Psichiatria

I sensation seekers e la dipendenza dal rischio

I sensation seekers sono individui attratti da attività stimolanti e sensazioni intense che li facciano sentire vivi.

I sensation seekers e la dipendenza dal rischio

I sensation seekers sono individui alla costante ricerca di emozioni e sensazioni forti. Questo tratto di personalità, ampiamente studiato in ambito psicologico, si manifesta attraverso comportamenti impulsivi e una tendenza intrinseca verso l’eccitazione e l’avventura.

La loro ricerca di stimoli li porta a cercare costantemente esperienze che possano soddisfare il loro bisogno di adrenalina, dai viaggi in luoghi sconosciuti fino alla pratica di sport estremi.

In questo articolo approfondiremo il mondo dei sensation seekers, esplorando le caratteristiche che li definiscono e le implicazioni di questo tratto di personalità sulle loro vite.

Cosa significa Sensation seeking?

Il concetto di “Sensation seeking” indica, per definizione, la “ricerca di emozioni e sensazioni forti“.

Marvin Zuckerman, professore di Psicologia presso l’Università del Delaware, è stato uno dei pionieri nello studio di questo tratto di personalità.
Il Sensation seeking si caratterizza per la continua ricerca di esperienze stimolanti e intense che permea il comportamento e le scelte individuali. Sebbene non sia considerato un tratto negativo, può assumere sfumature problematiche quando si manifesta con eccessiva intensità.

A tal fine Zuckerman ha elaborato la Sensation Seeking Scale-V (SSS-V), uno strumento per misurare e definire il Sensation seeking, suddividendolo in quattro specifici tratti:

  • Ricerca di brivido e avventura: si esprime nel bisogno di svolgere attività all’aria aperta che procurino sensazioni forti e nuove, come bungee jumping o buttarsi con il paracadute 
  • Ricerca di esperienze: la necessità di provare nuove esperienze sensoriali e sociali fuori dal comune
  • Disinibizione: la propensione a compiere attività “senza controllo”, come feste selvagge, consumo eccessivo di alcol, promiscuità sessuale, ecc.
  • Suscettibilità alla noia: l’insofferenza verso persone (o situazioni) considerate monotone e ripetitive.

Caratteristiche comportamentali del sensation seeker

Le caratteristiche comportamentali dei sensation seekers sono il riflesso del loro incessante bisogno di eccitazione e stimolazione. Perennemente alla ricerca di nuovi impulsi, amano quelle attività che offrono un’alta dose di adrenalina, come sport estremi, viaggi avventurosi e situazioni sociali atipiche.

La disinibizione, ulteriore nota distintiva, si manifesta in un desiderio di sfidare le regole e le convenzioni sociali. Tale inclinazione li rende più propensi a esperienze fuori controllo e ad attività che implicano un certo grado di imprevedibilità.

Nel mondo del lavoro, i sensation seekers rifuggono la routine. Il bisogno di cambiamento li spinge a frequenti cambi di impiego e alla ricerca di nuove sfide per mettersi alla prova (anche a costo di infortuni sul luogo di lavoro).

Le relazioni sentimentali non sono da meno. L’incessante ricerca di stimoli alimenta il bisogno di novità e passione, portandoli a passare da un partner all’altro per evitare la monotonia. La trasgressione diventa un elemento chiave, sfociando in una sessualità promiscua che può mettere a rischio la loro salute.

Nell’ambito sociale, i sensation seekers si distinguono per la loro indole energica e il temperamento non convenzionale. Il loro comportamento oscilla tra euforia e socialità disinibita da un lato, e sconforto e nervosismo dall’altro, in base al contesto in cui si trovano. La loro audacia e la sicurezza in se stessi non passano inosservate, attirando l’attenzione e affascinando gli altri. Tuttavia, la loro incessante ricerca di emozioni può generare critiche e malumori, creando competizione e insofferenza in chi li circonda.

Sebbene alcuni sensation seekers possano intraprendere comportamenti estremi, spesso percepiti come imprudenti dalla maggior parte delle persone, è riduttivo associare l’intera categoria a comportamenti rischiosi per sé o per gli altri. Al contrario, molti sensation seekers hanno saputo eccellere e superare i propri limiti, diventando fonte di ispirazione per altre persone.

Le loro attività creative, che si tratti di esplorazioni avventurose o innovazioni in ambito lavorativo, offrono un’opportunità unica per l’espressione, la realizzazione e la crescita personale.

Perché si è dipendenti dal rischio?

La dipendenza dal rischio nei sensation seekers può derivare da una combinazione di fattori psicologici, biologici e sociali. 

Sul piano psicologico, la perenne ricerca di stimolazione può trovare origine in una noia cronica o in un irrefrenabile bisogno di sfidare se stessi.

A livello biologico, sembra esserci un legame tra il sensation seeking e specifici neurotrasmettitori, come la dopamina e la serotonina, che regolano l’esperienza di piacere e gratificazione nel cervello. I sensation seekers potrebbero presentare un’iperattività in queste vie neurali, alimentando la loro costante brama di esperienze intense.

Dal punto di vista sociale, la cultura e le norme sociali, così come l’ambiente circostante e le esperienze di vita, possono influenzare sulla propensione di un individuo al rischio. Ad esempio, un’infanzia vissuta in un contesto familiare instabile, o segnata da eventi traumatici, può innalzare la probabilità di sviluppare certe condotte in età adulta. 

Essere sensation seeker è pericoloso?

Il sensation seeking, pur essendo un tratto di personalità, non va confuso con disturbi psicologici come il disturbo borderline o antisociale. Tuttavia, in alcuni casi, la linea di demarcazione tra la ricerca di sensazioni come tratto normale e come sintomo di un disturbo di personalità può essere sottile.

La pericolosità del sensation seeking dipende da diversi fattori e si manifesta quando la ricerca del brivido sfocia in comportamenti pericolosi o autodistruttivi. Guidare in modo spericolato, bere in maniera incontrollata o compiere atti criminali sono esempi di come tale ricerca possa tradursi in azioni dannose per la propria e altrui incolumità.

In tali circostanze il supporto professionale diventa necessario per aiutare l’individuo a gestire l’impulsività nella vita quotidiana e a riconoscere le situazioni potenzialmente pericolose per sé e per gli altri.