L’amnesia anterograda consiste nell’incapacità di memorizzare nuove informazioni e ricordare avvenimenti successivi all’evento che ha provocata questo tipo di disturbo.
Può essere la conseguenza di un trauma o di una malattia neurologica. Ma che cosa significa esattamente? Chi soffre di amnesia anterograda, nello specifico, ha difficoltà a ricordare:
- eventi recenti
- conversazioni appena avute
- dettagli appena appresi.
Quali cause possono provocare questa condizione? Come può essere trattata? Vediamolo insieme.
Cos’è l’amnesia anterograda? Significato
L’amnesia anterograda è un disturbo della memoria che impedisce la memorizzazione di nuove informazioni.
Diversamente dall’amnesia retrograda, dunque, non influenza la memoria riguardante gli eventi e le informazioni precedenti all’insorgenza del disturbo.
In poche parole, in questo tipo di amnesia, si perde la memoria a breve termine. I ricordi a lungo termine restano intatti, mentre quelli relativi al passato recente vengono compromessi.
Le persone con amnesia anterograda, per esempio, possono non riconoscere qualcuno che hanno appena incontrato oppure ripetere la stessa domanda che hanno posto poco prima.
Cosa causa l’amnesia anterograda?
Le cause dell’amnesia anterograda vanno ricondotte a un danno cerebrale che influenza il funzionamento del cervello e determina dunque l’incapacità di ricordare fatti e informazioni recenti.
A danneggiare il cervello possono essere in particolare:
- traumi cerebrali, che possono derivare da incidenti automobilistici, cadute o lesioni sportive. Queste lesioni possono danneggiare specifiche aree del cervello coinvolte nella formazione e nel recupero dei ricordi, come l’ippocampo e il lobo temporale
- lesioni correlate a patologie cerebrovascolari come ictus, infarto, crisi epilettiche, aneurisma
- lesioni prodotte da malattie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer, che danneggiano progressivamente le strutture cerebrali coinvolte nella memoria e nelle funzioni cognitive
- disturbi metabolici
- infezioni cerebrali
- tumori al cervello
- intossicazione da alcol o farmaci: un considerevole effetto amnesico, ad esempio, è stato riscontrato con alcune benzodiazepine
- sedazione o anestesia: la somministrazione di sostanze sedative o anestetiche può causare un’amnesia anterograda momentanea
- intossicazione da monossido di carbonio
- carenze nutrizionali (vitamina B1)
- shock emotivo
A seconda dei casi, l’amnesia anterograda può essere:
- temporanea, se indotta da traumi lievi
- permanente, se provocata da danni cerebrali più severi
- progressiva, se legata a forme degenerative
Quali sono i sintomi?
Il sintomo principale dell’amnesia anterograda, come si è detto, è l’incapacità di memorizzare gli eventi successivi all’evento causale o alla condizione patologica che ha scatenato il disturbo.
A questo deficit della memoria possono associarsi inoltre altre manifestazioni, riassunte nella seguente tabella.
Sintomo | Conseguenze |
---|---|
Difficoltà nell’apprendimento di nuove informazioni | Le persone possono dimenticare rapidamente le conversazioni recenti, gli eventi o le attività quotidiane. |
Confusione e disorientamento | A causa della perdita di memoria, i pazienti possono sentirsi confusi o disorientati rispetto al tempo, al luogo e alle persone intorno a loro. Possono avere difficoltà a comprendere e adattarsi alle situazioni nuove. |
Ripetizione di domande | È comune che le persone con amnesia anterograda ripetano le stesse domande più volte.
Infatti, dimenticano le risposte appena ricevute o non riescono a ricordare di aver fatto la domanda precedentemente. |
Difficoltà nel riconoscimento di volti familiari o luoghi già visitati | I pazienti possono avere difficoltà nel riconoscere persone che hanno incontrato più volte o luoghi già visitati. |
Ansia e frustrazione | La difficoltà a memorizzare nuove informazioni può causare un forte disagio nei pazienti, soprattutto quando si rendono conto delle proprie limitazioni cognitive. |
In genere, le persone affette da questo tipo di amnesia sperimentano una perdita della memoria episodica, che riguarda cioè i ricordi legati agli eventi specifici della propria vita. Mantengono invece intatta:
- la memoria procedurale, che implica l’apprendimento di abilità e abitudini
- la memoria semantica, che riguarda le conoscenze di carattere generale.
In sostanza, sebbene possano avere difficoltà a ricordare gli eventi autobiografici e le esperienze personali, la loro capacità di imparare nuove abilità o comprendere concetti generali può essere conservata.
Come si diagnostica?
La diagnosi dell’amnesia anterograda dipende un esame clinico, neurologico e psichiatrico, che può includere:
- test neuropsicologici specifici
- procedure diagnostiche come la risonanza magnetica cerebrale, per escludere lesioni cerebrali, e la PET, per valutare eventuali disturbi metabolici
- esami del sangue e delle urine, volti a rilevare uno stato di intossicazione da sostanze o cause metaboliche.
Come si cura l’amnesia anterograda?
La cura dell’amnesia anterograda dipende dalla causa scatenante. Nei casi più lievi, è possibile che la memoria venga recuperata spontaneamente, con il passare del tempo.
In presenza di condizioni più severe, invece, è possibile solamente contribuire al trattamento dei sintomi e al miglioramento della qualità di vita del paziente.
Ecco le opzioni terapeutiche principali.
Tipologia di trattamento | Descrizione |
---|---|
Psicoterapia | Aiuta i pazienti a sviluppare strategie per compensare la perdita di memoria e migliorare le loro capacità di apprendimento e adattamento. |
Terapia farmacologica | Gestisce i sintomi associati all’amnesia, come:
Non esistono farmaci specifici approvati per trattare direttamente la condizione stessa. |
Terapia occupazionale | Sviluppa strategie e adattamenti che consentano ai pazienti di svolgere le attività quotidiane in modo più indipendente e sicuro. |
Supporto familiare | Coinvolgere familiari e caregiver nel processo di cura è fondamentale per garantire un ambiente di supporto e comprensione per il paziente. |
Integratori alimentari | Utilizzati in presenza di carenze nutrizionali per migliorare lo stato generale di salute del paziente. |