Con l’aiuto del dottor Alessandro Arone, psichiatra di Santagostino Psiche, scopriamo insieme cosa è la psicosi transitoria acuta, quali sono le cause e le terapie più adeguate per trattarla.
Cos’è la psicosi transitoria acuta?
La psicosi transitoria acuta, anche conosciuta come disturbo psicotico breve, è un disturbo psicotico che si manifesta improvvisamente e dura per un breve periodo, di almeno un giorno e per meno di un mese. Questa condizione è caratterizzata da un’insorgenza rapida e da sintomi psicotici intensi, ma transitori. Le persone che sperimentano una psicosi transitoria acuta possono presentare una disconnessione dalla realtà, accompagnata da un significativo disagio, con una ripresa successiva del normale livello di funzionamento.
I sintomi di questa condizione possono variare ampiamente, ma spesso includono:
- Allucinazioni, ovvero percezioni sensoriali senza uno stimolo esterno reale. Queste possono essere visive, uditive, olfattive, gustative o tattili.
- Deliri, convinzioni false e irrazionali che non sono influenzate dalla logica o dall’evidenza, frequentemente eterogenee.
- Disorganizzazione dell’eloquio, evidenziata da discorsi incoerenti, cambiamenti improvvisi di argomento e difficoltà nel mantenere un filo logico.
- Comportamenti disorganizzati o catatonici, che possono includere un’ampia gamma di comportamenti particolari, come movimenti ripetitivi, postura rigida o completa immobilità.
La causa della psicosi transitoria acuta non è completamente chiara, ma si ritiene che possa essere innescata da fattori stressanti significativi e/o traumi psicologici. Ne parleremo più avanti nel capitolo dedicato.
Come si comporta una persona affetta da psicosi?
Una persona affetta da psicosi transitoria acuta può mostrare comportamenti estremamente variabili e spesso bizzarri. Questa condizione si manifesta con una disconnessione dalla realtà, che porta l’individuo a percepire, pensare e agire in modi che appaiono irrazionali e incomprensibili agli altri.
I sintomi principali, come abbiamo visto, includono allucinazioni e deliri. Questi influenzano profondamente il comportamento della persona, che può reagire a stimoli inesistenti, diventare sospettosa o aggressiva, o isolarsi completamente dal mondo esterno.
Per meglio comprendere la psicosi transitoria acuta facciamo un esempio. Maria, una donna di 35 anni, dopo un periodo di forte stress lavorativo, inizia improvvisamente a credere che i suoi colleghi complottino contro di lei. Comincia a sentire voci che la deridono e la minacciano, sebbene nessun altro le senta. Questo la porta a comportarsi in modo irrazionale al lavoro, accusando i colleghi e manifestando un’evidente paura. Tuttavia quando ne parla con i colleghi il suo eloquio risulta disorganizzato e non riesce a farsi capire. In famiglia, Maria diventa sempre più distante e sospettosa, rifiutando qualsiasi tentativo di supporto. Questi comportamenti non solo danneggiano le sue relazioni professionali e personali, ma peggiorano anche il suo benessere psicologico generale.
Nel caso specifico di Maria si potrebbe parlare di psicosi transitoria acuta reattiva in quanto i sintomi si verificano in risposta a eventi oggettivamente molto stressanti.
La psicosi transitoria acuta può quindi influenzare pesantemente la vita di una persona. Le sue relazioni sociali e lavorative possono deteriorarsi rapidamente e la mancanza di consapevolezza del proprio stato può rendere difficile per l’individuo cercare o accettare aiuto, prolungando così il periodo di sofferenza e complicando il processo di recupero.
Perché ci si ammala di psicosi?
La psicosi transitoria acuta è una condizione complessa le cui cause sono multifattoriali. Tra i fattori scatenanti principali vi sono lo stress intenso (in questo caso si parla di psicosi reattiva) ed i traumi psicologici (inclusa la conclusione di un rapporto sentimentale). Questi elementi possono innescare un episodio psicotico in individui predisposti, alterando il normale funzionamento della mente.
La genetica gioca un ruolo significativo nello sviluppo del disturbo. Chi ha una storia familiare di disturbi psicotici, nonché di disturbi dell’umore, è più incline a sviluppare una psicosi. Questo suggerisce che esistono componenti ereditarie che possono predisporre una persona a questa condizione. Tuttavia, la genetica da sola non è sufficiente a spiegare l’insorgenza della psicosi; è spesso l’interazione tra predisposizione genetica e fattori ambientali a determinare l’inizio di un episodio.
Si ritiene che la psicosi transitoria acuta possa essere innescata da eventi stressanti significativi, come la perdita di una persona cara, difficoltà lavorative o conflitti relazionali.
E’ importante inoltre escludere, nel processo di diagnosi differenziale, eventuali cause che possano portare all’esordio della sintomatologia. Esse includono: altri disturbi psicotici (quali la schizofrenia, il disturbo schizoaffettivo o la mania), l’utilizzo di droghe o sostanze d’abuso (ad esempio gli psicostimolanti), ed anche condizioni mediche (quali neoplasie cerebrali, malattie autoimmuni ed infezioni).
Fortunatamente, si guarisce con un trattamento adeguato. L’intervento precoce è cruciale per ridurre la durata e la gravità dei sintomi. Le terapie possono includere l’uso di farmaci antipsicotici, il supporto psicologico e la gestione dello stress. Un ambiente di supporto, sia familiare che professionale, è essenziale per facilitare il recupero e prevenire future ricadute.
Trattamenti e terapie per la psicosi transitoria acuta
Come abbiamo visto, il decorso della psicosi transitoria acuta è solitamente inferiore ai 30 giorni, con sintomi che possono risolversi entro poche settimane, soprattutto se trattati tempestivamente. La rapidità di intervento è cruciale per garantire un recupero efficace e per minimizzare l’impatto della condizione sulla vita del paziente.
Il trattamento principale per la psicosi transitoria acuta prevede l’uso di farmaci antipsicotici, che aiutano a ridurre i sintomi come le allucinazioni e i deliri. Questi farmaci devono essere prescritti e monitorati da un professionista della salute mentale, per garantire la massima efficacia e minimizzare gli effetti collaterali.
La psicoterapia gioca un ruolo fondamentale nel trattamento. Attraverso interventi di supporto psicologico, i pazienti possono sviluppare strategie per gestire lo stress, comprendere meglio i loro sintomi e lavorare su eventuali traumi psicologici sottostanti.
Anche la prevenzione delle future ricadute è un aspetto essenziale del trattamento. È importante che i pazienti continuino a seguire le indicazioni terapeutiche anche dopo la risoluzione dei sintomi acuti. La gestione dello stress, ad esempio, è fondamentale: tecniche di rilassamento, mindfulness e attività fisica regolare possono contribuire a mantenere un equilibrio mentale stabile. Anche il supporto di familiari e amici è cruciale, fornendo un ambiente sicuro e comprensivo che facilita il recupero.
(5 Luglio 2024)