L’asessualità descrive la mancanza di attrazione sessuale verso gli altri, ma anche uno scarso interesse per l’attività di tipo sessuale, con qualunque genere.
Alcuni considerano l’asessualità come un vero e proprio orientamento sessuale, la cui peculiarità è appunto l’assenza di attrazione sessuale. Ciò non vuol dire, però, che la persona asessuale non abbia alcun tipo di attività o che non faccia sesso, in quanto l’asessualità non significa necessariamente mancanza di libido.
In questo articolo vedremo come si comporta una persona asessuale, che tipologie di asessuali ci sono e come vivono la propria sessualità.
Come si fa a capire se si è asessuati?
Prima di capire quali siano le caratteristiche e i comportamenti delle persone asessuali, bisogna precisare che quest’ultime mantengono comunque delle pulsioni e l’asessualità non significa necessariamente mancanza di libido.
Il desiderio delle persone asessuali, infatti, può essere alimentato anche da aspetti meramente ormonali, oltre che psicologici e possono anche non essere legati ad un soggetto specifico. Inoltre, la soddisfazione dei bisogni sessuali non richiede necessariamente l’interazione con qualcun altro.
Asessualità, quindi, vuol dire solamente che manca l’attrazione di tipo sessuale verso qualcun altro. Ciò, però, non esula dal bisogno di soddisfare la propria libido, che può essere declinata e assecondata nei modi che ciascuno predilige.
L’asessualità, poi, non va confusa con altri orientamenti e attitudini che con essa condividono solo alcuni aspetti. Stiamo parlando ad esempio della gray sessualità, in cui l’attrazione è ridotta al lumicino e solo in minima parte influenzata dai comportamenti altrui.
Un secondo tipo di orientamento simile, ma non sovrapponibile all’asessualità è la demisessualità. In questo caso, infatti, il desiderio sessuale verso le altre persone si manifesta, ma solo a condizione che si instauri tra le parti una forte empatia e un altrettanto significativo interesse di tipo romantico.
Com’è una persona asessuale?
Come abbiamo anticipato, l’asessualità è considerata generalmente un tipo di orientamento sessuale. La persona asessuale condivide diverse caratteristiche con altre attitudini o comportamenti. Ma anche con un disturbo psicologico, noto come disturbo ipoattivo del desiderio sessuale maschile e di quello femminile.
Questi disturbi si distinguono per la ricorrente assenza o insufficienza di:
- pensieri sessuali
- fantasie erotiche
- desiderio di attività sessuali
Per formulare una diagnosi di disturbo ipoattivo del desiderio sessuale (maschile o femminile), è necessario che tali manifestazioni durino per un periodo di almeno sei mesi.
Ancora diverso, poi, è il discorso che riguarda le disfunzioni sessuali. In questo caso, infatti, gli eventuali sintomi dovrebbero creare nel soggetto che li accusa anche un disagio psicologico clinicamente significativo. Un disagio che non è necessariamente presente nelle persone asessuali.
Questa è probabilmente la differenza più significativa tra l’asessualità e il disturbo ipoattivo della sessualità.
Nelle persone asessuali, infatti, lo scarso o assente desiderio non è necessariamente accompagnato da disagio associato alle proprie attitudini sessuali o a sintomi depressivi.
L’asessualità non significa nemmeno non praticare alcuna attività sessuale, né tantomeno che ci sia un’assenza di desiderio o di attrazione diversa da quella di tipo sessuale, come l’attrazione romantica o affettiva nei confronti delle altre persone.
Le persone asessuali, infatti, possono avere varie inclinazioni di tipo romantico, anche quando non sono accompagnate da desiderio fisico e sessuale.
A tal proposito si possono distinguere persone con inclinazioni:
- eteroromantiche: quando l’attrazione affettiva è verso il genere opposto al proprio
- biromantiche: quando l’interesse è rivolto a entrambi i generi
- omoromantiche: attrazione verso il genere uguale al proprio
- aromantiche: ci possono essere anche persone in cui, oltre al desiderio sessuale, manca anche un’attrazione di tipo affettivo
L’asessualità, infine, non va necessariamente a inficiare quelle che sono le funzioni fisiologiche di ciascun individuo. Una persona asessuale, infatti può mantenere intatta la capacità di avere un’erezione o di lubrificazione vaginale.
Quanti tipi di asessuali ci sono?
Abbiamo visto, quindi, come l’asessualità non significhi necessariamente mancanza di pratiche o attività sessuali. A prescindere dal desiderio o dalle pulsioni, una persona asessuale può decidere di fare sesso per altre e svariate motivazioni:
- assecondare il desiderio del partner
- sperimentazione
- avere dei figli
- condividere un momento di grande intimità
- soddisfare la propria libido
Bisogna, poi, distinguere quello che è l’orientamento sessuale da quello romantico, che possono essere due aspetti molto diversi. Una persona asessuale, infatti, può provare interesse verso altri individui di qualsiasi genere. E, come detto, le inclinazioni possono essere molteplici: dagli asessuali eteromantici, ai panromantici, passando per gli omoromantici o i biromantici.
(10 Aprile 2023)