La psicoterapia è utile per stare meglio?

Come posso sapere se il percorso che sto facendo è efficace? In Santagostino Psiche utilizziamo un questionario, in due forme, per monitorare lo stato psicofisico dei […]

La psicoterapia è utile per stare meglio?

Come posso sapere se il percorso che sto facendo è efficace?
In Santagostino Psiche utilizziamo un questionario, in due forme, per monitorare lo stato psicofisico dei pazienti, l’andamento durante il percorso di cura e il raggiungimento degli obiettivi concordati. 

 

Spesso, quando iniziamo a pensare di intraprendere un percorso psicoterapeutico, per i più svariati motivi (di cura, di supporto, di crescita personale), ci facciamo assalire da vari dubbi e perplessità, anche considerando l’impegno che tale percorso richiede. 

Tra i vari dubbi, alcuni dei più comuni sono se tale percorso sia efficace per i nostri bisogni, se sia il più adatto per raggiungere i nostri obiettivi e se il terapeuta che abbiamo scelto sia davvero il più adatto per aiutarci. Una volta intrapreso il percorso di psicoterapia, soprattutto nelle fasi iniziali, un altro dubbio che può coglierci è se davvero il percorso che stiamo facendo ci stia effettivamente aiutando oppure no.

Queste perplessità sono assolutamente legittime, nella maggior parte dei casi sono semplicemente espressione di timori e necessità correlati al difficile passo di chiedere aiuto a un professionista

La prassi clinica dell’Area Psiche Santagostino è stata ideata e pianificata per cercare di accompagnare i nostri utenti ad affrontare tali dubbi e perplessità, aiutandoli a trovare il miglior trattamento possibile per raggiungere i propri obiettivi

Il primo colloquio clinico rappresenta la fase di inquadramento della problematica e dell’identificazione degli obiettivi dell’utente. Poi, l’utente viene indirizzato al percorso (e al terapeuta) ritenuto più idoneo per il raggiungimento di tali obiettivi. In questo percorso, fino a oggi, l’unico strumento che abbiamo usato per misurare l’efficacia di tale prassi è stato il feedback soggettivo diretto del paziente al proprio terapeuta. 

Abbiamo così deciso di inserire una nuova prassi clinica nei nostri percorsi che consenta di monitorare lo stato psicofisico dei nostri utenti dall’inizio del loro percorso terapeutico fino alla loro dimissione. 

Come? Tramite l’invio periodico di due questionari autosomministrati, attualmente considerati dalla comunità scientifica i migliori strumenti possibili (gold standard) per il monitoraggio degli esiti in psicoterapia nella pratica clinica quotidiana: il questionario Core-OM e il questionario Core-10.

Cosa sono i questionari e come funzionano

Il questionario Core-OM (Core Outcome Measures in Effectiveness Trials) è costituito da 34 domande che si suddividono in quattro aree principali: il benessere, i sintomi, il funzionamento quotidiano e le relazioni interpersonali. Ogni domanda viene valutata su una scala Likert a cinque punti, che va da “mai” a “sempre”. Ad esempio, alcune delle domande del Core OM potrebbero chiedere al paziente di valutare se si sente calmo e rilassato o se ha difficoltà a dormire. I nostri pazienti lo ricevono una volta al mese e se lo vorranno, potranno parlarne con il terapeuta.

Il Core-10 è una versione abbreviata del Core-OM, progettata per essere un questionario breve e facile da utilizzare, composto da 10 domande che valutano la gravità dei sintomi psicologici, tra cui ansia, depressione, stress e difficoltà a dormire. Viene mandato una volta alla settimana e, anche in questo caso, chi vuole potrà parlarne in seduta.

Core OM e Core-10 sono stati validati in diverse lingue e hanno dimostrato di avere buone proprietà psicometriche, cioè sono affidabili e sensibile ai cambiamenti clinici. 

Uno studio del 2017 pubblicato sulla rivista BMC Psychiatry ha esaminato l’utilità del Core OM per valutare l’efficacia del trattamento per la depressione e l’ansia in un campione di pazienti in ambulatorio. I risultati hanno indicato che questo questionario era sensibile ai cambiamenti clinici significativi e che poteva essere utilizzato per valutare in modo affidabile i risultati del trattamento.

Un altro studio del 2016, pubblicato sulla rivista Psychotherapy Research, ha esaminato l’utilità del Core OM per la valutazione dei risultati del trattamento della depressione in un campione di pazienti in ambulatorio: ancora una volta si è visto che il Core OM era un valido strumento per la valutazione dei risultati della terapia e che aveva buone proprietà psicometriche.

Perché è utile questo monitoraggio per gli utenti che stanno seguendo un percorso di psicoterapia?

Per varie ragioni, vediamone le principali:

  1. Valutazione e identificazione dei bisogni:

Il monitoraggio in psicoterapia consente ai terapeuti di raccogliere informazioni dettagliate sulle condizioni individuali dei pazienti. Affiancati alla normale prassi clinica, i questionari consentono ai terapeuti di valutare i bisogni specifici degli utenti, comprendere meglio i loro problemi e individuare le aree di intervento necessarie.

  1. Valutazione dell’andamento del trattamento:

Il monitoraggio regolare durante il percorso terapeutico permette di valutare l’andamento del trattamento. I terapeuti possono identificare i progressi e le sfide che gli utenti incontrano lungo il percorso, adattando di conseguenza le strategie terapeutiche. Il monitoraggio consente una revisione costante dei risultati e aiuta a mantenere l’allineamento tra i bisogni degli utenti e gli obiettivi terapeutici.

  1. Consapevolezza e auto-osservazione:

Il monitoraggio promuove la consapevolezza e l’auto-osservazione negli utenti. Attraverso l’attenzione consapevole ai propri pensieri, emozioni e comportamenti, gli utenti possono identificare schemi disfunzionali e lavorare per cambiarli. Il monitoraggio aiuta gli utenti a diventare più consapevoli di sé stessi, favorendo l’autonomia nel processo terapeutico e nel raggiungimento dei propri obiettivi.

  1. Orientamento verso l’obiettivo:
    Il monitoraggio fornisce agli utenti un senso di orientamento e di direzione nel loro percorso terapeutico. Quando gli utenti hanno una visione chiara dei progressi compiuti, possono sentirsi incoraggiati e motivati a continuare il lavoro. Il monitoraggio rende gli obiettivi misurabili e tangibili, consentendo agli utenti di valutare il proprio sviluppo nel corso del tempo.
  1. Adattabilità e personalizzazione:

Il monitoraggio permette di adattare il trattamento in base alle esigenze specifiche degli utenti. Ogni persona è unica, e attraverso il monitoraggio i terapeuti possono apportare modifiche mirate alle strategie terapeutiche, assicurandosi che il percorso sia personalizzato e risponda alle necessità individuali. Ciò favorisce un trattamento più efficace e risulta in risultati migliori.

Per tutte queste ragioni, già nel 2015 la Commissione Europea riteneva fondamentale il monitoraggio degli esiti dei trattamenti nei servizi che erogano trattamenti di psicoterapia. Tale indicazione è stata successivamente recepita e confermata dal Consiglio Nazionale Ordine Psicologi e da diversi Ordini degli Psicologi Regionali. 

Oggi anche l’Area Psiche Santagostino si allinea a queste indicazioni introducendo nella nostra pratica clinica l’utilizzo dei questionari CORE per il monitoraggio clinico. Siamo certi che tale introduzione determinerà un miglioramento della qualità dei percorsi che eroghiamo quotidianamente, oltre a permetterci di migliorare costantemente nel tempo i trattamenti che offriamo. Infine, ciò ci permetterà di comunicare ai nostri utenti in modo chiaro e trasparente i vantaggi che potranno ottenere intraprendendo un percorso di psicoterapia con Psiche.