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Coulrofobia, quello che c’è da sapere sulla paura dei clown

Questo disturbo si manifesta con un senso di angoscia e inquietudine determinata dalla presenza dei pagliacci e può sfociare in vere e proprie crisi d'ansia

Coulrofobia, quello che c’è da sapere sulla paura dei clown

Per coulrofobia si intende la paura dei clown, un disturbo che rientra nella categoria delle fobie specifiche. 

Le persone che ne soffrono percepiscono i pagliacci come una minaccia, provano un senso di angoscia in loro presenza e possono avere vere e proprie crisi d’ansia.

La severità del disturbo varia da caso a caso e potrebbe essere dovuta al modo di acquisire informazioni del nostro cervello, in questo specifico caso le espressioni delle facce e la loro mimica.

Cerchiamo allora di capire quali sono i principali sintomi di questa fobia specifica e come fare per provare a superarla.

Cos’è la coulrofobia?

La paura dei clown può essere più o meno grave e variare da soggetto a soggetto in termini di gravità. In generale, chi soffre di questa fobia specifica percepisce i pagliacci come inquietanti, se non addirittura minacciosi. Ogni loro gesto o gag può essere interpretato come imprevedibile e, di conseguenza, determinare nella persona coulrofobica un senso di vulnerabilità.

I sintomi e, in particolare, la loro severità, allo stesso modo possono cambiare da caso a caso. In alcuni, le manifestazioni del disturbo consistono semplicemente in un senso di disagio in presenza dei pagliacci, in altri possono essere innescati veri e propri stati d’ansia o attacchi di panico, con tutta la sintomatologia correlata, fatta di difficoltà respiratorie, iperidrosi e battito cardiaco accelerato.

Perché si ha paura dei clown?

Alla base della fobia dei clown ci sarebbero ragioni psicologiche ben definite, che riguardano in particolare l’ambiguità dei pagliacci, la loro conseguente imprevedibilità e l’estremizzazione dei loro tratti nel modo in cui li percepiamo.

Tutte le caratteristiche tipiche di un clown, come la parrucca e il naso rossi, il trucco eccessivo, la mimica facciale o il modo di camminare e muoversi possono essere, per chi soffre di coulrofobia, fonte di disagio e angoscia.

Il trucco marcato e le acconciature mascherano il vero volto della persona che sta dietro al clown rendendolo misterioso, ambiguo e potenzialmente spaventoso. 

Un elemento che favorirebbe l’insorgere di questa fobia specifica potrebbe essere, infatti, il modo in cui il cervello registra determinate informazioni come la mimica e le espressioni facciali.

È l’incoerenza tra ciò che ci si attenderebbe di vedere osservando un clown e i suoi effettivi comportamenti, innaturali, caricaturali e costruiti a innescare il disturbo. Ciò alimenta la diffidenza, che può sfociare nella paura, perché la percezione di coloro che soffrono di coulrofobia è che i pagliacci nascondano la loro vera natura.

Il cervello decodifica quelle informazioni traducendole in emozioni negative, laddove dovrebbero semplicemente suscitare ilarità e divertimento.

La paura dei clown, come la maggior parte delle fobie specifiche, potrebbe essere dovuta anche ad un trauma subito nel corso dell’infanzia.

Come superare la paura dei clown?

Si può affrontare e provare a superare la paura dei clown intraprendendo percorsi psicoterapeutici mirati. Questi hanno lo scopo di far confrontare il paziente con gli stimoli che generano ansia e i sintomi che ne conseguono. 

La scelta dei trattamenti più opportuni dipende dalla gravità del disturbo.

Tra le opzioni disponibili, a cui si fa solitamente ricorso in virtù della sua efficacia, c’è la psicoterapia cognitivo-comportamentale. L’obiettivo di questo trattamento è quello di insegnare al paziente a gestire in autonomia gli episodi fobici e a razionalizzare la paura. 

Lo si tenta di fare cambiando il modo del paziente di reagire alle emozioni negative associate ai clown. Può essere utile, altresì, un’esposizione controllata allo stimolo fobico, che desensibilizzi progressivamente il paziente. Ad esempio, gli si potrebbero mostrare foto o immagini di pagliacci, fino a farlo interagire, in ambiente controllato, con un clown. Il tutto sotto la supervisione del terapeuta.

Per quanto riguarda i sintomi psicosomatici, quelli tipici dei disturbi d’ansia, anche il ricorso alla meditazione e alle tecniche di rilassamento può aiutare il paziente.

In ogni caso, sarà lo specialista, in base alla gravità del disturbo della persona e alla sua anamnesi, a decidere quale sia il percorso più opportuno per affrontare e superare la paura dei clown.