L’adolescenza è un periodo di transizione cruciale nella vita di ogni individuo, caratterizzato da profondi cambiamenti fisici, emotivi, sociali e cognitivi. È un’epoca di scoperte e sfide, in cui i giovani devono affrontare una serie di problemi unici e complessi.
Durante questa fase particolarmente delicata, infatti, si pongono le basi per la formazione della propria identità, si esplorano nuove relazioni e si sperimentano esperienze inedite, ma non sono rari i momenti di vulnerabilità. Ciò comporta il rischio di inciampare in problemi e difficoltà che possono lasciare un’impronta duratura sulla vita adulta.
In questo articolo analizzaremo alcuni dei problemi più comuni in adolescenza, cercando di capire come affrontarli in modo sano e costruttivo per entrare in modo più funzionale e sereno nel mondo dell’età adulta.
Adolescenza: problemi di una fase di passaggio
L’adolescenza è un periodo della vita di tutti che si caratterizza per cambiamenti forti ed estremamente rapidi in più aspetti. Cambiano il corpo e l’anatomia, si cambia a livello ormonale e psicologico.
Gli e le adolescenti vivono una sostanziale crisi di identità, che oscilla tra momenti di apertura e di slancio, e di cadute in modelli comportamentali più tipici dell’età infantile. Con il fine ultimo che in ogni caso rimane la strutturazione e l’ingresso nell’età adulta.
Questo processo ha un andamento non lineare, e può subire delle fisiologiche battute d’arresto.
Perché l’adolescenza è un periodo difficile?
La difficoltà che si sprigiona durante l’adolescenza ha contorni caotici, che inizialmente possono mettere difficoltà. Eppure, allo stesso tempo, queste difficoltà fanno emergere delle caratteristiche ben precise, sulle quali l’adolescente potrà ricercare e fondare la nuova identità di adulto:
- continua e vigile ricerca di novità, che può esprimersi in entusiasmo, coinvolgimento e apertura o, al contrario, espone l’adolescente ad una certa incoscienza e impulsività
- coinvolgimento sociale, che determina l’intessere di nuove relazioni sociali e un distacco maggiore dalle figure genitoriali
- intensità nelle emozioni, che possono essere fonte di vitalità e al contempo ragione di impulsività, irritabilità e sbalzi d’umore
- creatività ed esplorazione, che possono determinare la scelta di soluzioni innovative ai problemi e, di riflesso, possibili ripercussioni sulla propria identità.
I cambiamenti, prima di essere la fondazione di una nuova e più solida identità, possono comunque essere in ogni caso fonte di sofferenza e di stress. La maggiore difficoltà, durante l’adolescenza, può allora derivare dalla consapevolezza di essere in una fase di puro passaggio, in cui non si è più nell’infanzia e non si è ancora nell’età adulta.
Quali sono i tre grandi cambiamenti che si verificano in adolescenza?
Volendo analizzare i cambiamenti più significativi che si verificano in adolescenza, distinguiamo tre grandi categorie:
1. I cambiamenti fisici:
- La pubertà. Si tratta di una delle trasformazioni più evidenti dell’adolescenza. Durante la pubertà, il corpo subisce un rapido sviluppo fisico, tra cui la crescita degli organi sessuali, la comparsa dei caratteri sessuali secondari come la barba nei maschi e il seno nelle femmine, nonché un notevole aumento di altezza e peso. Questi cambiamenti sono guidati dalle variazioni ormonali.
- I cambiamenti ormonali. Gli ormoni svolgono un ruolo cruciale nell’adolescenza. Gli adolescenti sperimentano fluttuazioni ormonali che influenzano non solo lo sviluppo fisico, ma anche le emozioni e il comportamento. Queste fluttuazioni possono portare a sbalzi d’umore e comportamenti impulsivi.
2. I cambiamenti emotivi e sociali:
- Identità e indipendenza. Gli adolescenti cercano di definire la propria identità e indipendenza. Questo processo spesso comporta una maggiore ribellione contro le figure di autorità, una maggiore esplorazione dell’identità personale e un desiderio di autonomia decisionale.
- Relazioni sociali. Gli adolescenti iniziano a sviluppare relazioni sociali più complesse al di fuori della famiglia. Gli amici diventano sempre più importanti, e ciò può portare a nuove dinamiche sociali, influenze dei pari e sperimentazione sociale.
3. I cambiamenti cognitivi:
- Lo sviluppo del pensiero astratto. Durante l’adolescenza, si verifica uno sviluppo significativo delle capacità di pensiero astratto e critico. Gli adolescenti sono in grado di affrontare compiti complessi che richiedono il pensiero ipotetico e la pianificazione a lungo termine.
- La riflessione sull’identità e il futuro. Gli adolescenti iniziano a riflettere in modo più approfondito su chi sono, cosa vogliono diventare e cosa desiderano per il loro futuro. Questa fase di introspezione può portare a domande esistenziali e decisioni importanti riguardo all’istruzione, alla carriera e alle relazioni.
Adolescenza: problemi psicologici principali
Nella maggior parte dei casi l’adolescenza trascorre senza particolari strascichi o conseguenze negative per l’individuo. Tuttavia, in alcuni casi, i rapidi e forti cambiamenti di questo periodo mettono a dura prova la tenuta dell’identità, provocando vere e proprie patologie. Tra queste le più frequenti sono:
- l’autolesionismo, che può arrivare a interessare fino a 1 adolescente su 5. Ferire il proprio corpo può essere una strategia per tradurre in dolore fisico una sofferenza emotiva
- la depressione, quando indifferenza e malinconia hanno la meglio rispetto a situazioni, sociali, emotive, familiari, che appaiono ingestibili. Come un lutto improvviso, i troppi cambiamenti
- il ritiro sociale, come nel fenomeno degli hikikomori. Condizione, questa, spesso associata ad una dipendenza da internet
- i disturbi alimentari, in cui l’adolescente può cadere, e che traducono tanto una sofferenza interiore quanto l’impossibilità di gestire i cambiamenti cui il corpo va incontro
- i disturbi dell’umore e d’ansia, che possono influire significativamente sull’equilibrio psichico complessivo dell’adolescente.
Come superare i problemi adolescenziali?
Il superamento dei problemi adolescenziali può essere definito come un lavoro di squadra, che interessa genitori e figli. Gli adolescenti, spesso, si sentono poco ascoltati e un genitore può lamentare, dal canto suo, l’impossibilità di capire il proprio figlio o la propria figlia. Comunicare bene in famiglia a volte può essere un lavoro difficile da compiere.
Può essere utile seguire alcuni comportamenti quali:
- non rimproverare né sanzionare la loro emotività, poiché spesso gli stessi adolescenti sono poco consapevoli dei cambiamenti che stanno attraversando, e le emozioni che vivono in questo periodo sono estremamente intense, e determinano anche suscettibilità e irritabilità
- gestire il conflitto invece di sfuggirlo, perché gli adolescenti hanno bisogno di relazione e di dialogo con gli adulti di riferimento proprio quando si crea attrito, anche rabbia, senza i quali spesso non si determina evoluzione. Gestire un conflitto attraverso il dialogo è un passaggio ineludibile verso l’età adulta
- dare spazio all’adolescente, per far sì che riesca a farsi proprie idee sulla realtà che lo circonda, sbagliando anche. È fondamentale che i genitori si pongano sempre in una condizione di ascolto. Non solo per comprendere un figlio o una figlia adolescenti, ma anche per restituire loro riflessioni e ulteriori tasselli per un confronto costruttivo.
L’importanza di saper ricorrere alla psicoterapia
Nei casi in cui i problemi di un figlio adolescente sembrano essere insormontabili anche per i genitori, o quando si ravvisano comportamenti depressivi, di isolamento o di chiusura che destano più di una preoccupazione, allora è il caso di rivolgersi ad uno psicologo o psicoterapeuta.
Per questa ragione il Santagostino dispone di un servizio adolescenti dedicato specificatamente ai problemi e alle questioni che possono insorgere durante questo delicato passaggio della vita.
Quando finisce l’adolescenza?
I genitori di giovani adolescenti e, alle prese con le difficoltà di questa fase della vita dei figli, devono essere consapevoli che il passaggio dall’adolescenza all’età adulta è graduale e può variare da persona a persona.
Tuttavia, alcuni segni comuni della fine dell’adolescenza includono il completamento dello sviluppo fisico, l’indipendenza finanziaria, la responsabilità legale e il raggiungimento di obiettivi educativi o professionali. In alcuni casi, ci si spinge a tappe più inoltrate come il matrimonio, la convivenza o persino la genitorialità.
È importante notare che l’età esatta in cui ciò avviene può essere diversa per ognuno, e l’idea stessa di essere “adulti” può variare da individuo a individuo e da cultura a cultura.