Irritabilità, problemi del sonno, frustrazione, anche rabbia e ansia. Queste sono alcune delle conseguenze che l’astinenza dalla nicotina provoca alla salute mentale.
Quando il corpo di una persona tabagista non riceve più la nicotina, infatti, sperimenta ripercussioni non solo di tipo strettamente fisico ma anche di natura psicologica.
Soprattutto nelle primissime fasi, smettere di fumare impatta sulla persona in modo integrale. Il prezzo da pagare è ovviamente ricompensato dal miglioramento delle proprie condizioni di salute sul lungo periodo, tuttavia per fare in modo che l’addio al fumo sia efficace – e soprattutto sostenibile nel tempo – bisogna essere preparati, oltre che convinti della propria decisione.
Quali sono allora gli effetti psicologici dell’astinenza da nicotina? Quanto durano, e soprattutto quali terapie psicologiche possono aiutare la persona ad affrontare e superare questa astinenza? Nell’articolo le risposte della dottoressa Giacomina Morante, psicologa e psicoterapeuta del Santagostino.
Come può essere definita l’astinenza da nicotina?
Quando si parla di astinenza da nicotina ci si riferisce all’insieme di sintomi fisici e psicologici che si manifestano quando una persona smette di fumare o ne assume in quantità inferiore rispetto al solito.
La nicotina è una sostanza organica tossica contenuta nelle foglie di tabacco; agisce sul sistema nervoso centrale, causando la liberazione di neurotrasmettitori come la dopamina, che provocano sensazioni di piacere e benessere, e creano elevata dipendenza.
Quando una persona smette di fumare, la privazione di nicotina può generare sintomi di astinenza che insieme al forte desiderio di fumare (craving), possono compromettere la determinazione a interrompere l’uso di tabacco. L’astinenza da nicotina si manifesta quando si interrompe bruscamente l’uso di tabacco, oppure si riduce notevolmente la quantità di tabacco usato.
Dal punto di vista fisiologico è il risultato di modifiche adattative che si sviluppano nel cervello a causa dell’uso prolungato della nicotina. Con lo smettere di fumare, il corpo attraversa un periodo di adattamento in cui cerca di ripristinare l’equilibrio senza la presenza della nicotina.
Come si manifesta l’astinenza da nicotina?
Le manifestazioni dell’astinenza da tabacco comprendono sintomi di
- irritabilità
- frustrazione
- rabbia
- ansia
- cambiamenti nell’umore
- problemi di sonno (insonnia o ipersonnia)
- aumento dell’appetito
- difficoltà di concentrazione
- irrequietezza e desiderio intenso di fumare, ovvero craving.
Tali sintomi possono durare da pochi giorni a diverse settimane. Sono il risultato della rimozione della nicotina, che agisce come un agonista sui recettori nicotinici dell’acetilcolina nel cervello provocando, come indicato, la liberazione di dopamina e altri neurotrasmettitori che contribuiscono alle sensazioni di piacere e benessere.
Che succede se si smette di fumare improvvisamente?
Dopo aver smesso di fumare, i primi sintomi si verificano già nell’arco delle prime 24 ore. Entro 20 minuti dall’ultima sigaretta, la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca tendono a normalizzarsi. Dopo 8 ore, i livelli di monossido di carbonio nel sangue diminuiscono, migliorando la capacità di trasportare ossigeno.
Dopo le 24 ore, i polmoni iniziano a ripulirsi dal muco e dai depositi di fumo e i sintomi psicologici da astinenza, come irritabilità e ansia, possono iniziare a manifestarsi. Le prime 48 ore sono critiche perché le abitudini, l’impulso all’uso e i sintomi dell’astinenza possono essere molto forti; inoltre, la tossicità della nicotina sta rapidamente diminuendo e in questo momento la fame può essere particolarmente mordente.
La disintossicazione dalla nicotina viene eseguita dalle ghiandole sudoripare, la pelle può diventare secca e pruriginosa. Altri sintomi fisici possono includere mal di testa, nausea, stipsi o diarrea. Anche i problemi di sonno iniziano a emergere, proprio perché il corpo si sta abituando a non avere più la nicotina.
Dal punto di vista psicologico, smettere di fumare può, già in questa fase, causare stati d’ansia, nervosismo, irritabilità, basso umore, difficoltà di concentrazione.
Quali sono le conseguenze psicologiche di questa astinenza?
È importante sottolineare che questi effetti psicologici sono temporanei e, di solito, tendono a diminuire nel lungo termine. Il loro picco si ha due/tre giorni dopo la sospensione dell’uso di tabacco, perdura in genere per qualche settimana, tre al massimo quattro. Tuttavia l’intensità dei sintomi può essere molto elevata e compromettere la capacità di smettere l’uso del tabacco o controllarne l’uso.
Inoltre, sebbene non esistano ad oggi evidenze scientifiche che accertino la correlazione con l’insorgenza di un disturbo mentale, come anticipato l’astinenza può provocare sintomi di ansia o cambiamenti sostanziali nel tono dell’umore; e può determinare compromissioni nella quotidianità.
Possono presentarsi problemi di concentrazione e disturbi del sonno, come già indicato. Molte persone che smettono di fumare segnalano difficoltà nel trovare focus su compiti o attività quotidiane, perché risulta difficile mantenere l’attenzione per lunghi periodi di tempo. Questa difficoltà può influire in alcuni casi sulle prestazioni lavorative o accademiche e sulla capacità di svolgere le normali attività quotidiane. I problemi di sonno possono contribuire a un senso di affaticamento e stanchezza durante il giorno, che a sua volta può influire sul benessere generale della persona.
Il desiderio di fumare
Un altro aspetto importante dell’astinenza da fumo è il desiderio di fumare, noto anche come craving. Il craving di sigaretta può essere molto intenso e può durare diverse settimane dopo aver smesso di fumare. Le persone possono sperimentare una sensazione di vuoto, o di mancanza, che si associa a un forte tentazione nel soddisfare l’abitudine di fumare, quindi un impulso all’uso.
Il craving si manifesta anche in persone che in determinate circostanze, ad esempio in treno per molte ore, a lavoro, sono costrette ad un uso limitato. L’uso del tabacco attenua in questi casi i sintomi di astinenza.
L’aspetto psicologico dell’astinenza da fumo può coinvolgere anche la perdita di identità e di routine. Il fumo può essere stato parte integrante della vita quotidiana e della personalità di un individuo per molti anni. Pertanto, smettere di fumare può comportare una sensazione di perdita, di dover rielaborare la propria identità e di affrontare nuove abitudini. Questo processo richiede tempo, pazienza e un impegno consapevole nel costruire una nuova vita senza il fumo.
Quanto durano l’astinenza da nicotina e il craving?
L’impulso a fumare è altalenante e generalmente di breve durata. Di solito si fa sentire circa un’ora o due dopo l’ultima sigaretta, mantenendosi molto forte per diversi giorni e talvolta protraendosi per alcune settimane.
Una volta superata la fase iniziale, con il passare del tempo, l’urgenza diminuirà progressivamente. È comunque possibile che si verifichino episodi di intensità lieve per almeno sei mesi dall’interruzione di assunzione di nicotina, soprattutto in termini di dipendenza emotiva.
Quali strumenti terapeutici per smettere di fumare?
La psicologia fornisce diversi approcci a contrasto dell’astinenza dalla nicotina. Una delle terapie psicologiche più efficaci è la terapia cognitivo-comportamentale (CBT). Questa terapia lavora per identificare e modificare i pensieri distorti e i comportamenti associati al tabagismo, nonché per sviluppare strategie di coping per affrontare l’astinenza. La CBT può aiutare a identificare i pensieri automatici che possono portarle a fumare e adottare misure per sostituirli con pensieri più sani e positivi.
Un’altra terapia psicologica che può essere utilizzata è la terapia motivazionale. Questo approccio si concentra sullo sviluppo della motivazione e dell’ambivalenza nei confronti del tabagismo. La terapia motivazionale può aiutare la persona a considerare i benefici del cessare di fumare e a identificare i propri valori che potrebbero essere in conflitto con il tabagismo. Attraverso la costruzione di un piano di cambiamento personalizzato e l’uso di tecniche di counseling motivazionale, questa terapia può aiutare le persone ad affrontare l’astinenza e a raggiungere la cessazione definitiva del tabagismo.
In conclusione, si indica come la terapia di sostituzione della nicotina (NRT) può essere una scelta utile per combattere l’astinenza. La NRT prevede l’uso di forme alternative di nicotina, come cerotti transdermici, gomme da masticare o spray nasali, per fornire una quantità controllata di nicotina al corpo. Ciò può aiutare ad alleviare i sintomi di astinenza senza l’uso del tabacco. Ma va specificato che la NRT dovrebbe essere adottata in combinazione con una terapia comportamentale per ottenere risultati definitivi e duraturi nel tempo.
(18 Dicembre 2023)