La motivazione intrinseca

La motivazione è la forza che ci spinge a compiere azioni e a perseguire obiettivi per il puro piacere di farlo. L'elemento chiave di questo tipo di motivazione è che l’azione stessa è la ricompensa, il che la distingue dalla motivazione estrinseca

La motivazione intrinseca

La motivazione è la forza che ci spinge a compiere azioni e a perseguire obiettivi. Tra i vari tipi di motivazione, quella intrinseca occupa un posto di rilievo. La motivazione intrinseca si riferisce all’impulso interno a svolgere un’attività per il puro piacere che essa genera, senza la necessità di una ricompensa esterna. L’elemento chiave di questo tipo di motivazione è che l’azione stessa è la ricompensa, il che la distingue dalla motivazione estrinseca.

Nella psicologia moderna, la motivazione intrinseca è riconosciuta come uno dei fattori alla base del benessere mentale e della soddisfazione personale.

In un mondo sempre più incentrato sulle ricompense esterne, come salari o promozioni, capire l’importanza della motivazione intrinseca può avere un impatto significativo sul modo in cui le persone affrontano lavoro, studio e relazioni.

Quanti sono i tipi di motivazione?

La motivazione non è un fenomeno unico: ne esistono diverse forme che influenzano il comportamento umano.

I principali tipi di motivazione sono intrinseca ed estrinseca, ma esistono anche altre varianti, come la motivazione identificata e quella introiettata.

  • Motivazione intrinseca: si manifesta quando una persona è spinta da un desiderio interno di compiere un’attività per la pura gioia o interesse che ne deriva. Questa forma di motivazione è altamente autonoma e conduce a un maggiore coinvolgimento e a prestazioni più elevate. Ad esempio, un bambino che costruisce un puzzle per il piacere della sfida intellettuale è mosso da motivazione intrinseca.
  • Motivazione estrinseca: si basa su fattori esterni. Le persone agiscono per ottenere una ricompensa esterna o evitare una punizione. Ad esempio, un lavoratore che si impegna solo per ottenere un bonus a fine mese sta operando sotto motivazione estrinseca.
  • Motivazione identificata: è un tipo di motivazione che, pur essendo inizialmente estrinseca, diventa più autonoma quando una persona riconosce e accetta il valore di un’attività. Ad esempio, uno studente potrebbe studiare non perché costretto, ma perché comprende il beneficio a lungo termine.
  • Motivazione introiettata: questo tipo di motivazione si riferisce a comportamenti eseguiti per evitare sensi di colpa o disapprovazione interna. Sebbene non sia completamente autonoma come la motivazione intrinseca, riflette comunque una spinta interna, anche se guidata da una necessità di approvazione sociale.

Quali sono le 3 motivazioni di base?

Il concetto di autodeterminazione, introdotto da Deci e Ryan nella loro Self-Determination Theory (SDT), suggerisce che esistono tre motivazioni di base che guidano il comportamento umano e favoriscono la motivazione intrinseca:

  • autonomia: le persone desiderano sentirsi agenti liberi delle proprie azioni, senza imposizioni esterne. L’autonomia è essenziale per promuovere la motivazione intrinseca, poiché la libertà di scelta e il controllo personale sull’azione aumentano il piacere intrinseco derivante dall’attività
  • competenza: gli esseri umani cercano di sentirsi capaci e competenti nel superare le sfide. Quando si percepisce di avere le abilità necessarie per svolgere un compito in modo efficace, la motivazione intrinseca cresce. Per esempio, quando un bambino riesce a risolvere un problema matematico, la sensazione di competenza alimenta il suo interesse e la voglia di continuare a imparare
  • relazione: la necessità di sentirsi connessi agli altri è un potente motore di motivazione. Relazioni sociali positive e un ambiente di supporto contribuiscono a creare uno stato mentale in cui le persone si sentono motivate a impegnarsi in attività che le appagano interiormente

Queste tre motivazioni di base non solo stimolano la motivazione intrinseca, ma sono anche fondamentali per il benessere psicologico e lo sviluppo personale. In contesti educativi e lavorativi, promuovere autonomia, competenza e relazioni positive può portare a risultati straordinari.

Il ruolo della motivazione intrinseca nell’apprendimento

Uno dei più influenti psicologi dell’educazione, Jerome Bruner, ha sottolineato il ruolo della motivazione intrinseca nell’apprendimento.

Secondo Bruner, l’apprendimento è più efficace quando è motivato dall’interno. Egli sosteneva che l’insegnamento dovrebbe essere orientato a promuovere la curiosità naturale e il desiderio di esplorare, piuttosto che essere basato su premi esterni.

In un contesto educativo, Bruner riteneva che l’apprendimento per scoperta fosse il modo più efficace per stimolare la motivazione intrinseca. In questo metodo, gli studenti sono incoraggiati a esplorare, sperimentare e trovare soluzioni da soli, piuttosto che essere semplicemente istruiti. Questo tipo di apprendimento promuove l’autonomia e la competenza, soddisfacendo due delle tre motivazioni di base.

Le applicazioni pratiche della teoria di Bruner sono visibili in diversi contesti educativi, come l’adozione di approcci basati sul problem-solving che stimolano la motivazione intrinseca degli studenti. L’obiettivo è quello di spostare l’attenzione dall’apprendimento passivo e orientato alla ricompensa, verso un apprendimento che trova valore nel processo stesso.

Qual è la differenza tra motivazione intrinseca e motivazione estrinseca?

La motivazione estrinseca è alimentata da incentivi esterni, come denaro, lodi o altre ricompense tangibili. Le persone che agiscono sotto motivazione estrinseca lo fanno per raggiungere un obiettivo esterno, non per il piacere intrinseco dell’attività. Ad esempio, un dipendente che lavora duramente solo per ottenere una promozione o uno studente che studia solo per ottenere un buon voto sono spinti da motivazioni estrinseche.

Al contrario, come detto, la motivazione intrinseca deriva da una soddisfazione interna. Le persone agiscono perché trovano l’attività stimolante e appagante in sé.

Nel contesto quotidiano, la motivazione intrinseca porta spesso a un coinvolgimento più profondo e a un maggiore senso di realizzazione, mentre la motivazione estrinseca, pur essendo efficace a breve termine, può perdere il suo potere motivante una volta rimosso il premio esterno.

Cosa non influenza la motivazione intrinseca?

Esistono alcuni fattori che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non influenzano la motivazione intrinseca o, addirittura, possono avere un effetto negativo:

  • ricompense esterne: diversi studi hanno dimostrato che l’uso di ricompense esterne può ridurre la motivazione intrinseca. Quando le persone si abituano a ricevere premi per una determinata attività, tendono a perdere l’interesse intrinseco per essa, poiché la percepiscono come una mera via per ottenere un incentivo
  • influenze culturali e sociali: sebbene le norme sociali e culturali possano modellare i comportamenti, la motivazione intrinseca è in gran parte indipendente da tali influenze. Un individuo può essere motivato a svolgere un’attività semplicemente perché la trova gratificante, anche se il contesto sociale non offre alcun riconoscimento per essa
  • feedback esterno: anche se il feedback positivo può rafforzare il senso di competenza, feedback esterni eccessivi possono portare a una dipendenza da approvazioni esterne, minando la motivazione intrinseca. L’autonomia, infatti, rimane uno degli elementi chiave della motivazione intrinseca.

Applicazioni della motivazione intrinseca nel contesto lavorativo e scolastico

Promuovere la motivazione intrinseca nel contesto lavorativo e scolastico porta a benefici considerevoli, sia in termini di prestazioni che di benessere. In ambito lavorativo, le aziende possono incentivare l’autonomia concedendo maggiore libertà decisionale ai dipendenti, stimolando così la motivazione intrinseca. Inoltre, creare un ambiente che supporti la competenza, fornendo sfide appropriate e un feedback costruttivo, contribuisce a rendere il lavoro intrinsecamente gratificante.

Nelle scuole, incoraggiare l’apprendimento attivo e la partecipazione può fare la differenza nel coinvolgimento degli studenti. Invece di premiare con voti o riconoscimenti materiali, gli insegnanti possono promuovere la curiosità e la scoperta come valori intrinseci.

Leader e insegnanti hanno un ruolo fondamentale nel sostenere la motivazione intrinseca, modellando un ambiente che valorizza il processo, non solo il risultato.