Cosa sono i sogni lucidi?

E se si potesse conservare uno stato di coscienza quando si sogna e decidere l'andamento dei propri viaggi onirici? Nei sogni lucidi è possibile. Ecco come.

Cosa sono i sogni lucidi?

I sogni lucidi rappresentano un affascinante territorio dell’esperienza onirica in cui si acquisisce consapevolezza di trovarsi dentro un sogno. Questa consapevolezza può offrire la possibilità straordinaria di interagire volontariamente con i contenuti del proprio racconto notturno e persino di dirigerne la trama.

Nell’ambito della psicologia, molta della conoscenza attualmente disponibile sui sogni lucidi si deve allo psicofisiologo americano Stephen Laberge, che ha condotto numerosi studi scientifici e sperimentazioni sul tema.

Scopriamo più in dettaglio qual è il significato dei sogni lucidi, da cosa sono caratterizzati e come fare affinché si presentino.

Cosa succede in un sogno lucido?

Per comprendere appieno il fenomeno dei sogni lucidi, è fondamentale esplorare cosa accade durante uno di questi episodi onirici. Immaginiamo di trovarci nel bel mezzo di un sogno, completamente consapevoli che ciò che stiamo vivendo è frutto della nostra mente. Questa consapevolezza apre le porte a un’ampia gamma di possibilità: possiamo plasmare il mondo intorno a noi, interagire con i personaggi del sogno ed esplorare scenari a nostro piacimento. 

Ma quali sono le cause che producono questa particolare sensibilità?

I sogni lucidi si verificano principalmente nella fase REM (Rapid Eye Movement). Questa fase, che costituisce circa il 20-25% del nostro tempo di sonno, è contraddistinta da onde elettroencefalografiche ad alta frequenza e rapidi movimenti degli occhi al di sotto delle palpebre. In questo stadio i sogni risultano più elaborati e dettagliati rispetto a quelli che si manifestano nella fase NREM (anche conosciuta come sonno ad onde lente o sonno non REM), che precede la fase REM e si alterna ad essa più volte durante il riposo notturno.

A favorire lo sviluppo di una percezione lucida e consapevole durante il sonno contribuirebbe in particolare la corteccia prefrontale del cervello. Alcuni studi hanno dimostrato infatti che, nei sogni lucidi, questa regione cerebrale si attiva in modo più marcato rispetto ai sogni non lucidi, al punto da riprodurre in una certa misura lo stato di veglia. Questo suggerisce che la consapevolezza di essere all’interno di un’esperienza onirica potrebbe derivare da un aumento della funzione del cervello prefrontale.

Come si fa a fare i sogni lucidi?

I sogni lucidi possono avvenire in modo spontaneo oppure indotto. Nel primo caso, non c’è modo di prevedere quando si presenteranno; nel secondo, con la giusta pratica e attenzione, è possibile stimolarne la comparsa. Vediamo gli approcci più accreditati per farlo.

La tecnica MILD (Mnemonic Induction of Lucid Dreams)

La tecnica MILD (Mnemonic Induction of Lucid Dreams) è un approccio interessante che coinvolge la memoria prospettica, ovvero la capacità di fissare mentalmente un’azione da compiere in futuro. Gli studiosi suggeriscono di ripetersi a mente, prima di addormentarsi, frasi come “La prossima volta che starò sognando, mi ricorderò che sto sognando”. Questo processo, se attivato regolarmente, potrebbe trasferirsi nei sogni, aumentando la probabilità di acquisire consapevolezza durante l’esperienza onirica.

Il risveglio notturno consapevole (WBTB, Wake back to Bed)

Svegliarsi per brevi periodi durante la notte potrebbe favorire l’emergere dei sogni lucidi. Questa tecnica, nota come WBTB (Wake back to Bed), implica lo svegliarsi dopo alcune ore di sonno (cinque, nel caso di una ricerca portata avanti dalla University of Adelaide) e, trascorso un certo lasso di tempo (idealmente tra i 30 e i 120 minuti), il ritornare a dormire con l’intenzione di restare consapevoli nei sogni successivi. Questa interruzione del sonno, specialmente se associata alla tecnica MILD, può aumentare la probabilità di transizione da uno stato di sogno inconsapevole a uno lucido.

Test di realtà

Un’altra tecnica per l’induzione dei sogni lucidi è l’abitudine di eseguire test di controllo della realtà durante il giorno al fine di stimolare questa stessa pratica durante il sonno. Ad esempio, chiedersi frequentemente durante le ore di veglia se si è svegli, osservare dettagli intorno a sé e confermare la propria realtà può diventare una risposta automatica, estendibile anche ai sogni e capace dunque di renderli lucidi.

Induzione attraverso stimoli esterni

Esistono anche approcci che prevedono il ricorso, durante il sonno, a stimoli esterni in grado di favorire lo stato cosciente del soggetto dormiente e l’insorgere dei sogni lucidi. Tra queste tecniche vi sono:

  • stimolazione uditiva attraverso suoni binaurali o frequenze specifiche per influenzare l’esperienza onirica
  • utilizzo di luci notturne progettate per accendersi ad intervalli specifici durante la notte, in corrispondenza dell’attivazione della fase REM

Quanto può durare un sogno lucido?

La durata di un sogno lucido è generalmente diversa da quella di un sogno inconsapevole, perché più vicina a quella che gli eventi sognati avrebbero nella realtà. Può risentire, tuttavia, di tagli, salti e alterazioni temporali tipici della sfera onirica ordinaria.

Quanto i sogni lucidi possano durare dipende anche dall’esperienza del sognatore o, comunque, dalla sua capacità di mantenere uno stato di lucidità durante il sonno. Chi ha meno familiarità con questa pratica potrebbe sperimentare episodi brevi, mentre coloro che hanno affinato la propria abilità nel controllo onirico potrebbero prolungare la durata di tali esperienze.

Come ci si sveglia da un sogno lucido?

Riuscire a sviluppare la capacità di provocare sogni lucidi dovrebbe implicare anche quella di interromperli, nel momento in cui non si voglia più proseguire l’esplorazione onirica. A questo scopo sono state elaborate alcune tecniche pratiche che aiuterebbero la mente a risvegliarsi, come:

  • sbattere le palpebre
  • chiedere aiuto o urlare per stimolare il cervello a tornare vigile
  • cercare di addormentarsi all’interno del sogno
  • provare a leggere o scrivere la propria firma, andando così ad attivare aree cerebrali non utilizzate nella fase REM 

I sogni lucidi sono pericolosi?

La ricerca sui sogni lucidi ha posto inevitabilmente anche alcuni interrogativi sulla loro natura: a cosa servono? Possono essere utili o, al contrario, possono costituire un rischio per l’integrità fisica e mentale delle persone che li sperimentano?

Tra i vantaggi riconosciuti a questi episodi vi sono:

  • esplorazione creativa: i sogni lucidi offrono un terreno fertile per sperimentare scenari fantastici, migliorare abilità e affrontare paure in un ambiente sicuro
  • gestione dello stress: alcune ricerche suggeriscono che la capacità di modificare i propri sogni può essere uno strumento utile per imparare ad affrontare situazioni stressanti e a trovare soluzioni ad esse
  • miglioramento della consapevolezza: consentendo di affrontare situazioni con una certa dose di controllo, i sogni lucidi possono aumentare l’autoconsapevolezza e la fiducia in sé
  • potenziale terapeutico: si ipotizza che i sogni lucidi possano essere utilizzati per trattare disturbi come il disturbo post traumatico da stress (PTSD) o gli incubi frequenti

Vengono invece identificati come svantaggi legati ai sogni lucidi:

  • disturbi del sonno, l’aumentata attività cerebrale associata a queste dinamiche oniriche potrebbe interferire con il potere ristoratore e i cicli naturali del sonno e causare effetti collaterali come stanchezza eccessiva e sonnolenza diurna oppure alterazioni dell’umore (depressione)
  • confusione tra realtà e sogno: in alcuni casi, l’abilità di saper controllare il proprio sogno potrebbe portare a una confusione temporanea tra la realtà e il mondo onirico e degenerazioni come disturbi dissociativi e psicotici