere incluso come parte di un programma più ampio di stimolazione cognitiva per mantenere o migliorare la memoria e altre funzioni cognitive, ad esempio, in pazienti che presentano smemoratezza benigna senile (ovvero le lacune della memoria che sono parte del normale processo di invecchiamento) o deficit mnemonici lievi (che potrebbero essere una condizione prodromica dell’Alzheimer). 

Quanto è indicato il memory training?

Il memory training può essere impiegato, come accennato, per tutta una serie di problemi legati alla memoria e all’invecchiamento cerebrale, ad esempio: 

  • disturbi della memoria: dovuti, per esempio, all’Alzheimer
  • demenza: può stimolare la mente e preservare le capacità cognitive rimanenti
  • traumi o lesioni cerebrali
  • invecchiamento cerebrale: può aiutare a mantenere la mente attiva, migliorando la memoria e le capacità cognitive negli anziani.

È importante sottolineare che il memory training dovrebbe essere personalizzato alle esigenze individuali e supervisionato da un professionista competente. 

In cosa consiste?

Esistono diversi approcci e tecniche utilizzate nel memory training, tra cui esercizi di memoria, attività cognitive stimolanti, giochi e strategie di memorizzazione. Questi metodi, oltre a rafforzare la memoria, mirano anche a migliorare la capacità di apprendimento, consentendo alle persone di gestire meglio le informazioni e di ricordare più facilmente eventi, nomi, date e altre informazioni.

È importante sottolineare che l’efficacia di tali programmi di allenamento cognitivo varia in modo significativo di caso in caso; alcuni studi hanno infatti evidenziato risultati contrastanti. 

Nel memory training, vengono suggerite una serie di attività per stimolare diverse funzioni cognitive. Ad esempio, possono essere proposti esercizi per la memoria verbale, come ricordare coppie di parole, e per la memoria visiva, come memorizzare gli elementi principali di un’immagine. 

Può essere suggerito anche di eseguire attività di fluenza verbale, per recuperare parole con caratteristiche specifiche, e di capacità di astrazione, come scrivere sinonimi o contrari di determinate parole. Inoltre, è possibile lavorare sull’orientamento spaziale, ricordando la posizione di oggetti su un tavolo, e sull’attenzione uditiva, segnando quando vengono menzionati determinati elementi durante un discorso, come cibi o colori.

Alcune delle strategie utilizzate per l’allenamento della memoria possono includere:

  • utilizzo di strategie mnemoniche, come l’associazione di immagini vivide, la creazione di storie o la ripetizione di informazioni in modi particolari per facilitarne la memorizzazione
  • gioco di memoria: attività ludiche progettate per stimolare la memoria, come i giochi di carte che richiedono di ricordare la loro posizione 
  • esercizi di concentrazione: attività mirate a migliorare la capacità di concentrazione, che a sua volta può influenzare positivamente la memoria
  • esposizione a nuove sfide cognitive: risolvere puzzle, enigmi o problemi di logica può stimolare il cervello e migliorare le capacità mnemoniche.

Quali tecniche vengono impiegate nel memory training?

Nell’ambito del memory training, vengono adottate diverse tecniche che sfruttano la memoria implicita. Una di queste è il sistema dello Spaced Retrieval, che consiste nel richiamare informazioni a intervalli sempre più lunghi nel tempo. Questo approccio, utilizzabile con diverse tecniche mnemoniche, è stato dimostrato efficace in varie attività, tra cui l’identificazione di oggetti, l’associazione nome-faccia e la pianificazione delle attività quotidiane. 

Un’altra tecnica, conosciuta come Errorless Learning, mira a prevenire gli errori durante la fase di apprendimento, particolarmente utile per le persone con disturbi mnesici che potrebbero confondere errori e risposte corrette. Eliminando gli errori durante l’acquisizione delle informazioni, si riduce il rischio di fallimento durante il recupero. 

Infine, il metodo del Vanishing Cues suggerisce la graduale riduzione di indizi forniti per richiamare le informazioni, permettendo un apprendimento più efficace e una maggiore capacità di recupero. Queste strategie rappresentano solo alcuni degli strumenti utilizzati nell’ambito del memory training per migliorare le capacità cognitive e la memoria implicita.

Come allenare la memoria dopo i 60 anni?

Oltre a partecipare a programmi di memory training, alcune strategie che possono essere utili per migliorare la memoria e le funzioni cognitive in generale includono:

  • attività cognitive stimolanti per mantenere la mente attiva, come puzzle, cruciverba, lettura, apprendimento di nuove abilità o strumenti musicali. Queste attività coinvolgono la memoria, l’attenzione e altre funzioni cognitive, contribuendo a mantenerle in buona forma
  • esercizio fisico regolare: non solo migliora la salute generale, ma ha anche un impatto positivo sulla salute cognitiva, inclusa la memoria. Fare attività fisica di moderata intensità come camminare, nuotare o fare yoga, può promuovere la circolazione sanguigna e la fornitura di ossigeno al cervello
  • alimentazione sana ed equilibrata: può sostenere la salute del cervello e migliorare la memoria. Sono da prediligere frutta, verdura, cereali integrali, pesce, noci e semi, limitando i cibi ad alto contenuto di grassi saturi, zuccheri e sale.
  • sonno di qualità: è essenziale per un buon funzionamento cognitivo. A questo proposito, è importante avere un ritmo regolare di sonno, dormire in un ambiente tranquillo e rilassante, e adottare una routine pre-sonno che favorisca il rilassamento
  • mantenere una vita sociale attiva può contribuire a migliorare la memoria. Interagire con gli altri, partecipare ad attività di gruppo, eventi culturali o volontariato, può stimolare la mente e fornire opportunità per l’apprendimento e la memorizzazione.