La compassion focused therapy: cos’è e perché funziona

La terapia basata sulla compassione (CFT) è un approccio psicoterapeutico che aiuta le persone a sviluppare compassione verso se stesse e gli altri, riducendo l'auto-critica e il senso di vergogna. È particolarmente efficace per chi soffre di ansia, depressione e bassa autostima, poiché promuove una gestione più equilibrata delle emozioni. La CFT è utile quando l'auto-giudizio e la vergogna sono alla base della sofferenza, insegnando a sostituirli con gentilezza e comprensione.

La compassion focused therapy: cos’è e perché funziona

Cos’è la compassion focused therapy

La Compassion Focused Therapy (CFT) è un approccio psicoterapeutico sviluppato da Paul Gilbert negli anni 2000. Si basa sull’idea che molte persone vivono emozioni come la vergogna, il senso di colpa o l’auto-critica in modo importante, e che queste emozioni possono essere causa di sofferenza psicologica. La CFT propone di coltivare la compassione verso se stessi e gli altri, per ridurre l’impatto negativo di questi sentimenti.

Questo tipo di terapia integra elementi di psicologia evoluzionistica, neuroscienze e modelli della teoria dell’attaccamento, focalizzandosi sul sistema emotivo umano e sul modo in cui la nostra mente si è evoluta per gestire minacce e stimoli stressanti. Spesso infatti, chi soffre di disturbi psicologici tende a sovra-attivare il sistema di minaccia, vivendo costantemente in uno stato di allarme. La CFT cerca proprio di riequilibrare questo meccanismo, stimolando il sistema della cura e della sicurezza interiore.

L’efficacia della Compassion Focused Therapy risiede nella sua capacità di trasformare l’auto-critica in auto-compassione, riducendo così ansia, senso di depressione e altre condizioni legate alla regolazione delle emozioni. Questo approccio è particolarmente indicato per persone che lottano con la bassa autostima, disturbi dell’umore e disturbi alimentari, poiché insegna ad affrontare le proprie emozioni con gentilezza piuttosto che con giudizio.

Grazie all’enfasi sul creare un ambiente psicologico sicuro e accogliente, la CFT è considerata oggi un metodo efficace per aiutare le persone a sviluppare una relazione più sana con se stesse e gli altri, migliorando il benessere psicologico a lungo termine.

Come funziona la Compassion Focused Therapy?

I principi della compassion focused therapy (CFT) si basano sull’integrazione di tecniche della terapia cognitivo-comportamentale (CBT) con un focus particolare sullo sviluppo della compassione. La CBT fornisce strumenti pratici e cognitivi che aiutano i pazienti a identificare e modificare pensieri e comportamenti disfunzionali, permettendo loro di affrontare in modo più efficace le proprie sfide quotidiane. Tuttavia, la CFT va oltre, aggiungendo un elemento fondamentale: la gestione e l’accettazione della componente emotiva.

Uno degli aspetti centrali della CFT è che non si limita ad insegnare strategie per ridurre il disagio psicologico, ma incoraggia la persona a comprendere e accettare le proprie emozioni, anche quelle più difficili. Spesso, chi soffre di ansia, depressione o eccessiva auto-critica tende a evitare o reprimere emozioni negative, aggravando il proprio malessere. La compassion focused therapy insegna che riconoscere e accettare le emozioni è il primo passo per affrontarle in modo efficace.

Questa accettazione emotiva crea un senso di sicurezza interiore, permettendo alla persona di sentirsi più stabile e resiliente, anche di fronte a situazioni complesse o compiti difficili. La CFT lavora per attivare il sistema di cura e protezione interiore, riducendo l’eccessiva attivazione del sistema di minaccia, che è spesso responsabile di stati di allarme o stress cronico. Così facendo, la terapia non solo aiuta il paziente a gestire le difficoltà, ma gli permette di affrontarle con un atteggiamento più compassionevole e positivo verso se stesso.

Questa capacità di auto-compassione contribuisce a creare un ciclo positivo, in cui la persona si sente progressivamente più sicura e capace di affrontare le sfide della vita con equilibrio e gentilezza.

Quali sono gli obiettivi della terapia incentrata sulla compassione?

Gli obiettivi della terapia incentrata sulla compassione (CFT) mirano a trasformare il modo in cui le persone si relazionano con se stesse e con le proprie emozioni, promuovendo benessere e resilienza emotiva che viene raggiunta anche attraverso esercizi pratici. Attraverso la CFT i pazienti imparano a gestire meglio l’auto-critica e a sviluppare una connessione più sana con gli altri. Ecco quali possono essere i tre principali obiettivi di un percorso basato sulla compassione:

  1. Ridurre l’auto-critica e il senso di vergogna: la CFT aiuta le persone a identificare e trasformare la voce interiore critica, che spesso causa sofferenza emotiva. L’obiettivo è sostituire questa auto-critica con una voce più gentile e compassionevole, capace di ridurre sentimenti di vergogna e frustrazione.
  2. Sviluppare la compassione verso se stessi: insegnare ai pazienti a trattarsi con gentilezza e comprensione, soprattutto nei momenti di difficoltà. Allenare questa abilità consente di affrontare le sfide della vita con maggiore serenità, riducendo l’ansia e i sintomi depressivi.
  3. Migliorare le relazioni interpersonali attraverso la compassione verso gli altri: la CFT non si limita al benessere individuale, ma promuove anche lo sviluppo di una compassione autentica verso gli altri. Questo obiettivo mira a migliorare la qualità delle relazioni, creando connessioni più profonde e soddisfacenti basate sull’empatia e sulla comprensione reciproca.

In sintesi la Compassion Focused Therapy si propone di creare un equilibrio emotivo attraverso la compassione, sia verso se stessi che verso gli altri, migliorando così il benessere psicologico e relazionale.

Quali sono i principi chiave della terapia incentrata sulla compassione?

I principi della compassion focused therapy (CFT) si fondano sull’importanza di coltivare la compassione come un’abilità fondamentale per il benessere psicologico. La terapia inizia con lo sviluppo di un’ottima relazione terapeutica, elemento essenziale per creare un ambiente sicuro e accogliente. Il rapporto tra terapeuta e paziente è basato sulla fiducia e sul rispetto reciproco, promuovendo un’atmosfera in cui è possibile esplorare le proprie vulnerabilità senza paura di giudizio.

Poi, uno dei passi cruciali nella CFT è abbandonare la colpevolizzazione, che spesso alimenta l’auto-critica e il senso di vergogna. Invece di colpevolizzare se stessi per errori o difficoltà, la terapia insegna a guardare con compassione alle proprie esperienze, riconoscendo che tutti gli esseri umani attraversano momenti di sofferenza. Questo processo aiuta a trasformare la percezione del fallimento in un’opportunità di crescita.

Un altro principio chiave è allenare la compassione verso se stessi. La CFT sottolinea che la compassione non è un’emozione passiva, ma un’abilità che può essere sviluppata e rafforzata con pratica e pazienza. Durante le sedute terapeutiche, il terapeuta guida il paziente nell’apprendimento di tecniche per generare sentimenti di gentilezza verso se stesso, anche nei momenti di difficoltà.

Infine la terapia incoraggia lo sviluppo della compassione anche verso gli altri. Questo non solo migliora le relazioni interpersonali, ma contribuisce a creare un senso di connessione e appartenenza, elementi cruciali per il benessere emotivo. Attraverso esercizi e riflessioni, la CFT insegna che la compassione è una forza trasformativa che, se coltivata, può migliorare la qualità della vita e delle relazioni.

Quali sono i limiti della compassion focused therapy?

La compassion focused therapy (CFT), pur essendo un approccio dalla comprovata efficacia per molte condizioni, presenta alcuni limiti che è importante considerare. Uno dei principali è che la CFT richiede un impegno prolungato. Poiché la compassione è vista come un’abilità che si sviluppa nel tempo, i pazienti devono essere disposti a lavorare a lungo termine per ottenere risultati significativi. Questo può essere un problema per coloro che cercano soluzioni rapide o che hanno difficoltà a mantenere una costanza nel percorso terapeutico.

Inoltre la CFT potrebbe non essere immediatamente adatta a tutti i tipi di pazienti, specialmente per chi soffre di disturbi psicologici più gravi o ha difficoltà a riconoscere e accettare l’importanza della compassione verso di sé. In questi casi la resistenza iniziale a lavorare su emozioni come la vergogna o l’auto-critica può rallentare il processo terapeutico.

Un altro limite è che la compassione può essere fraintesa come un’emozione debole o inutile. Alcuni pazienti possono trovare difficile comprendere che la compassione non significa indulgere verso se stessi o evitare responsabilità, ma piuttosto sviluppare una relazione più gentile e costruttiva con le proprie emozioni.

Infine, come in ogni approccio terapeutico, il successo della CFT dipende molto dalla qualità della relazione terapeutica e dalla disponibilità del paziente a impegnarsi nel percorso. Se manca una buona sintonia con il terapeuta o se il paziente non è pronto ad affrontare il proprio problema, i benefici della terapia potrebbero essere limitati.