Psichiatria

La memoria e i suoi tipi

La memoria è una funzione della psiche spiccatamente viva e dinamica. I ricordi possono essere ravvivati o, diversamente, accantonati una volta per tutte. Il presente, inoltre, permette di rimettere in prospettiva esperienze e vissuti del passato.

La memoria e i suoi tipi

Non c’è un solo tipo di memoria, né questa è data una volta per tutte.

Questa funzione psichica può essere infatti suddivisa in diversi tipi, e non corrisponde ad un semplice stoccaggio di informazioni, esperienze o di stati d’animo. In base ai nuovi stimoli, i nostri ricordi sono posti in una nuova prospettiva, e in maggiore consapevolezza o, al contrario, possono essere accantonati.

Ad entrare nel dettaglio e ad analizzare questo fenomeno particolarmente complesso, la dottoressa Marianna Palermo, psicoterapeuta del Santagostino a indirizzo cognitivo-comportamentale.

Che cosa si intende per memoria?

La memoria è una funzione psichica che consente la conservazione delle informazioni e degli avvenimenti del passato, ai quali possiamo attingere per attribuire significati ad esperienze del presente e del futuro.

Questa funzione conserva nel tempo le nostre rappresentazioni mentali del mondo, di noi stessi, degli altri, della nostra storia. Questo ci consente di leggere e interpretare le esperienze successive, attribuendogli un senso e creando associazioni tra informazioni ed eventi.

Quali sono i tre tipi di memoria?

Atkinson e Shiffrin, in un loro studio del 1968, hanno ideato un modello che sostiene l’esistenza di tre tipi di memoria:

  1. sensoriale
  2. a breve termine (MBT)
  3. a lungo termine (MLT).

La memoria sensoriale è quella che si attiva in maniera immediata quando percepiamo la realtà attraverso i sensi. Le informazioni sono mantenute però solo per pochi secondi.

La memoria a breve termine fa da ponte tra la memoria sensoriale e quella a lungo termine e mantiene le informazioni per un po’ di secondi in più rispetto a quella sensoriale. Alcune di queste informazioni vengono interiorizzate e immagazzinate nella MLT attraverso delle tecniche di apprendimento, altre si perdono se non viene loro attribuita maggiore attenzione.

La memoria a lungo termine conserva le informazioni nel tempo, ed è ciò che noi ricordiamo delle nostre esperienze passate anche a distanza di anni. Ha una capacità illimitata ed è il tipo di memoria che ci consente di interpretare le nuove informazioni apprese alla luce di quelle già acquisite in passato.

Suddivisioni della memoria a lungo termine

La MLT comprende la memoria esplicita (dichiarativa) e quella implicita (procedurale). La prima consente di richiamare alla mente consapevolmente le esperienze e le informazioni del passato e si suddivide a sua volta in memoria episodica e memoria semantica.

La memoria episodica conserva le informazioni relative alle esperienze specifiche vissute in prima persona, compresi i dettagli spazio-temporali ed emotivi, mentre la memoria semantica comprende nozioni e concetti generali appresi nella nostra vita, e definisce il nostro bagaglio di conoscenze sul mondo.

La memoria implicita (o procedurale), invece, ci consente di conservare le informazioni a livello motorio, cognitivo e percettivo. Informazioni che possono essere richiamate alla mente anche senza consapevolezza. Si pensi all’andare in bici o al guidare l’auto.

Quali sono le fasi della memoria?

Le informazioni, per poter essere immagazzinate, attraversano le tre fasi di:

  • codifica: la mente legge ed elabora la nuova informazione alla luce di quelle passate già contenute nella memoria e le attribuisce un codice
  • ritenzione: l’informazione viene immagazzinata nella memoria a lungo termine e diventa stabile nel tempo, grazie a delle strategie comportamentali
  • recupero: l’informazione viene richiamata alla mente dalla memoria a lungo termine quando è necessario che sia utilizzata. Il recupero può essere intenzionale o incidentale.

Come fa il nostro cervello a ricordare?

La nostra mente è esposta continuamente a nuovi stimoli. Tanto più è presente una somiglianza tra i nuovi stimoli a cui si è esposti e quelli immagazzinati nella MLT, tanto più i ricordi torneranno consapevoli e le nuove informazioni saranno conservate con più facilità.

La nostra mente funziona per associazione e crea delle reti mnestiche con contenuti similari che possono essere richiamati alla mente da nuove informazioni in arrivo.

Perché il cervello si dimentica?

Al contrario dimentichiamo quando gli eventi o le informazioni percepite non superano una certa soglia di attenzione quando vengono apprese. O quando non vengono adottate strategie comportamentali di consolidamento per spostare le informazioni dalla MBT alla MLT.

Anche lo stato emotivo del momento o la rilevanza attribuita al dato evento possono influire sul mantenimento di quel ricordo nel tempo. Se scegliamo di dargli poca importanza, o se non ci coinvolge molto emotivamente, è più probabile che quell’esperienza si perda nel tempo.

Cosa la influenza?

Attenzione, concentrazione, motivazione e umore presenti nel momento in cui la mente recepisce la nuova informazione influiscono sulla codifica e sull’immagazzinamento di quell’evento nel tempo.

Anche l’invecchiamentoinfluenza la capacità della mente di conservare le informazioni nel tempo: in età anziana è più probabile che si perdano anche informazioni importanti contenute nella MLT.

Che cos’è la memoria in psicologia?

In psicologia la memoria corrisponde al processo di immagazzinamento e di recupero di informazioni grazie all’attività del pensare.

Le informazioni del passato non sono conservate come rappresentazioni oggettive della realtà, ma possono essere ricostruite nel tempo e variano da persona a persona. Costituiscono una guida per elaborare e interiorizzare le informazioni del presente e del futuro.

Come si fa ad allenare la memoria?

È possibile tenere in allenamento questa preziosa funzione psichica attraverso delle strategie comportamentali che consentono di immagazzinare le informazioni nel tempo.

Ad esempio, può essere utile:

    • prendere appunti o fare delle liste per ricordare ciò che deve essere fatto
    • utilizzare dei post it o dei promemoria che agevolino il recupero delle informazioni
    • cercare di raggruppare le informazioni nuove in categorie e creare associazioni. In questo modo si agevola il processo associativo della memoria
    • apprendere per immagini sfruttando il potenziale della memoria visiva che mantiene le informazioni sensoriali visive nel tempo
    • fare cruciverba o esercizi che consentono di tenere allenata la nostra capacità di ricordare.