Il rituale del nyotaimori o body sushi in psicologia

Il nyotaimori è una pratica giapponese che consiste nel servire sushi o altri cibi sul corpo di una modella nuda. Si tratta di un rituale controverso che solleva importanti questioni sull'oggettificazione del corpo femminile. Vediamo di cosa si tratta.

Il rituale del nyotaimori o body sushi in psicologia

Il nyotaimori, conosciuto anche come “body sushi”, consiste nella pratica gastronomica di mangiare il sushi direttamente dal corpo di una donna, generalmente una modella. 

Questo rituale culinaria nasce in Giappone, ma ha guadagnato notorietà anche in Occidente, soprattutto negli ultimi tempi, grazie alla globalizzazione e alla crescente curiosità nei confronti della cultura giapponese. 

Insieme alla dottoressa Battaglia, psicologa e psicoterapeuta di Santagostino Psiche, vediamo cos’è il nyotaimori e come viene praticato.

Cos’è il nyotaimori?

Il nyotaimori, conosciuto anche come “body sushi” o “naked sushi”, consiste nel servire sushi o sashimi direttamente dal corpo di una donna, di solito una modella nuda. Più raramente il modello è di sesso maschile. Questo rituale nasce in Giappone ma si è diffuso, negli ultimi tempi, anche in Occidente, e può essere ricondotto alla sitofilia, ovvero una parafilia sessuale che combina l’erotismo e il cibo. In altre parole, le persone sitofile traggono eccitazione sessuale e piacere dall’incorporazione del cibo nelle attività sessuali. Questo può includere l’uso del cibo come parte dei preliminari o il suo utilizzo in modo sensoriale e tattile. 

Come nasce?

Il nyotaimori ha origini incerte. Alcuni cercano di nobilitare il rituale facendola derivare da un atto di feticismo sessuale praticato in Giappone durante il periodo Edo.

Secondo alcuni esperti di storia e cultura giapponese, si tratterebbe, al contrario, di una consuetudine underground nata negli anni ‘80 del Novecento, durante il boom economico, e legata alla criminalità organizzata giapponese.

Secondo altre fonti, la pratica si sarebbe diffusa a partire dagli anni ’60, alimentata dall’industria delle terme nella prefettura di Ishikawa, dove l’aspetto erotico del nyotaimori è stato utilizzato come strategia pubblicitaria dai resort termali per attrarre clientela maschile in viaggio d’affari. Man mano che i viaggi familiari e privati verso le destinazioni termali diventavano più popolari negli anni ’80, il nyotaimori è stato adottato anche da servizi di catering e locali a luci rosse come attrazione esotica.

Il nyotaimori, per le modalità con cui viene attuato, può essere considerata una pratica degradante e sessista, che si sostanzia nell’oggettificazione della donna, trattata come mero strumento di piacere e intrattenimento. 

Inoltre, il fatto che sia spesso adottato in ristoranti di lusso ed esclusivi può ampliare ulteriormente la disuguaglianza di potere e privilegio tra i sessi. In definitiva, il nyotaimori solleva questioni importanti riguardanti il rispetto per le donne e la lotta contro la discriminazione di genere.

Come funziona il nyotaimori?

Nella forma tradizionale del nyotaimori, una donna viene fatta sdraiare su un tavolo per poi venire ricoperta di sushi, sashimi e altri cibi, che i clienti possono poi consumare direttamente dal suo corpo. Solitamente, la modella è tenuta a rimanere immobile durante l’intero servizio e a mantenere il silenzio fino a quando l’evento non è concluso. Mentre alcuni ristoranti possono adottare regole più flessibili, come l’uso di coperture genitali o la possibilità di interagire con la modella, il rituale è spesso accompagnata da rigide regole di comportamento e decoro da parte dei clienti.

Prima di iniziare il nyotaimori, la modella si prepara igienicamente, lavando accuratamente il corpo e, talvolta, utilizzando fogli di alghe o altre barriere protettive per separare il cibo dalla pelle. Il cibo, solitamente sushi o altri piatti della cucina giapponese, viene preparato con cura e precisione. È importante che il cibo sia fresco e di alta qualità.

Una volta che la modella è pronta e il cibo è stato preparato, i piatti vengono disposti con cura e precisione sul corpo nudo della modella, secondo una disposizione artistica, e posizionando fiori, foglie o altri elementi decorativi.

I partecipanti, quindi, si siedono intorno al tavolo e consumano il cibo direttamente dal corpo della modella. A questo scopo, è fondamentale trattare la modella con rispetto e dignità durante tutto il processo, evitando comportamenti inappropriati o invadenti.

Perché si cercano esperienze di body sushi?

Da un punto di vista psicologico, le persone che cercano esperienze di nyotaimori potrebbero essere motivate da ragioni diverse, tra cui:

  • desiderio di potere e controllo
  • manie di onnipotenza 
  • senso di superiorità 
  • ricerca di sensazioni forti e continue novità adrenaliniche 
  • necessità di conferma e affermazione sociale. 

È importante riconoscere che il nyotaimori può anche riflettere e perpetuare stereotipi di genere dannosi e contribuire a un ambiente sociale che disprezza la dignità e l’autonomia femminile. Inoltre, la partecipazione al nyotaimori potrebbe essere influenzata da dinamiche culturali, sociali ed economiche.

Perché il nyotaimori è considerato sessista?

Esistono diverse ragioni per cui la pratica del nyotaimori può essere considerata sessista. In particolare, la critica più importante mossa a questa attività riguarda l’oggettificazione del corpo femminile, dal momento che le modelle su cui viene servito il sushi sono nella maggior parte dei casi donne. Il corpo della donna, a scanso di tutte le precauzioni che possono esserci, viene trattato come un oggetto da esibire e utilizzare per il piacere visivo degli altri. 

Inoltre, mentre le donne sono utilizzate per servire il cibo, gli uomini assumono il ruolo di spettatori e consumatori. Questo riflette una visione patriarcale e stereotipata dei ruoli di genere, in cui le donne sono associate alla passività, mentre gli uomini sono legittimati come agenti attivi.

Il nyotaimori tende, infine, a enfatizzare la bellezza e la perfezione del corpo della modella, creando così standard irrealistici e inaccessibili di bellezza femminile, contribuendo alla perpetuazione di ideali di bellezza nocivi e dannosi per le donne, che possono influenzare negativamente la percezione del proprio corpo e l’autostima.