Psichiatria

Come imparare a scegliere

Prendere decisioni non è mai semplice. Tuttavia, rimanere intrappolati nell'incertezza può esser addirittura peggio di una scelta sbagliata. La nostra guida per uscire dal limbo

Come imparare a scegliere

Nella complessa danza delle scelte che ci ritroviamo a prendere quotidianamente, spesso restiamo intrappolati nella rete dell’indecisione.

Non si tratta però di un aspetto secondario: imparare a scegliere è una competenza fondamentale che influisce enormemente sulla qualità della nostra vita.

Eppure, non è raro trovarsi impantanati in un limbo di incertezza, sentendo il peso della responsabilità e della paura di sbagliare gravarci sulle spalle. Ma c’è una buona notizia! Affrontare la sfida di fare scelte consapevoli è un segno di intelligenza emotiva e mentale, ecco come riuscire a vincere il dubbio e prendere decisioni. 

Perché si è indecisi?

L’atto di scegliere può scatenare un’ampia gamma di emozioni, dalla trepidazione all‘ansia. Questa indecisione può derivare da molteplici fattori, tra cui:

Sentimenti, questi, che possono creare un blocco psicologico, facendoci ritrovare in una posizione di stallo. È importante capire, però, che l’essere indecisi è una condizione umana naturale e non un segno di debolezza e che prima si accetta la propria fallibilità, prima si imparerà a prendere decisioni con più leggerezza. 

L’incertezza nelle decisioni emerge da diverse ragioni psicologiche. La paura di commettere errori è un fattore centrale, poiché si teme che una scelta sbagliata possa portare a conseguenze negative. Tuttavia, anche l’ansia di non essere all’altezza delle aspettative, sia personali che altrui, può generare dubbi nel processo decisionale.

Inoltre, la mancanza di controllo sulle conseguenze di una scelta e la sovrabbondanza di opzioni disponibili possono contribuire in gran misura all’incertezza.

Senza contare che, in un mondo in cui le possibilità e le informazioni accessibili sono sempre più numerose, soprattutto con l’avvento dei social network, può persino emergere la paura di perdersi eventi sociali, attività o opportunità che sembrano essere piacevoli o significativi (FOMO – Fear of missing out).

Infine, la mancanza di fiducia nelle proprie abilità decisionali può portare a cercare costantemente approvazione esterna, impedendo una scelta autentica e spontanea.

Cosa fare se sei indeciso?

Quando ci si ritrova intrappolati e non si sa da dove cominciare, esistono però alcune strategie che possono aiutare a imparare a scegliere, superando l’indecisione. Eccone alcune:

  • Chiarire l’obiettivo.
  • Ascoltare l’istinto, prestando attenzione anche alle sensazioni fisiche che accompagnano le diverse opzioni. Un “brivido” positivo potrebbe essere un segnale di aver intrapreso la strada giusta, mentre una sensazione di disagio potrebbe suggerire di esaminare più da vicino quella scelta.
  • Approfondire le conoscenze e cercare di ottenere maggiori informazioni per alleviare il peso dell’incertezza e prendere decisioni più informate.
  • Analizzare i pro e i contro (pratici ed emotivi) di ciascuna opzione.
  • Fidarsi del processo. Accettare che ogni opzione avrà vantaggi e svantaggi e che, purché non esista la scelta perfetta, l’importante è prendere una decisione basata sulle proprie esigenze e valori.
  • Sperimentare la tecnica della “peggiore fantasia” per affrontare direttamente le paure legate alle possibili conseguenze negative di una decisione. Questa pratica consiste nell’immaginare il peggior scenario possibile e osservare in maniera distaccata quella che potrebbe essere la propria reazione al cosiddetto worst case scenario. 
  • Evitare l’autoinganno. Un aspetto fondamentale è essere sinceri riguardo le motivazioni e paure che muovono le nostre azioni. 
  • Prendere una decisione graduale. Iniziare con una scelta che sembra più sensata in quel momento e lasciarsi aperta la possibilità di cambiare rotta in futuro.
  • Limitare il tempo per decidere. Fissare un termine temporale può aiutare a focalizzare la mente e ridurre l’analisi eccessiva.
  • Accettare che l’errore esiste. Bisogna sempre ricordarsi che sbagliare è umano ed offre un’opportunità di apprendimento importante.

In sintesi, imparare a scegliere richiede quindi un mix di ascolto dell’istinto, analisi delle opzioni e accettazione delle eventuali conseguenze. L’obiettivo è prendere decisioni basate su conoscenza e consapevolezza anziché essere paralizzati dall’incertezza.

Come prendere decisioni senza rimpianti?

Come già argomentato in precedenza, prendere decisioni implica inevitabilmente l’accettazione dei rischi. Tuttavia, ci sono modi per minimizzare la possibilità di rimpianti futuri. Guardare la paura direttamente negli occhi, ad esempio, è una strategia che può aiutare a smorzare l’ansia provocata dal dover prendere una decisione. 

Esaminare il peggior scenario possibile prima di agire spesso rivela che le conseguenze temute sono meno drammatiche di quanto si pensi. Inoltre, evitare l’autoinganno e affrontare le proprie paure riduce l’ansia e prepara a prendere una decisione più informata.

Inoltre, bisogna ricordarsi che è fondamentale accettare che il rimpianto possa essere una reazione naturale a qualsiasi decisione. L’incertezza è parte integrante della vita e tutti noi, in un momento o l’altro della nostra vita, ci siamo chiesti o ci chiederemo prima o poi se abbiamo fatto la scelta giusta. 

La scelta perfetta, infatti, non esiste. La chiave per convivere serenamente con una decisione sta nella riflessione oggettiva dopo averla presa. Chiedersi cosa si è imparato da essa, anche se l’esito non è stato quello sperato. Dunque concentrarsi su ciò che si è ottenuto e valutare se gli aspetti positivi possono bilanciare i rimpianti. 

Fondamentale è guardare al rimpianto come ad un’opportunità di crescita personale. 

Un buon proposito per il futuro può essere quello di analizzare a posteriori cosa si è imparato, chiedersi quali azioni si possono mettere in pratica o cosa si potrebbe fare diversamente qualora dovessero presentarsi situazioni simili in futuro.

Se necessario, può risultare utile anche condividere i sentimenti con qualcun altro: un amico fidato, un familiare o un terapeuta.

Quando si sbaglia si impara?

Sbagliare non dovrebbe mai essere visto come una debolezza, ma piuttosto come una tappa cruciale nella nostra crescita personale. Le decisioni sbagliate possono certamente portare a conseguenze indesiderate, ma sono proprio queste stesse conseguenze a insegnarci lezioni di inestimabile valore. In realtà, ogni decisione, che sia giusta o sbagliata, contribuisce alla nostra esperienza e ci arricchisce con nuove conoscenze.

Il segreto sta nel non temere il rischio di sbagliare, ma nel fronteggiarlo con coraggio e mente aperta. È attraverso queste sfide e i relativi errori che acquisiamo la capacità di prendere decisioni ogni giorno più sagge e consapevoli. Le decisioni che portano a risultati non desiderati, infatti, ci spingono a riflettere e a esaminare criticamente ciò che è andato storto, identificare le cause profonde degli errori e scoprire nuovi approcci per affrontare situazioni simili in futuro.

Gli errori ci mettono quindi alla prova e ci costringono a cambiare e a sviluppare nuove competenze come la resilienza, fiducia in noi stessi e la capacità di problem solvingInoltre, ci rivelano le nostre attuali limitazioni in termini di conoscenza e abilità. Ci spingono a cercare nuove informazioni, a esplorare nuove prospettive e a continuare a imparare, inducendo una crescita personale e professionale significativa nel lungo termine.

In conclusione, sbagliare è parte intrinseca dell’esperienza umana. Ciò che conta davvero è come affrontiamo gli errori, abbracciandoli come opportunità di apprendimento, affrontandoli con maturità e traendo lezioni che ci consentano di migliorare le nostre decisioni, imparare a scegliere con più serenità e crescere come individui.