L’orgasmo femminile è da sempre avvolto in un alone di mistero e falsi miti.
In passato si pensava che le donne non avessero desideri sessuali e non provassero piacere. Da quando si è cominciato a fare ricerca scientifica sull’orgasmo nelle donne si sono scoperte molte cose interessanti. Dai tempi del massaggio pelvico, utilizzato come cura palliativa per l’isteria, a oggi, le cose sono molto cambiate. Vediamo come.
Che cos’è l’orgasmo femminile?
L’orgasmo è stato definito dalla comunità medica come il momento di apice del piacere sessuale, capace di alterare lo stato di coscienza provocando benessere e appagamento. Ma come si caratterizza quello femminile?
Nel corso degli anni, l’orgasmo femminile ha ottenuto importanti conferme dalla ricerca medica, arrivata persino a definire diversi tipi di orgasmo in base a specifiche peculiarità:
- vaginale
- clitorideo
- multiplo.
La storica contrapposizione tra orgasmo vaginale e clitorideo – sostenuta da Sigmund Freud – è in realtà oggi considerata superata, complice lo studio pubblicato nel 2009 da Pierre Foldes e Odile Buisson che ha dimostrato come l’orgasmo femminile sia sempre generato dalla stimolazione del clitoride, composto da una parte esterna e da una parte interna, che si estende alla parete vaginale. Vagina e clitoride, insomma, sono strettamente interconnessi: l’orgasmo non coinvolge solo l’una o l’altro.
In alcuni casi l’orgasmo può condurre la donna fino a una condizione di estasi orgasmica, chiamata anche petite mort (piccola morte) proprio per le sue caratteristiche totalizzanti del corpo e della mente.
In altri, invece, l’orgasmo femminile può essere causa di condizioni di deflessione dell’umore, arrivando persino a quella che è stata definita disforia postcoitale. Si tratta di uno stato simile alla depressione caratterizzato da pianto, ansia, agitazione, tristezza, malinconia, e talvolta aggressività, nel momento del distacco dopo il rapporto sessuale.
Tutte queste classificazioni, ad ogni modo, non devono ingannare ed evidenziano piuttosto un altro dato: l’orgasmo femminile è un fenomeno complesso, con peculiarità differenti da donna a donna.
Storia dell’orgasmo femminile
Nell’età vittoriana alla fine dell’Ottocento, vi era la credenza che le donne non potessero provare un reale desiderio sessuale. In quest’epoca, l’orgasmo femminile era considerato principalmente un metodo terapeutico utile a contrastare alcuni sintomi isterici come mal di testa, epilessia e nervosismo.
Ciò che accadeva alle donne quando venivano sottoposte al massaggio pelvico da parte del medico era chiamato parossismo isterico. Con questa definizione la comunità scientifica del tempo si riferiva a un’esperienza di massima intensità, quasi violenta, apice di un processo morboso che pensavano non avesse nulla a che vedere con il piacere sessuale.
Con la rivoluzione industriale e con l’avvento dell’elettricità domestica, la scoperta del piacere rese possibile, tra le donne dell’alta società, la diffusione dei primissimi vibratori.
Alla fine degli anni Sessanta del Novecento, Virginia Johnson e William Masters pubblicarono il primo studio approfondito sulla fisiologia sessuale umana. Esaminarono oltre 10.000 atti sessuali, nel corso di 11 anni, compiuti da circa 700 volontari (la loro vicenda è stata raccontata di recente nella serie tv Masters of Sex).
Durante le loro ricerche, i due elaborarono una teoria secondo cui il ciclo di risposta sessuale è composto da tre fasi:
- l’eccitamento
- il plateau (ossia il perdurare dell’eccitazione fisica)
- l’orgasmo, la parte finale.
Scoprirono che l’orgasmo femminile poteva essere scatenato in molteplici modi differenti e regolato non solo a livello genitale, ma anche da condizioni psicologiche a livello di emozioni, pensieri, convinzioni e vissuti personali, e soprattutto attraverso l’intesa sessuale con il partner. Questa variabile infatti, sembrava giocare un ruolo chiave nell’espressione del piacere, grazie all’equilibrio dato dal ritmo dei movimenti e dall’intensità dell’atto sessuale.
Come avviene l’orgasmo femminile?
Durante la fase di eccitamento, le reazioni degli organi sessuali maschili e femminili sono ovviamente molto diverse, anche se vi possono essere fenomeni comuni a entrambi, come le contrazioni muscolari.
Nella donna, la risposta orgasmica ha un inizio preciso nel tempo ed è caratterizzata dalle 3 alle 12 contrazioni ritmiche e involontarie. Queste si susseguono a intervalli di 0,8 secondi durante i quali la pressione sanguigna e il battito cardiaco aumentano.
Un importante studio, pubblicato nel 2017 all’interno della rivista The Journal of Sexual Medicine, ha analizzato la risonanza magnetica funzionale di alcune donne durante l’orgasmo. Lo studio ha rilevato la presenza di una maggiore attività cerebrale. Molte aree coinvolte nella memoria, nel controllo delle emozioni, nel movimento e nelle sensazioni sono attivate in modo crescente durante la stimolazione sessuale. Infine, si raggiunge il picco di attivazione durante l’orgasmo, seguito da un calo subito dopo.
Come raggiungere l’orgasmo femminile?
Decine di studi sull’orgasmo femminile, condotti nell’ottobre del 2016 da Adam Safron, neuroscienziato del dipartimento di psicologia del Weinberg College of Arts and Sciences del Northwestern, evidenziano come il ritmo dell’attività sessuale possa influire direttamente sul nostro cervello e quindi sull’esperienza di piacere.
Safron ha dichiarato che “la stimolazione ritmica influisce sulle onde cerebrali e sulle sue frequenze attraverso un processo chiamato trascinamento neurale. Se la stimolazione fisica è abbastanza intensa e va avanti a lungo, l’attività sincronizzata si diffonde in tutto il cervello provocando una sorta di trance e dunque l’orgasmo”.
È proprio la stretta correlazione con la sfera emozionale a rendere non sempre facile il raggiungimento del piacere: il fatto che la risposta sessuale sia spesso veicolata a livello emotivo e corticale può comportare alcune difficoltà durante il rapporto.
Nel caso dell’orgasmo femminile, si parla di disturbo dell’orgasmo, ossia l’impossibilità di raggiungere l’orgasmo dopo una fase di adeguata eccitazione sessuale.
Orgasmo femminile e intelligenza emotiva
L’influenza degli aspetti psicologici sull’orgasmo femminile è rimarcata da un elemento importante, l’intelligenza emotiva. L’intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere, comprendere e gestire in maniera consapevole le proprie emozioni e quelle degli altri. Questa comprende anche l’abilità di sapere distinguere tra sentimenti e sensazioni, per poter indirizzare poi le proprie azioni e i propri pensieri in modo adeguato. Questo tipo di presa di coscienza è ovviamente correlato anche alla consapevolezza di ciò che ci piace e ci fa stare bene.
Come le emozioni influiscono sul piacere sessuale femminile
È proprio uno studio pubblicato sul Journal of Sexual Medicine nel 2009 e condotto su molte donne, nello specifico oltre 2000 gemelle, scelte per escludere i fattori genetici e ambientali dalla ricerca, a confermarne l’ipotesi.
Alle donne partecipanti è stato chiesto di compilare un questionario sulla loro vita sessuale e di rispondere ad alcune domande, così da poter misurare il loro livello di intelligenza emotiva su una scala.
Le donne più intelligenti emotivamente sono risultate più soddisfatte da un punto di vista sessuale, sia nei rapporti che durante la masturbazione. Al contrario delle donne con minore intelligenza emotiva che hanno mostrato maggiori difficoltà a raggiungere l’orgasmo.
Una maggiore conoscenza del proprio corpo e delle proprie emozioni influenzerebbe la capacità della donna di comunicare le sue aspettative al partner e quindi di arrivare all’orgasmo.
Quali sono le tecniche per farle raggiungere orgasmo?
Esistono alcune tecniche, che, attraverso una combinazione di accorgimenti e posizioni, possono facilitare il raggiungimento dell’orgasmo femminile. Ecco le quattro tecniche:
- angling: consisterebbe nel ruotare, sollevare e abbassare il bacino durante la penetrazione, per trovare il punto esatto in cui il pene, le dita o il sex toy, sfregando, procurano la sensazione di piacere
- swallowing: si tratta di una penetrazione superficiale, che si concentra intorno all’ingresso della vagina
- rocking: consiste nello sfregamento del sesso maschile contro il clitoride, durante la penetrazione
- pairing: prevede la stimolazione del clitoride simultaneamente alla penetrazione.
Perché una donna non riesce a raggiungere l’orgasmo?
L’orgasmo femminile, come detto in precedenza, è stato spesso oggetto di discriminazioni e informazioni sbagliate che hanno prodotto una profonda mancanza di conoscenza sul tema. Le credenze erronee che si sono diffuse nel tempo, unite a una scarsa confidenza con il proprio corpo, ai pregiudizi e all’inferiorizzazione della donna nelle società patriarcali e maschiliste hanno inficiato la qualità del piacere femminile, e sicuramente hanno reso difficile alle donne la conquista del piacere erotico e di una libera sessualità.
La capacità di raggiungere l’orgasmo è strettamente legata alla conoscenza del nostro corpo e dei nostri desideri. Quando manca la confidenza con la propria dimensione emotiva e fisica, anche il piacere viene meno.
In caso di difficoltà persistenti nel raggiungimento del piacere fisico può essere utile confrontarsi con un professionista specializzato nella cura del benessere sessuale e nel trattamento di eventuali disfunzioni.
(3 Settembre 2024)