Effetti della chemioterapia sul cervello e l’umore

Questo trattamento può avere un impatto notevole sulla qualità di vita del paziente. Vediamo come limitare gli effetti collaterali e in che modo la psicoterapia può essere d'aiuto

Effetti della chemioterapia sul cervello e l’umore

La chemioterapia è una forma di trattamento utilizzata per combattere i tumore, che agisce sulle cellule cancerose. 

Tuttavia, come tutte le armi, anche la chemioterapia può avere conseguenze, e nella maggior parte dei casi, alcune di queste colpiscono direttamente il corpo e la mente di chi la subisce.

In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio gli effetti della chemioterapia sul corpo e sull’umore dei pazienti. Dalla fatica all’ansia, fino alla nebbia cognitiva, cercheremo di esplorare numerosi aspetti molto spesso trascurati. 

Come funziona la chemioterapia?

La chemioterapia è una forma di trattamento contro il cancro che prevede l’uso di farmaci speciali per eliminare le cellule cancerose. Tali farmaci vengono somministrati al paziente per via endovenosa od orale e, una volta assorbiti dal corpo attraverso il flusso sanguigno, si diffondono e danneggiano le cellule cancerose in diversi modi:

  • interferenza con la divisione cellulare. Alcuni farmaci chemioterapici impediscono alle cellule cancerose di dividersi e crescere, limitando così la loro capacità di proliferare.
  • Danni al DNA. Altri farmaci provocano danni al DNA delle cellule cancerose, il che può impedire loro di riprodursi in modo corretto o addirittura portare alla loro morte.
  • Inibizione di nuove cellule. Alcuni farmaci possono bloccare la formazione di nuove cellule cancerose, rallentando così la crescita del tumore.
  • Attivazione o miglioramento del sistema immunitario. Alcuni farmaci possono aiutare il sistema immunitario del corpo a riconoscere e distruggere meglio le cellule cancerose.

La chemioterapia può essere somministrata in diverse sessioni, e il tipo di farmaci utilizzati e la durata del trattamento differiscono a seconda del tipo di cancro, dello stadio della malattia e della risposta individuale del paziente. 

Effetti collaterali della chemioterapia

Sebbene sia efficace nel distruggere le cellule cancerose, però, la chemioterapia può provocare effetti collaterali significativi, poiché può rischia di danneggiare anche le cellule sane. Tali effetti possono variare da persona a persona ma in linea generale includono:

  • fatica e stanchezza. La chemioterapia è spesso associata a una sensazione generale di stanchezza, nota come affaticamento da chemioterapia. Questa stanchezza può influenzare l’umore, portando a irritabilità o depressione.
  • Problemi cognitivi. Alcune persone sottoposte a chemioterapia segnalano difficoltà cognitive, comunemente definite “chemio-cervello” o “nebbia da chemioterapia”. Questi problemi possono includere difficoltà di concentrazione, perdita di memoria e confusione mentale.
  • Depressione e ansia. La chemioterapia può essere fisicamente e emotivamente stressante. Questo stress può contribuire allo sviluppo di sintomi di ansia e depressione in alcune persone.
  • Fluttuazioni ormonali. Alcuni tipi di chemioterapia possono influenzare gli ormoni nel corpo. Questi cambiamenti ormonali possono avere effetti sull’umore e sul benessere emotivo.
  • Caduta dei capelli e cambiamenti nell’immagine corporea. La perdita di capelli e altri cambiamenti fisici causati dalla chemioterapia possono avere un impatto significativo sull’autostima e sull’umore.
  • Importanti reazioni emotive. La paura, l’incertezza e lo stress legati alla chemioterapia possono portare a reazioni emotive intense. È normale sperimentare una vasta gamma di emozioni durante il trattamento.
  • Sensibilità all’ambiente. Durante la chemioterapia, alcune persone possono diventare più sensibili agli stimoli ambientali come rumori forti o luci intense, il che può influenzare il loro stato emotivo.

Che dolori provoca la chemioterapia?

La chemioterapia può causare anche diversi tipi di dolore. Tra questi segnaliamo:

  • nausea e vomito. Molti pazienti sperimentano nausea e vomito durante o nei giorni successivi alle sessioni di chemioterapia. Questi sintomi possono essere gestiti con farmaci antiemetici prescritti dal medico.
  • Dolori muscolari e articolari. Alcuni pazienti sperimentano dolori muscolari e articolari durante il trattamento. Questo può essere causato dai farmaci o dall’indebolimento generale del corpo.
  • Dolore al sito di iniezione. Se la chemioterapia viene somministrata tramite iniezione, il sito di iniezione può diventare dolente o sensibile.
  • Ulcerazioni e irritazioni della mucosa. La chemioterapia può danneggiare la mucosa del cavo orale, della gola e del tratto gastrointestinale, causando ulcere e irritazioni dolorose.
  • Neuropatia periferica. Alcuni farmaci chemioterapici possono danneggiare i nervi periferici, causando dolore, formicolio o intorpidimento nelle mani e nei piedi.
  • Mal di testa. Alcuni pazienti riferiscono mal di testa durante o dopo il trattamento.
  • Dolore addominale. La chemioterapia può causare irritazione del tratto gastrointestinale, portando a dolori addominali o crampi.
  • Dolori ossei. Alcuni farmaci chemioterapici possono indebolire le ossa, causando dolori ossei.

Quando si sentono gli effetti della chemio?

I tempi in cui gli effetti della chemioterapia si fanno sentire possono variare considerevolmente da persona a persona. Ciò dipende da diversi fattori chiave. Come già detto, uno di questi è il tipo specifico di chemioterapia che si sta ricevendo. Alcuni farmaci chemioterapici possono infatti scatenare effetti collaterali quasi immediatamente dopo la prima somministrazione, mentre altri possono richiedere più tempo prima che si manifestino.

Un altro elemento cruciale è la dose di chemioterapia e la durata complessiva del trattamento. In generale, maggiore è la dose di farmaco e più a lungo si prolunga il trattamento, maggiori sono le probabilità di sperimentare effetti collaterali precoci o persistenti. Inoltre, poiché la chemioterapia può essere somministrata in cicli, con periodi di riposo tra le sessioni, vi possono essere importanti variazioni in base al momento specifico del ciclo in cui ci si trova.

Lo stato di salute generale prima di iniziare la chemioterapia gioca poi un ruolo molto importante. Se il sistema immunitario è già compromesso o vi sono condizioni mediche preesistenti, si è in genere più suscettibili agli effetti collaterali o si potrebbe sperimentarli più precocemente.

Nel complesso, la maggior parte dei pazienti oncologici possono iniziare a sperimentare nausea, affaticamento e caduta dei capelli già entro poche ore o giorni dalla prima sessione di trattamento, mentre altri effetti collaterali, come la neuropatia periferica o cambiamenti nelle cellule del sangue, potrebbero manifestarsi durante o dopo alcune settimane di trattamento.

Quanto tempo ci vuole per smaltire gli effetti della chemioterapia?

Anche il tempo richiesto per superare gli effetti della chemioterapia varia notevolmente da persona a persona e dipende da diversi fattori. Bisogna considerare il tipo specifico di chemioterapia che viene somministrato, poiché alcuni farmaci possono avere effetti collaterali a breve termine che scompaiono relativamente velocemente, mentre altri possono causare effetti a lungo termine che richiedono più tempo per essere gestiti o possono essere permanenti.

La durata del trattamento è un altro elemento importante. Alcuni trattamenti sono brevi e possono richiedere solo poche settimane, mentre altri possono durare diversi mesi o addirittura anni. Gli effetti collaterali possono persistere durante tutto il periodo di trattamento e talvolta anche dopo la sua conclusione.

La dose di chemioterapia è un altro fattore cruciale da considerare. Una dose più elevata può causare effetti collaterali più intensi e prolungati, dilatando così il tempo necessario per il recupero.

Infine, lo stato di salute generale del paziente prima di iniziare la chemioterapia può influenzare ugualmente il recupero. Un sistema immunitario compromesso o altre condizioni mediche preesistenti possono prolungare i tempi di recupero, così come uno stile di vita non sano e disequilibrato. 

Il supporto medico e le terapie complementari giocano un ruolo altrettanto importante nel recupero. Alcune persone, ad esempio, beneficiano di terapie di supporto come la fisioterapia o la terapia occupazionale per gestire gli effetti collaterali a lungo termine. Ovviamente, anche il supporto psicologico è un ottimo alleato per la ripresa, fornendo un aiuto concreto ai pazienti nella risoluzione di problematiche insorte a seguito della terapia, come la dismorfofobia o difficoltà legate al sesso.

Cosa non si deve fare quando si fa la chemioterapia?

Durante il trattamento di chemioterapia, è importante seguire alcune linee guida per garantire la sicurezza e il successo del trattamento. Ecco alcune cose che generalmente si dovrebbero evitare quando si fa la chemioterapia:

  1. Evitare il contatto con persone malate. Poiché la chemioterapia può compromettere il sistema immunitario, è consigliabile evitare il contatto ravvicinato con persone che sono malate, specialmente con infezioni contagiose come il raffreddore o l’influenza.
  2. Non saltare le sedute di trattamento. È importante seguire rigorosamente il piano di trattamento prescritto dal medico, comprese le sedute di chemioterapia programmate. Saltare una seduta potrebbe compromettere l’efficacia del trattamento.
  3. Evitare farmaci non autorizzati. Durante la chemioterapia, è essenziale informare il medico su qualsiasi altro farmaco o integratore che si sta assumendo. Alcuni farmaci o integratori possono infatti interferire con il trattamento.
  4. Non sottovalutare gli effetti collaterali. Gli effetti collaterali della chemioterapia possono variare da persona a persona. Non ignorare gli effetti collaterali o cercare di trattarli da soli. È fondamentale comunicare con il medico o l’equipe di cura per ricevere il supporto adeguato.
  5. Evitare l’alcol e il fumo. L’alcol può interagire con alcuni farmaci chemioterapici, quindi è meglio evitarlo durante il trattamento. Inoltre, il fumo del tabacco può compromettere la capacità del corpo di guarire e riprendersi, quindi è consigliabile smettere di fumare.
  6. Evitare cibi a rischio. Durante la chemioterapia, il sistema immunitario è spesso indebolito. Pertanto, è importante evitare cibi crudi o poco cotti che potrebbero contenere batteri nocivi, come il sushi o le uova crude.
  7. Non trascurare l’idratazione e l’alimentazione. Mantenere una dieta equilibrata e idratarsi regolarmente è fondamentale per il benessere durante il trattamento. Se si verificano problemi di nausea o perdita di appetito, è possibile chiedere al medico di raccomandare una dieta adatta.
  8. Evitare situazioni stressanti. La chemioterapia può essere emotivamente e fisicamente stressante. Cercare di ridurre lo stress il più possibile, prendendo il tempo per rilassarsi e cercando supporto emotivo quando necessario, è fondamentale.
  9. Non fare sforzi eccessivi. Durante la chemioterapia, sentirti stanco e avere una minore energia è molto comune. È importante evitare sforzi eccessivi e cercare di pianificare il riposo quando necessario.
  10. Non esitare a comunicare. Se vi sono domande, preoccupazioni o dubbi sulla chemioterapia o sugli effetti collaterali, non bisogna esitare a comunicare con il proprio medico o l’equipe di cura. La comunicazione aperta è essenziale per ottenere il supporto di cui si ha bisogno durante il trattamento.

Chemioterapia e supporto psicologico

Come anticipato, l’importanza del supporto psicologico durante la chemioterapia è capitale. Questo tipo di trattamento per il cancro porta infatti con sé una serie di sfide emotive e psicologiche che possono avere un impatto significativo sulla vita del paziente. Una delle principali è rappresentata dall’ansia e dalla paura che possono derivare dalla diagnosi e dal trattamento. Queste emozioni possono essere travolgenti, ma un terapeuta esperto può aiutare il paziente a gestirle, fornendo strumenti per affrontare l’incertezza e il cambiamento nella sua vita.

Il supporto psicologico può inoltre, come già detto, contribuire a migliorare la qualità di vita del paziente, offrendo strategie per affrontare gli effetti collaterali, mantenere un atteggiamento positivo e restare motivati nel seguire il piano di trattamento prescritto dai medici.

Inoltre, anche le relazioni familiari e sociali possono essere influenzate dal trattamento del cancro, e qui il ruolo del professionista della salute mentale è fondamentale. Essi possono facilitare la comunicazione tra il paziente e i suoi cari, aiutando a gestire i cambiamenti nei ruoli e nelle dinamiche familiari.

In conclusione, il supporto psicologico è essenziale durante la chemioterapia per migliorare la qualità di vita del paziente e dei suoi familiari, promuovere l’aderenza al trattamento e aiutare a sviluppare efficaci strategie di coping, un elemento vitale da includere nel piano di cura oncologica.