La pet therapy come alleata per il benessere psicofisico

La pet therapy come ponte tra persona e animale. Scopri i benefici e quali sono gli animali coinvolti oltre a cani, gatti e cavalli.

La pet therapy come alleata per il benessere psicofisico

In un mondo in cui lo stile di vita è sempre più frenetico e solitario, il desiderio di connessioni autentiche e relazioni sincere diventa sempre più urgente e ricercato. In questo contesto, la pet therapy emerge come una terapia complementare all’avanguardia, capace di sfruttare il legame speciale tra persone e animali per promuovere un benessere psicofisico diffuso.

Un ponte tra due mondi: l’incontro tra persona e animale

La pet therapy si basa sull’idea che l’interazione con gli animali possa apportare benefici significativi alla salute mentale e fisica degli esseri umani. Questa terapia si fonda sul principio di reciprocità: l’animale dona amore e compagnia incondizionati, mentre le persone offrono cure, attenzioni e un ambiente sicuro. Si crea così un legame unico e profondo, capace di generare effetti positivi che vanno ben oltre il semplice contatto fisico.

Quali sono gli animali che vengono usati per la pet therapy?

I cani, con la loro proverbiale lealtà, empatia e capacità di affetto incondizionato, sono gli indiscussi protagonisti della pet therapy. La loro gioia contagiosa, il loro entusiasmo e la loro voglia di giocare li rendono compagni ideali per persone di tutte le età e con ogni tipo di bisogno. Poi troviamo anche i gatti, creature enigmatiche e affascinanti, capaci di trasmettere tranquillità e di instaurare un legame profondo con chi sa apprezzare la loro delicata indipendenza. I gatti, con la loro presenza calmante e i loro gesti affettuosi mai scontati, possono alleviare lo stress e fornire conforto a chi li circonda.

In alcuni casi, vengono impiegati anche cavalli, asini, conigli e altri animali da fattoria, selezionati accuratamente per il loro temperamento docile e la loro capacità di interagire con le persone in modo sicuro e benefico. I cavalli, in particolare, offrono un’esperienza terapeutica unica grazie alla loro maestosità e alla possibilità di interagire fisicamente con loro attraverso la cavalcata e la cura. Ogni animale possiede caratteristiche uniche che lo rendono adatto a specifiche esigenze terapeutiche. La scelta dell’animale giusto deve avvenire con la massima cura, tenendo conto delle caratteristiche individuali del paziente e degli obiettivi da raggiungere.

Quando viene usata la pet therapy

L’applicazione della pet therapy è estremamente versatile e vanta un ampio spettro di benefici. In ambito pediatrico, aiuta i bambini a superare traumi, disturbi dell’apprendimento e difficoltà relazionali. Favorisce lo sviluppo di empatia, compassione e senso di responsabilità, oltre a migliorare le capacità motorie e la coordinazione.

In età adulta, la pet therapy si rivela preziosa per la gestione di stress, ansia, depressione e problematiche legate alla sfera cognitiva e motoria. Può aiutare a ridurre la pressione sanguigna, migliorare la qualità del sonno e rinforzare il sistema immunitario.

Per gli anziani, la pet therapy rappresenta un potente antidoto all’isolamento sociale, alla solitudine e alla perdita di autonomia. Offre stimoli cognitivi, contrasta la depressione e favorisce il mantenimento di una vita attiva e indipendente.

Chi può fare la pet therapy

La pet therapy non si rivolge solo a chi ha specifiche patologie, ma è accessibile a chiunque desideri migliorare il proprio benessere psicofisico. È particolarmente utile per persone che soffrono di ansia, depressione, autismo, disturbi dell’umore, stress post-traumatico (PTSD), ADHD e malattie degenerative come l’Alzheimer

La pet therapy è adatta a tutte le età, dai bambini agli anziani, e può essere vissuta sia individualmente che in gruppo. Le sessioni di pet therapy si svolgono in contesti sicuri e controllati, come centri di riabilitazione, ospedali, case di cura o scuole. Le attività proposte variano a seconda delle esigenze del paziente e possono includere semplici carezze, giochi, passeggiate o attività di pet grooming.

Quali sono i cani migliori per la pet therapy?

Nella pet therapy, non esiste una razza canina migliore in assoluto. La scelta del cane ideale dipende da diversi fattori, tra cui le esigenze specifiche del paziente, l’ambiente in cui si svolgeranno le attività e le caratteristiche individuali di ogni animale.

Ci sono però alcune razze canine che si distinguono per il loro temperamento e risultano particolarmente adatte a questo tipo di terapia. Tra queste troviamo:

  • Golden Retriever: un cane socievole, intelligente e paziente, perfetto per la terapia con bambini e anziani. La sua dolcezza e il suo entusiasmo contagioso lo rendono un compagno ideale per chi ha bisogno di affetto e supporto emotivo.
  • Labrador Retriever: simile al golden retriever, anche il Labrador si distingue per la sua intelligenza eccezionale e la sua facilità di addestramento. È un cane affidabile e giocherellone.
  • Barboncino: il Barboncino è un cane ipoallergenico, affettuoso e molto docile e sensibile. Qualità che lo rendono un compagno prezioso per persone di tutte le età.
  • Cavalier King Charles Spaniel: un cane di taglia piccola, noto per la sua dolcezza e gentilezza, è spesso scelto per la terapia con bambini e persone fragili.
  • Beagle: un cane vivace e socievole, il Beagle è perfetto per stimolare l’attività fisica e il divertimento durante le sessioni di Pet Therapy. 

Oltre alla razza, è fondamentale valutare attentamente le caratteristiche individuali di ogni cane. Un cane adatto alla pet therapy deve possedere un carattere stabile, una buona socializzazione e un’ottima capacità di relazionarsi con persone di ogni età e provenienza.

Accanto al cane, un ruolo fondamentale nella pet therapy è svolto dalla figura professionista che guida la sessione che deve possedere una solida formazione in psicologia, oltre a una profonda conoscenza del comportamento animale. Deve inoltre essere in grado di creare un ambiente sicuro e confortevole per il cane e il paziente, facilitare l’interazione tra loro e monitorare attentamente il loro benessere durante le sessioni.