Chi non ha mai passato una notte insonne, rigirandosi nel letto e contando pecore? Per molti, l’insonnia è un fastidio occasionale. Ma per chi soffre di clinofobia, la paura di addormentarsi è un’ansia costante che può avere un impatto molto significativo sulla qualità della vita.
Quali sono i sintomi della clinofobia o di quando si ha paura di dormire?
I sintomi della clinofobia possono variare da persona a persona, ma in genere includono:
- Difficoltà ad addormentarsi. L’ansia anticipatoria può prolungare notevolmente il tempo necessario per addormentarsi.
- Risvegli frequenti. Anche dopo essersi addormentati, chi soffre di clinofobia può svegliarsi ripetutamente durante la notte, spesso a causa di incubi o sensazioni di ansia.
- Fatica e irritabilità. La mancanza di sonno può portare a un senso di stanchezza cronica, irritabilità e difficoltà a concentrarsi durante il giorno.
- Paura di perdere il controllo. Alcune persone con clinofobia temono di fare cose strane o pericolose durante il sonno, come parlare o camminare nel sonno.
Come togliere l’ansia per dormire?
Esistono diverse strategie per affrontare la clinofobia e ritrovare un sonno ristoratore:
- Tecniche di rilassamento: la respirazione profonda, la meditazione e lo yoga possono aiutare a calmare la mente e il corpo prima di andare a letto.
- Igiene del sonno: ovvero stabilire una routine regolare per andare a letto e svegliarsi, creare un ambiente rilassante nella camera da letto e evitare stimolanti come caffeina e nicotina prima di dormire.
- Terapia cognitivo-comportamentale: la TCC è un approccio terapeutico molto efficace per la clinofobia per imparare a:
- Identificare e modificare i pensieri negativi: i pensieri ansiosi e catastrofici legati al sonno vengono sfidati e sostituiti con pensieri più realistici e positivi.
- Gestire le emozioni: si acquisiscono strategie per gestire l’ansia e altre emozioni negative associate al sonno.
- Modificare i comportamenti: si apprendono nuove abitudini e comportamenti che favoriscono il sonno, come stabilire una routine regolare, evitare di utilizzare il letto per attività diverse dal dormire e limitare il tempo a letto nei casi di insonnia.
- Farmacoterapia: in alcuni casi, i farmaci possono essere utili come supporto alla terapia psicologica, soprattutto quando l’insonnia è grave e interferisce significativamente con la qualità della vita. Ma devono essere prescritti e utilizzati sotto controllo medico.
Un consiglio in più: Tieni un diario del sonno per monitorare i tuoi modelli di sonno e identificare eventuali fattori scatenanti della tua ansia. Questo potrebbe aiutarti a collaborare in modo più efficace durante il tuo percorso di terapia.
Cosa si nasconde dietro la paura di dormire?
La clinofobia, ovvero la paura irrazionale di addormentarsi, può avere radici diverse. Tra le cause più comuni troviamo:
- Traumi passati. Esperienze traumatiche, come incidenti o abusi, possono associare il sonno a sensazioni di paura e vulnerabilità.
- Ansia generalizzata. Un’ansia eccessiva e persistente può estendersi anche al momento di coricarsi, rendendo difficile rilassarsi e addormentarsi.
- Disturbi specifici del sonno. Apnee notturne, sindrome delle gambe senza riposo e altri disturbi del sonno possono causare un’ansia anticipatoria e alimentare la paura di andare a letto.
- Pensieri intrusivi. Pensieri negativi ricorrenti, ossessioni e compulsioni legate al sonno possono rendere difficile addormentarsi e mantenere un sonno ristoratore.
Come si chiama la paura di andare a dormire?
La paura di addormentarsi ha un nome preciso: clinofobia. È la paura irrazionale e persistente di addormentarsi. Chi ne soffre può temere di fare brutti sogni, di non svegliarsi più o di perdere il controllo durante il sonno. Questa paura può portare a un circolo vizioso: più si desidera dormire, più l’ansia aumenta, rendendo il sonno ancora più difficile.
Clinofobia nei bambini e negli adulti
La clinofobia può colpire sia i bambini che gli adulti, anche se le cause e le manifestazioni possono essere diverse. Nei bambini, la paura di dormire può essere legata a incubi, paure del buio o separazione dai genitori. Negli adulti, invece, la clinofobia può essere associata a stress, traumi o disturbi d’ansia generalizzata.
Dormire da soli o con qualcuno
Un altro aspetto importante da considerare è la preferenza di dormire da soli o con qualcuno. Molte persone si sentono più sicure e protette quando dormono con un partner o un animale domestico. Tuttavia, per chi soffre di clinofobia, la presenza di un’altra persona può talvolta aumentare l’ansia.
(3 Settembre 2024)